Omicidio in versi




Kate Carlisle


Traduttore: Andrea Ippolito

Editore: Leggereditore

Genere: Thriller

Pagine: 264

Anno edizione: 2025


Sinossi. Brooklyn Wainwright è un chirurgo esperto. Certo, i suoi pazienti possono puzzare di muffa e avere il dorso in cuoio, ma nessun libro malmesso morirà tra le sue mani scrupolose. Non si può dire lo stesso di Abraham Karastovsky, suo amico ed ex datore di lavoro. Alla vigilia di una festa per il restauro di un libro, Brooklyn trova il suo mentore disteso in una pozza di sangue. Con un ultimo respiro Abraham le lascia un messaggio criptico, “Ricorda il diavolo”, e le consegna, affinché la custodisca, una copia inestimabile – e presumibilmente maledetta – del Faust di Goethe. Quando Derek Stone, l’agente di sicurezza fastidiosamente attraente e dall’accento rigorosamente british ma privo di senso dell’umorismo, la sorprende inginocchiata accanto al corpo della vittima, Brooklyn si ritrova di colpo sospettata di omicidio e furto. Toccherà a lei ricostruire il puzzle di indizi lasciati dal suo mentore, trovare il colpevole e scagionarsi una volta per tutte. 
Un’intrigante storia di amicizia, segreti e misteri da risolvere, dove una restauratrice divenuta detective deve dimostrare la propria innocenza.

 Recensione

di

Giusy Ranzini


Kate Carlisle ci regala un giallo avvincente e raffinato con Omicidio in versi, il primo capitolo della serie Bibliophile Mysteries, che fonde il fascino della letteratura antica con il mistero di un delitto da risolvere. La protagonista, Brooklyn Wainwright, è una restauratrice di libri rari, una professione affascinante che ben si presta a un intreccio narrativo ricco di segreti, antichi volumi e intrighi celati tra le pagine.

Brooklyn è un personaggio fuori dagli schemi del classico detective improvvisato. Il suo mondo non è fatto di armi o inseguimenti, ma di carta, inchiostro e tomi preziosi che raccontano storie non solo nei loro contenuti, ma anche attraverso il tempo che li ha segnati. È una protagonista vivace e arguta, capace di osservare dettagli che sfuggirebbero a molti, e la sua voce narrativa, ironica e brillante, rende la lettura estremamente piacevole.

Il romanzo si apre con un evento tragico: la morte di Abraham Karastovsky, ex mentore e amico di Brooklyn, che viene trovato assassinato poco prima di un’importante festa di restauro. L’ultima frase che le lascia, “Ricorda il diavolo”, è tanto enigmatica quanto inquietante, e subito ci immergiamo in un giallo che mescola il fascino della letteratura con il pericolo della realtà. Il mistero ruota attorno a un volume preziosissimo del Faust di Goethe, un’opera che sembra portare con sé un’aura di maledizione e che diventa il fulcro di una corsa contro il tempo per scoprire la verità.

Uno degli aspetti più interessanti di Omicidio in versi è l’ambientazione. Carlisle ci porta dietro le quinte del mondo dei restauratori di libri antichi, descrivendo con passione e precisione il lavoro di Brooklyn. Dalla selezione dei materiali al delicato processo di riparazione, ogni dettaglio contribuisce a costruire un’atmosfera che appassionerà non solo gli amanti del giallo, ma anche i bibliofili. La sensazione di trovarsi in un ambiente impregnato di storia è costante, e la narrazione rende il tutto ancora più coinvolgente.

L’indagine di Brooklyn non è affatto semplice. Non solo deve dimostrare la propria innocenza, ma deve anche decifrare i messaggi lasciati dal suo mentore prima di morire. La trama si sviluppa con un buon equilibrio tra suspense, colpi di scena e momenti di leggerezza, grazie soprattutto al rapporto con Derek Stone, l’affascinante agente di sicurezza britannico che la considera una sospettata, almeno all’inizio. Il loro rapporto, fatto di battibecchi e attrazione, aggiunge una nota di romanticismo che si inserisce con naturalezza nella storia senza rubare la scena al mistero principale.

Lo stile di Kate Carlisle è fluido e accattivante. Il romanzo è scritto in prima persona dal punto di vista di Brooklyn, e il tono brillante e spiritoso della protagonista rende la lettura scorrevole e piacevole. I dialoghi sono vivaci, le descrizioni ben dosate e l’intreccio tiene alta la tensione fino all’ultima pagina. Anche se il giallo ha una struttura classica, con indizi da raccogliere e sospetti da smascherare, l’ambientazione originale e il carisma della protagonista lo rendono unico nel suo genere.

Omicidio in versi è un mystery che unisce suspense, ironia e cultura letteraria in un mix irresistibile. È il libro perfetto per chi ama i gialli non troppo cupi, con un pizzico di humor e un’eroina fuori dal comune. Il mistero è avvincente, il contesto originale e i personaggi ben caratterizzati. Un’ottima lettura per chi cerca un giallo raffinato e intelligente, con il valore aggiunto del fascino dei libri antichi e del loro mondo segreto.

Se amate i romanzi di Agatha Christie ma volete qualcosa di più moderno e frizzante, o se vi affascina l’idea di un’indagine condotta tra scaffali polverosi e manoscritti preziosi, questo libro è assolutamente da non perdere!

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Kate Carlisle


Nata in California, Kate Carlisle, autrice di successo secondo il New York Times, ha lavorato per molti anni in televisione prima di dedicarsi alla scrittura. La passione per l’arte della rilegatura l’ha spinta a scrivere la serie Misteri per bibliofili con protagonista Brooklyn Wainwright, la cui abilità nella rilegatura e nel restauro dei libri porta immancabilmente alla luce vecchi segreti, tradimenti e delitti. Con Omicidio in versi, primo volume di questa serie, debutta nel catalogo Leggereditore. Di prossima pubblicazione nella stessa collana anche il secondo e il terzo volume, If Books Could Kill The Lies That Bind.