Recensione di Anthony Brigida
Autore: Barbara Petronio
Editore: HarperCollins Italia
Genere: Thriller
Pagine: 304
Anno di pubblicazione: 2022
Sinossi. Dario e Giordana hanno meno di quarant’anni, sono una coppia giovane, con una vita normale, alti e bassi, qualche gelosia, peccati più o meno segreti, momenti di felicità. Fino a che la loro vita non viene sconvolta da una tragedia: Giovanni, il loro unico figlio, muore, investito da un’auto. Per cercare di sopravvivere al dolore, decidono di trasferirsi a Sestola, sull’Appennino tosco-emiliano, dove Dario ha una casa di famiglia. In un luogo più appartato e silenzioso sperano di potersi lasciare alle spalle il lutto. Ma quella che trovano non è una comunità accogliente. Dietro ai sorrisi di circostanza degli abitanti di Sestola si nascondono bisbigli, sguardi di riprovazione, il rumore sommesso eppure inesorabile dei pettegolezzi. Così Dario e Giordana si isolano ancora di più nella loro casa ai margini del bosco. Le uniche presenze in grado di rompere la solitudine che li avvolge sembrano essere Federico, il proprietario dell’albergo vicino alla casa, poco più in là sull’unica strada battuta, e Helena, la sua bellissima moglie serba, che ha da poco avuto un figlio e sembra conoscere i segreti di erbe misteriose e rituali arcaici. E intanto piccoli fatti sempre più inquietanti, dettagli inspiegabili, strane immagini, suoni che non dovrebbero esserci, cominciano a spaventare Giordana e Dario, mentre l’autunno inizia a trasformarsi in inverno e a isolare Sestola dal resto del mondo…
Recensione
Neve Rossa è il romanzo d’esordio di Barbara Petronio. Il libro parla della storia di una coppia Dario e Giordana, con una vita normale fatta di alti e bassi, gelosie, segreti e momenti felici, fino a quando non vengono colpiti da una tragedia: la morte del loro unico figlio Giovanni, di soli 3 anni. Da quel momento la loro vita prenderà una piega inquietante e si troveranno ad affrontare dettagli inspiegabili, strane immagini e suoni, terrorizzandoli e mettendoli in allarme.
L’autrice gioca con la parola Neve, di solito associata a qualcosa di candido, puro, la quale attutisce i rumori, smorza i colori e dona pace. Mentre nel libro quando Giovanni perde la vita in una notte in cui fiocca neve dal cielo ininterrottamente, per la giovane coppia, la Neve assume un significato totalmente diverso da quello descritto poco fa e che di solito siamo abituati a conoscere, per loro la neve diventa Paura. La Neve è freddo, quello che ormai hanno dentro al loro petto.
“Sestola era il posto giusto dove fuggire e ritrovarsi. Il luogo dove celare tutta quella neve che nascondeva in petto.”
Un thriller intenso, a tratti claustrofobico, che vi terrà incollati alle pagine dall’inizio alla fine, grazie a una scrittura magnetica, a dialoghi incalzanti e a un ritmo serrato.
Un libro che riesce a fotografare perfettamente il lato oscuro della vita quotidiana e delle relazioni, entrando nel vortice dei pensieri e delle emozioni dei personaggi, facendo provare ogni singolo sentimento positivo e soprattutto negativo al lettore, iniziando una discesa verso gli abissi e la malinconia dei due genitori. Il romanzo ci mostra come ogni essere umano possa avere le sue debolezze, i suoi smarrimenti e le sue fragilità, grazie anche ad una scrittura magistrale dell’autrice che riesce a trasmettere tutto ciò.
Un libro ricco di colpi di scena, con un senso perenne di inquietudine, paura, tristezza ed angoscia. Con un finale degno dei miglior libri/film horror, tinteggiato da scene splatter e paranormali.
Un esordio alla scrittura davvero ben riuscito, il quale si presta molto bene ad una sceneggiatura per una serie tv o addirittura un film, d’altronde Barbara Petronio su questo aspetto sa il fatto suo, nascendo come sceneggiatrice.
“ … quell’essere uscito dall’inferno sembrava così sicuro di ciò che diceva.”
Che la Neve nel nostro petto possa sciogliersi per poter vivere una vita lontana dagli abissi più oscuri della mente.
Buona lettura
A cura di Anthony Brigida
www.instagram.com/let.sreadtogether
Barbara Petronio
Ha lavorato per più di 15 anni come sceneggiatrice, ed è stata Writer producer e Head of Development per Lotus Production (Leone Film Group). Ha iniziato scrivendo la serie Distretto di Polizia 3 e 4 per Canale 5, ha poi ideato e scritto RIS Delitti Imperfetti sempre per Canale 5, Romanzo Criminale 1 e 2 la serie per Sky, Il Mostro di Firenze per Fox Italia. E’ tornata a lavorare per Mediaset con Il clan dei Camorristi, Le mani dentro la città e Squadra Mobile. E’ stata Head Writer di Suburra, la prima serie italiana prodotta per Netflix. Ha curato come produttrice creativa la serie Tutta colpa di Freud (Amazon/Mediaset) e la mini serie Alfredino, Una Storia Italiana (Sky) di cui ha anche scritto tutti gli episodi. Per il cinema ha scritto Mozzarella Stories (esordio alla regia di Edoardo De Angelis), ACAB (esordio alla regia cinematografica di Stefano Sollima) e Indivisibili (regia di Edoardo De Angelis), per il quale ha ricevuto il premio David di Donatello e il Ciak d’Oro come miglior sceneggiatura originale nel 2017.
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