Notte isterica




Miran Bax


DETTAGLI:

Editore: Morellini

Genere: Narrativa

Pagine: 160

Anno edizione: 2024

Sinossi. Ispirato a un fatto di cronaca che nel 2011 ha fortemente scosso l’opinione pubblica nazionale, questo romanzo si snoda attraverso i racconti in prima persona di quattro personaggi. Mara ha sedici anni, è innamorata di Giuseppe e racconta la tanto attesa “prima volta”. Quando confida al fratello Giacomo di essere stata stuprata da due zingari, lui e alcuni amici organizzano una fiaccolata di solidarietà, con l’idea di radere al suolo il campo nomadi. E mentre Debora, che ha assistito all’incendio dalla finestra di casa, deve fare i conti con la sua salute psichica, Steve, originario dell’Albania, mette in dubbio la sua appartenenza al gruppo e ne rinnega l’operato. Ma la voglia di andare via e di ricominciare è soffocata dalla paura di restare solo in un luogo in cui egli stesso è uno straniero. Notte isterica è una lucida analisi del mondo contemporaneo, spietato, razzista e sempre pronto a giudicare a priori

 Recensione di Salvatore Gusinu

Notte isterica” non è un romanzo, ma è un flusso di coscienza continuo e inarrestabile dei quattro protagonisti della storia:

Mara, Giacomo, Debora e Steve.

Il romanzo è, infatti, un ricco susseguirsi di vicende che vengono raccontate attraverso gli occhi dei personaggi: una stessa storia, per l’appunto, può avere sfumature e connotati differenti in base al punto di vista del personaggio che racconta.

Non è semplice organizzare e scrivere un libro come “Notte isterica”: per compiere una tale operazione di scrittura, è necessario, a mio parere, oltre a un grande talento di scrittore, un amore viscerale per ciò che si sta raccontando (cosa non assolutamente scontata).

Sono rimasto piacevolmente colpito dal racconto e dalla descrizione del carattere dei quattro personaggi; ognuno è facilmente identificabile e, allo stesso tempo, funge da contrappunto all’altro.

Tra tutti, però, colei che ha catturato la mia attenzione è indubbiamente Debora, un’adolescente dalla psiche precaria, impaurita anche dalla sua stessa ombra, ma che, volente o nolente, è continuamente messa alla prova, spesso indirettamente, dal destino e dalla vita.

Questo suo continuo “guardare fuori” dalla finestra (non dimentichiamoci che Debora passa la propria vita principalmente scrivendo e guardando fuori dalla finestra della propria stanza) è, nella sostanza, il suo “terzo occhio”, ovvero ciò che la connette con la realtà e la reale monotonia del quotidiano.

È magnifico, infatti, se la analizziamo dal punto di vista letterario, l’immagine di questa ragazza che vede il mondo dal vetro della propria finestra, un mondo che forse non comprende appieno e dal quale si protegge (si scherma) in quanto ubicata “dall’altra parte” rispetto a ciò che è.

Il romanzo rappresenta anche un’occasione importante per riflettere su tempi contemporanei a attuali: il razzismo, le differenze culturali, l’altro, l’indifferenza e la precarietà della psiche umana.

Non posso che consigliare questo libro che, seppur si legga abbastanza in fretta (non essendo un tomo contante pagine), è molto interessante, denso di significato, ricco di spunti e accattivante.

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Miran Bax


pseudonimo di Massimo Anania, nasce nella nebbiosa periferia di Torino, vive e lavora a Belluno. Nel 2018 pubblica il romanzo Autostop per la notte (Miraggi edizioni) che arriva in finale al premio “Prunola” 2019 e riceve la menzione d’onore al premio “Tre colori” 2021. Nel 2020 pubblica il romanzo Tutto l’amore che manca (Miraggi edizioni). Nel 2021 vince il premio letterario Raccontami In 25 Parole per il “racconto più significativo”. Nel 2023, con lo pseudonimo Miran Bax vince il premio letterario Raccontami In 25 Parole per il “racconto più originale”.