NON LASCIARMI SOLA
Autore: Nancy Tucker
Traduzione: Cristina Ingiardi
Editore: Piemme
Genere: Thriller
Pagine: 346
Anno di pubblicazione: 2022
Sinossi. Era bastato così poco, pensai. Così poco per sentirmi così potente. Una mattina di primavera, un solo, velocissimo attimo. Chrissie sa fare un sacco di cose: per esempio, sa come rubare qualche caramella dal negozietto all’angolo senza farsi scoprire, sa come nascondersi giocando a nascondino senza farsi trovare, e sa qual è il muro migliore per fare le verticali. Ma adesso ha un segreto. E avere un segreto le fa sentire un piacevole solletico alla pancia, come quando ha bevuto troppa Coca. A casa, con la sua famiglia, dove il cibo scarseggia e ancor più scarseggia l’amore, non si sente mai così. Quindici anni dopo, Julia cerca di essere una brava madre per la sua bambina di cinque anni. Ha sempre paura di non esserlo, in verità; ha paura di non avere soldi per comprarle da mangiare, o per le scarpe nuove, e si preoccupa senza sosta di quello che le altre mamme pensano di lei. Ma soprattutto ha paura che qualcuno possa portargliela via, la sua Molly. E quando cominciano le telefonate, cui Julia è troppo terrorizzata per rispondere, è chiaro che qualcuno ha scoperto quello che ha fatto quand’era bambina, e che la tormenta ancora oggi. Rendendola la peggiore delle madri possibili. Perché forse è arrivato il momento di affrontare la verità, e chiedersi: può essere possibile la redenzione per qualcuno che ha rubato la vita di un altro?
Recensione di Anthony Brigida
Uscita d’esordio per Nancy Tucker con il suo nuovo romanzo “Non lasciarmi sola”. Un libro incentrato sulla vita della protagonista Chrissie quando era bambina e la vita di Julia, quindici anni dopo. Queste due figure centrali del racconto hanno un segreto ed è cosi grande che condiziona le loro vite. E come già letto nella trama, può essere possibile la redenzione per qualcuno che ha rubato la vita di un altro?
Un libro complicato, contorto e non semplice. Il perché? Ve lo spiego nelle prossime righe.
L’aspetto positivo di tutto il romanzo è sicuramente il delineare il personaggio principale in maniera approfondita in tutti i suoi aspetti, sviscerando soprattutto la sfera psicologica di quando era bambina e di quando poi cresce e diventa una donna ed una madre. Inoltre sottolinea alcuni aspetti che rendono bene le differenze tra la protagonista principale e i protagonisti secondari. Esempio da una parte si nota la famiglia disastrosa di Chrissie, il totale disinteresse e l’assenza d’affetto nei suoi confronti da parte dei genitori indistintamente.
La conseguenza di questa situazione familiare porta nella crescita di Chrissie e nel suo poi diventare mamma (Julia), un insicurezza e un continuo non sentirsi all’altezza della figlia.
A differenza della famiglia di Linda, amica d’infanzia di Chrissie, un nucleo famigliare che dimostra amore, felicità e serenità. E soprattutto con la crescita di Linda e del suo diventare genitore di cinque figli il riuscire a sentirsi adeguata e all’altezza, gestendo il suo ruolo di madre in maniera impeccabile. Queste differenze e questa continua ricerca nel sentirsi all’altezza sono la centralità del racconto scritto dall’autrice. Un continuo confronto tra la protagonista principale e tutti coloro che gli girano intorno, che siano amici/famigliari stretti o meno.
Questo unico aspetto porta il libro però ad essere troppo piatto. Non succede assolutamente nulla che ti faccia venir voglia di continuare la lettura e portare a termine il romanzo. Non c’è nessun tipo di tensione, suspence e quindi privo di momenti rilevanti per l’intera storia.
In lunghi tratti del racconto sembra quasi che alcune parti siano state inserite per allungare il “brodo” per quanto risultino irrilevanti. Troppi collegamenti con avvenimenti successi in passato che riescono solo a confondere i lettori sia per la quantità di personaggi tirarti in ballo, sia per l’inutilità di quanto raccontato.
Con un finale sulla falsa riga di tutto il racconto, bello per un libro di narrativa ma non per un libro thriller. La trama del libro a mio avviso crea false aspettative, il lettore entrando i libreria troverà il romanzo della Tucker nella sezione Thriller, per poi ritrovarsi un libro di narrativa senza un briciolo di caratteristica identificativa del nostro amato genere.
In conclusione un libro che purtroppo non ho apprezzato quasi totalmente per le motivazioni sopra descritte. Noioso, sconclusionato ed una storia poco convincente e che non ho capito fino in fondo , non lasciandomi nulla, se non un senso di amarezza.
Buona lettura.
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Nancy Tucker
Nancy Tucker: Venticinquenne, è al suo esordio narrativo dopo aver pubblicato due libri di saggistica, tra cui un memoir sulla propria lotta con l’anoressia da bambina. “Non lasciarmi sola” è stato un grande successo in Inghilterra, e ha guadagnato all’autrice il plauso, tra gli altri, di Paula Hawkins. Studia psicologia a Oxford.
A cura di Anthony Brigida
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