Ande Pliego
Traduttore: Barbara Ronca
Editore: Nord
Genere: Giallo
Pagine: 492
Anno edizione: 2025

Sinossi. Sono stati invitati in sei. E forse non ne rimarrà nessuno. J.R. Alastor è il principe indiscusso del thriller e della suspense, da decenni colleziona bestseller, eppure la sua vera identità è tuttora avvolta nel mistero. L’invito a un ritiro letterario che si terrà sulla sua isola privata è quindi un’occasione imperdibile per sei scrittori di successo, a loro volta maestri del giallo, che avranno finalmente l’occasione di conoscerlo e carpirne i segreti. E lo è anche per Mila del Angél, cui Alastor ha affidato l’organizzazione della settimana, che prevede cene a tema, indovinelli ed enigmi da risolvere. Perché, per Mila, quella è la copertura perfetta per portare a compimento una vendetta che cova da anni contro uno degli invitati. Ma già la prima sera la situazione le sfugge di mano e, a morire, non è il suo obiettivo, bensì un altro ospite. Mentre il padrone di casa ancora non si fa vedere, e una tempesta taglia ogni via di fuga, Mila e gli invitati capiscono di essere diventati i protagonisti di una trama ingegnosa e imprevedibile che, in una spirale di minacce, tranelli e sotterfugi, li porta a sospettare l’uno dell’altro. E quando un secondo ospite scomparirà, e poi un terzo, ognuno di loro sarà costretto a fare i conti con le macchie inconfessabili del proprio passato e ad affrontare una corsa contro il tempo per smascherare l’autore di quel gioco mortale. Seguendo le vie tortuose della colpa e della vendetta, questo romanzo è un diabolico omaggio ai classici del giallo e una sfida ai lettori, tra enigmi, misteri e indizi nascosti.
Recensione
di
Edy Stagnetti
Con Omicidi su invito, Ande Pliego, al suo esordio come narratrice crime, si inserisce decisamente nella tradizione del giallo classico, poiché richiama in modo diretto l’autorevole modello di Dieci piccoli indiani, di cui ripropone l’ambientazione e alcuni meccanismi strutturali (l’isola deserta, la villa in cui vengono invitati alcuni ospiti che iniziano ben presto a ‘sparire’).
Pliego costruisce un vero e proprio rompicapo, un romanzo dall’intreccio quanto mai complicato, che già dopo poche pagine lascia intuire la complessità dei rapporti tra i vari personaggi, le bugie che sostengono, le maschere che indossano. Come nei più tradizionali libri di Agatha Christie, appunto, ognuno nasconde agli altri dei segreti inconfessabili, tanto che solo alla fine e dopo diversi colpi di scena, il lettore riuscirà a scoprire ‘la verità vera’.
Uno dei misteri più fitti riguarda l’identità di J. R. Alastor, ideatore del raduno sull’isola (tra l’altro, di sua proprietà), celebre autore di best seller internazionali, che ha scelto di rimanere anonimo al suo pubblico e che neanche in questa occasione si palesa ai suoi invitati, delegandone la gestione a una organizzatrice di eventi di nome Mila: una giovane donna che, come si intuisce sin dai primi capitoli, riveste una funzione chiave nello sviluppo della trama, essendo coinvolta nei fatti a un livello molto diverso da quello che sembra.
Il raduno sull’isola è un ritiro a tema letterario: tutti gli ospiti protagonisti del libro sono essi stessi famosi scrittori di gialli (o thriller o horror), che desiderano da sempre conoscere il fantomatico Alastor e ne accettano l’invito, ignari di ciò che sta per accadere.
In passato, ognuno di loro ha commesso azioni poco onorevoli: in una rivelatrice partita di Cluedo, una delle prove cui l’illustre padrone di casa li sottopone, si scopre che tra loro ci sono persino un serial killer e un assassino di bambini.
Oltre a interpretare il ruolo di protagonisti e di (ex) carnefici, i sei invitati finiscono poi per diventare anche vittime del piano geniale e insieme diabolico architettato dal sempre più enigmatico Alastor.
Anche grazie alla focalizzazione multipla, che alterna i punti di vista di tutti i personaggi, ci si avventura dunque in una sorta di grande gioco di specchi, in cui i ruoli si confondono e si sovrappongono, mentre gli ospiti, per sopravvivere, devono affrontare prove sempre più difficili e pericolose e trovare il coraggio di sacrificare se stessi per salvare gli altri, confessando reciprocamente le proprie colpe. Il romanzo affronta, dunque, a suo modo, il tema avvincente della vendetta e quello del perdono.
Un libro così complesso non poteva non contenere una parte metaletteraria, riservata alla teoria del genere giallo e alle sue dinamiche di funzionamento: ecco dunque che tra le pagine spuntano diversi estratti di un testo, firmato dal solito Alastor, intitolato “L’inchiostro nelle vene: scrivere la paura”, un saggio nel quale l’autore propone le proprie considerazioni in merito alle motivazioni e alle aspirazioni di chi scrive, alla scrittura in sé, ai personaggi…
Ogni capitolo si ispira, inoltre, a un topos narrativo (la Cena, la Notte di terrore, la Confessione…), uno di quegli elementi, cioè, che non possono mai mancare in un testo di questo tipo e che viene richiamato nella pagina di apertura del capitolo stesso: come a suggerirci, insomma, che stiamo proprio leggendo un giallo da manuale.
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Ande Pliego
è un’autrice americana nata in Florida e cresciuta in Francia. Appassionata di storie ricche di intrighi, umorismo nero e giochi psicologici, scrive romanzi che esplorano il lato oscuro dell’animo umano, sempre con un filo di speranza. Quando non scrive, ama dedicarsi all’arte, progettare nuovi viaggi ed esplorare biblioteche.
Il suo romanzo d’esordio, Omicidi su invito (Nord, 2025), segna il suo ingresso nella narrativa crime.
A cura di Edy Stagnetti