Sinossi. Con l’animo colmo di tristezza per un grave lutto appena subito, l’ispettore Ardoino, insieme alla collega Vassallo, si trova a dover affrontare un nuovo tragico evento che va a incidere ulteriormente nella sfera dei suoi affetti. Nell’antico quartiere della Pigna di Sanremo vengono commessi due efferati omicidi dalle forti tinte sessuali in cui una delle vittime è minorenne. Fin da subito l’ombra della malavita organizzata e della prostituzione allunga i suoi tentacoli sulle le vite di coloro che si trovano coinvolti. Mentre lo scandalo sembra inevitabile e tutti cercano di arrivare a una soluzione di comodo per salvaguardare le proprie carriere, Ardoino mantiene saldi i propri metodi investigativi senza lasciarsi influenzare dalle pressioni esterne. In un continuo crescendo di colpi di scena, la forza dell’amore emergerà prepotentemente in tutti i suoi aspetti.
OMICIDI ALLA
PIGNA DI SANREMO
Ugo Moriano
Frilli 2023
Giallo, pag.240
Recensione di Sabrina De Bastiani
La strada che si trovarono a percorrere era più che altro un tipico caruggio ligure sufficientemente largo da permettere il transito di automezzi di piccole dimensioni. Chi vi si avventurava, oltre che schivare spigoli o gradini sporgenti, doveva prestare molta attenzione a non investire i residenti che percorrevano lo stretto passaggio.
Poco oltre l’incrocio con via Cisterna c’era parcheggiata l’auto che per prima era arrivata sul posto e lei si fermò subito dietro a quella vettura senza segni di riconoscimento, come d’altronde era la sua.
“Qui tra poco ci sarà un finimondo” pensò Noemi spegnendo il motore e aprendo la portiera.
L’ordine era di non attirare precocemente l’attenzione e pertanto sul posto non sarebbero arrivate auto di servizio con sirene e lampeggianti, ma questo espediente, sempre ammesso che avesse successo, avrebbe permesso loro di guadagnare qualche ora, poi, nell’era dei social e dei telefoni sempre pronti a filmare, sarebbe accaduto l’inevitabile.
“Inutile angosciarsi, tanto non possiamo farci nulla.”
Appena fuori dalla vettura, un refolo di brezza le portò alle narici l’aroma salmastro e inconfondibile del mare. Noemi, dopo aver tratto un respiro profondo, volse lo sguardo sull’antico quartiere di Sanremo che faceva ascendere le proprie origini intorno all’anno Mille.
Parto proprio da qui, da questo borgo della Sanremo vecchia fondato, appunto, nei dintorni dell’anno mille e che deve la sua denominazione all’agglomerato di vie e baluardi difensivi, la cui conformazione somiglia a quella delle brattee di una pigna, perchè Ugo Moriano, forte di una competenza e una passione sia per la Storia che per i luoghi che racconta ha, tra le tante, la straordinaria capacità di scegliere ambientazioni talmente suggestive da attirare immediatamente verso la lettura e di restituire gli ambienti e gli spazi con descrizioni puntuali e mai ridondanti, precise, efficaci, non solo a inquadrare i luoghi, ma anche a farne respirare l’aria.
E così scopriremo, divorando pagina dopo pagina, come addentrarsi in questa ottava avventura di Ardoino e Vassallo significhi, su molteplici livelli, attraversare metaforicamente e non, l’arco gotico in pietra della Porta di Santo Stefano che rappresenta il divisorio tra la parte moderna di Sanremo e quella antica, la Pigna.
Presente e passato che più che mai si affrontano e si confrontano.
Nei rapporti personali tra i protagonisti, tra ciò che è stato e ciò che ineluttabilmente non è più e non potrà più essere.
Nell’indagine, impegnativa, potenzialmente scabrosa, ricca di interrogativi e di ombre, dove ad un certo punto la fiducia tra i membri della squadra sarà severamente messa a dura prova.
Nei sentimenti, mai così difficili da esprimere, mai così necessari.
La scrittura di Moriano è affilata e non conosce infingimenti, denuda e va al fulcro senza tortuosità, avviluppa nei meccanismi della trama noir, sapientemente impostata e condotta, priva di qualsivoglia cedimento e sorprendente nei suoi esiti e travolge proprio per la sua restituzione dell’essenza, quando mette in luce e esplora le emozioni, le più recondite, le più intime. Non ha timore di raccontare il dubbio, il conflitto interiore, la convinzione nelle proprie idee non in quanto incise nella pietra, ma perché caposaldo di quella fiducia che più viene messa alla prova, più abbisogna di trovare conferma.
Una coppia, quella dell’ispettore Ardoino e della vice ispettore Vassallo, che si è fatta amare sin dagli esordi. Compatibili pur se diversissimi, veri di quella bellezza che non teme gli schiaffi della vita, come il lino che, stropicciato, si fa ancora più bello, come un’amicizia che non ha paura di affrontare le divergenze, nella libertà di pensare diversamente, senza nasconderlo nè nascondersi. Capace di accogliere il cambiamento.
Forti, Angelo e Noemi, nelle loro debolezze e nelle imperfezioni che li rendono così (sempre più) vicini l’uno all’altra. E a ciascuno di noi.
Così umanamente vivi.
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Ugo Moriano
nato a Imperia nel 1959, vive con la propria famiglia a Diano Marina in provincia di Imperia.
L’amore per la lettura e l’interesse per la storia lo accompagnano fin dalla più giovane età.
Esordisce nel mondo della carta stampata con il romanzo giallo: “Il ricordo ti può uccidere” a cui fanno seguito “L’Alpino disperso” (2009), “A Sanremo si gioca sporco” (2010), “Sospetti dal passato” (2011), “L’arte del delitto” (2012), “L’Inganno del tempo” (2014) 1° classificato al Premio Internazionale Montefiore, “Antiche amicizie” (2015), “Radici lontane” (2016) e “Prospettive diverse” (2017).
Nel 2011 è stato pubblicato “Arnisan il longobardo”
Nel 2012 “L’ultimo sogno longobardo” vincitore del 61° premio Selezione Bancarella 2013.
Nel 2013 “Il diamante di Kindanost” terzo classificato al Premio Internazionale di Cattolica.
Nel 2014 “Gnorff & Lenst”. Nel 2015 “Sangue longobardo”
Nel 2018 “Attacco dal cielo” e “Agguato a Monte Carlo”
Nel 2019 “Il segreto del confessionale”
Nel 2020 “L’angelo del dolore”
Nel dicembre del 2009 vede la luce anche il suo racconto gotico “Il Ritorno” e nella primavera del 2010, sul sito della biblioteca di Diano Marina, viene pubblicato il link ad un suo racconto umoristico intitolato La vera storia della scoperta del fuoco.
Nel 2020 vede la luce il racconto “Aitana”
Componente della giuria del Premio Città di Cattolica 2016