Recensione di Costantino Giordano
Autore: Fabrizio Roncone
Editore: Marsilio
Genere: Thriller
Pagine: 256
Anno di pubblicazione: 2022
Sinossi. Marco Paraldi è un ex giornalista che ha aperto una vineria dietro Campo de’ Fiori, a Roma. Cinquantenne dai modi spicci e con qualche fissazione – fuma il sigaro, non riesce a iniziare il romanzo giallo che ha in mente di scrivere, tifa per la Roma e adora cucinare per i suoi amici –, vive tra l’entusiasmo per la nuova attività e la nostalgia del vecchio mestiere. Un sabato notte, a Capalbio, di ritorno da una festa in compagnia della sorella Caterina, una strana coppia gli chiede un passaggio: Giorgia, una incantevole minorenne, spericolata e sicura di sé, e Nick, un ricco romano con il suv in panne. Pochi giorni dopo, la giovane va a trovarlo in vineria e gli racconta una storia inquietante su una sua amica, Noemi, sparita nel nulla: per Paraldi è l’occasione di tornare a fare il cronista. Ad accompagnarlo c’è Chicca, una principessa che lo corteggia, non troppo ricambiata: insieme attraversano una Roma invisibile in cui il male è trasversale e il bene solo apparente, popolata da broker spregiudicati e ministri corrotti, rapinatori spietati e transessuali romantici, feroci usurai, ex sfortunati attori porno e agenti segreti che bevono champagne. L’indagine si snoda tra i party esclusivi sulle terrazze del centro storico e le struggenti solitudini dei palazzoni multietnici della periferia, tra squallidi locali di lap dance e il lusso decadente dei Parioli. Quando Paraldi scopre la verità, il lettore si accorge che è forse inutile nutrire speranze di redenzione. E che la giustizia è affidata a uomini di cattiva volontà.
Recensione
“Lui sente il rumore delle onde che arrivano in burrasca. All’improvviso non riesce più a leggere la bussola, e muove il timone nella direzione sbagliata”.
Quanto è facile trovarsi in burrasca, trascinato dagli eventi, senza essere in grado di sovvertirli ma cercando di navigare a vista?
“Non farmi male” più che un thriller è un vero e proprio romanzo criminale che pone un forte focus sul lato oscuro, sull’anima nera e sporca della cosiddetta “Roma bene”. Marco Paraldi, il protagonista del romanzo, si troverà immischiato, spinto dalla tipica curiosità giornalistica, in una storia macabra a tratti spaventosa e perversa.
Cosa si nasconde dietro le vite apparentemente immacolate e meravigliose dell’alta borghesia romana?
Oltre a quest’ultima però il romanzo pone anche un forte accento sul lato opposto della medaglia, l’altra faccia ovvero, quella malavita obbligata dalla povertà che si intreccia quotidianamente con l’alta borghesia e instaura rapporti duraturi e stabili che rovinano l’economia locale e nazionale.
Tutti questi elementi, racchiusi all’interno del libro, lo rendono bello, avvincente e interessante, la trama si sviluppa in modo lineare e il lettore si appassiona alle diverse storie che si intrecciano con l’indagine di Marco Paraldi, portata avanti sottotraccia e in maniera totalmente abusiva e indipendente.
La figura del protagonista principale è una figura romanticamente controversa, lotta quotidianamente con diversi lati del suo carattere che lo rendono, agli occhi del lettore, umano e attuale; la sua difficoltà nell’instaurare relazioni durature e soprattutto l’odio e il fastidio verso una società che lo disgusta, al punto tale da stilare in bella vista nel suo locale una lista delle 10 cose che odia di più, lo spingeranno ad avere comportamenti al limite del comprensibile e a prendere decisioni, irreversibili, che cambieranno radicalmente il suo modo di vivere e relazionarsi con la società, creando dei veri e propri conflitti interiori, con i quali cercherà di vivere e convivere.
Un libro che appassionerà il lettore e lo incuriosirà; le ultime pagine sono un crescendo di tensione e orrore, dove la verità sulle diverse vicende narrate, apparentemente distanti tra loro eppure,incredibilmente incatenate e legate, verrà a galla.
Alla fine del libro una sola domanda resterà irrisolta nella testa del lettore: Quanto in là ci si può spingere quando si perde il controllo e non si riesce a leggere più la bussola che dirige la nostra vita?
Non c’è una vera risposta a questa domanda, forse l’unica certezza che si ha alla fine del romanzo è che l’animo umano ha lati molto oscuri e spesso questi prendono il sopravvento su amore e ragione, trasformandosi in orrore e morte.
Fabrizio Roncone
è inviato speciale del Corriere della Sera. Con Rizzoli, nel 2016, ha pubblicato il noir La paura ti trova. Nel 2019, insieme ad Aldo Cazzullo, per Mondadori ha scritto il giallo Peccati immortali. Nel 2021, per Solferino, è uscito il suo saggio politico Razza poltrona. Nel 2022 esce per Marsilio Non farmi male.
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