Nessuno su questa terra




Víctor del Árbol


DETTAGLI:

Traduttore: Pierpaolo Marchetti

Editore: Elliot

Genere: thriller

Pagine: 372

Anno edizione: 2024

Sinossi. Quando scopre di essere malato, l’ispettore Julián torna nel suo villaggio in Galizia dopo trent’anni di assenza per ritrovare gli amici d’infanzia, ragazzi selvaggi guidati dal motto “noi contro tutti”. È stato appena sospeso dal servizio in polizia per aver aggredito brutalmente un illustre uomo d’affari, un’azione su cui non ha voluto dare alcuna spiegazione. Ma il ritrovarsi tra vecchi amici non ottiene i risultati sperati e il ritorno a Barcellona di Julián inizia a coincidere con una serie di morti nelle quali, in un modo o nell’altro, lui sembra implicato. Quando persino la fedele amica e collega poliziotta Virginia inizia a dubitare di lui, l’uomo si ritrova in una sorta di terra di nessuno, e il lettore resta solo di fronte a interrogativi fatali: Julián è davvero l’irreprensibile poliziotto che tutti credono? E chi è il killer che semina cadaveri al suo passaggio?

 Recensione di Giusy Ranzini

Nessuno su questa terra” di Víctor del Árbol è un romanzo che trascende il genere noir per immergere i lettori nelle profondità turbolente dell’animo umano. Con una prosa elegante e una narrazione coraggiosa, del Árbol non racconta semplicemente la storia di un ispettore di polizia che si trova a fronteggiare i demoni del proprio passato e un presente inquietante, ma ci invita a riflettere sulle complessità della giustizia, della lealtà e della redenzione.

Il protagonista, l’ispettore Julián, è un personaggio complesso. Tornato nel suo villaggio natale in Galizia dopo trent’anni, in seguito alla scoperta di essere malato, Julián si ritrova in un contesto che sembra estraneo, eppure dolorosamente familiare. 

La tensione narrativa nasce dall’incontro tra il presente dell’ispettore e il suo passato, rappresentato dai ricordi degli “amici d’infanzia selvaggi” e dai segreti inconfessati che hanno segnato la loro giovinezza.

La trama si sviluppa in modo serrato, con il ritorno a Barcellona che si trasforma, per Julián, in un viaggio ancora più oscuro e pericoloso.

La serie di morti misteriose che iniziano a verificarsi, legate in qualche modo alla sua figura, costruisce un puzzle narrativo che cattura il lettore, costringendolo a interrogarsi sulla vera natura del protagonista: è possibile che l’irreprensibile ispettore sia in realtà implicato in questi terribili crimini?

Uno degli aspetti più interessanti del romanzo è la scelta di narrare la storia anche dal punto di vista dell’assassino, una mossa che arricchisce la narrazione, offrendo una doppia prospettiva sugli eventi e sulle motivazioni dei personaggi. Questo approccio conferisce al testo una densità psicologica e morale che eleva “Nessuno su questa terra” al di sopra del comune thriller o romanzo di genere.

Victor del Árbol dimostra una notevole abilità nel creare atmosfere dense e personaggi realistici, il cui dolore e le cui speranze risuonano autenticamente nella mente del lettore. L’eleganza del suo stile, unita alla capacità di affrontare temi profondi come la colpa, il sacrificio e la ricerca di redenzione, rende questo libro un’opera di straordinaria potenza emotiva.

La Galizia, con i suoi paesaggi inquieti e carichi di segreti, diventa una sorta di personaggio a sé, uno sfondo che riflette e amplifica le tensioni e i conflitti interiori dei personaggi. La terra, con la sua bellezza selvaggia e minacciosa, si lega indissolubilmente al destino di Julián e dei suoi amici, diventando metafora delle oscure profondità dell’anima umana.

In conclusione, “Nessuno su questa terra” è un romanzo che sfida le etichette, unendo il mistero del noir alla profondità del romanzo psicologico. Víctor del Árbol conferma il suo talento nell’esplorare le zone d’ombra dell’esistenza, offrendoci una storia potente e commovente che interroga il lettore sui temi universali della vita, del bene e del male.

Un libro imprescindibile per chi ama le narrazioni ricche di sfumature, che non temono di affrontare le vertigini dell’animo umano.

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Víctor del Árbol


Víctor del Árbol. Nato a Barcellona nel 1968, ha lavorato per vent’anni nella Policía de la Generalitat de Catalunya. Ha esordito nel 2006 con El peso de los muertos, con cui ha vinto il Premio Tiflos. Tradotto internazionalmente, ha incontrato uno straordinario successo in Francia, dove ha vinto il Prix du Polar Européen con La tristeza del samurái(2012), il Grand Prix de Littérature Policière (2015) e il Premio SNCF du Polar (2018) con Un millón de gotas, e nel 2018 è stato insignito del titolo di Chevalier des Arts et des Lettres. Nel 2016 ha vinto in Spagna il prestigioso Premio Nadal. Dell’autore, Elliot ha pubblicato nel 2022 Il figlio del padre, vincitore a Valladolid della prima edizione del Premio Blacklladolid.