Recensione di Laura Salvadori
Autore: Angelo Petrella
Editore: Baldini&Castoldi
Pagine: 227
Genere: Thriller
Anno di pubblicazione: 2017
SINOSSI
Stanley Kavanagh, ex militare alcolizzato ed esperto di informatica, è in cerca di vendetta dopo aver perso moglie e figlia nell’attentato al Bataclan. Robert O’Malley è il vicedirettore della CIA. Teme un nuovo attacco negli Stati Uniti e ha bisogno di Kavanagh per scandagliare il deep web in cerca di ulteriori prove. Dick Meyer scrive i discorsi del presidente Obama: ed è solo quando il suo mandato sta per scadere che Nadwa Musamih, bella giornalista piena di inquietanti segreti, preme per incontrarlo. E quando Miša Bogdanov, ex agente russo finito a contrabbandare armi e petrolio in Siria, viene rapito dai jihadisti dell’ISIS, iniziano a delinearsi i contorni del più grande attentato mai compiuto sul suolo americano… Ma una task force si muove nell’ombra per prevenirlo. Nome in codice: Operazione Levante. Tra agenti doppiogiochisti e interessi contrapposti, messaggi in codice nascosti in videogame e rapporti d’intelligence, questo thriller ci porta dentro le operazioni occulte che giorno per giorno salvaguardano il nostro mondo da chi vorrebbe portare l’inferno sulla terra.
RECENSIONE
Operazione Levante è una spy story tutta italiana, a cui non manca nessun ingrediente per essere considerata tale: mistero, suspance, azione e aderenza alla realtà.
Lo scenario è quello del conflitto in Siria. Il tema è attualissimo poiché si parla delle dinamiche politiche di questa guerra con cenni più che autorevoli e con grande lucidità, tanto che a tratti si fa fatica a ricordare che si tratta di finzione e non di una storia vera. Infatti, i protagonisti della storia si muovono con disinvoltura insieme ai maggiori esponenti del mondo politico attuale.
I personaggi sono ben delineati e le loro azioni magistralmente descritte nelle dinamiche talvolta forti e crude. Il continuo cambio di scena che caratterizza la struttura del romanzo fa sì, tuttavia, che le immagini più cruente siano in qualche modo accantonate grazie a tale cambiamento, per poi essere riprese più tardi.
L’esistenza di più piani scenici non disturba affatto la fluidità del racconto, che si snoda mantenendo sempre l’unità dell’azione.
La trama forse soffre solamente per l’insufficiente studio psicologico dei personaggi: la storia è una cronaca e manca lo spunto per approfondire il loro profilo.
La narrazione è molto impersonale e non lascia spazio al lettore per intervenire con l’immaginazione e il sentimento, forse anche a causa dell’utilizzo costante del tempo indicativo presente.
Angelo Petrella
Angelo Petrella è nato nel 1978 a Napoli. Il suo esordio narrativo è con i romanzi brevi Cane rabbioso (2006) e Nazi Paradise (2007, tradotto anche in Germania).
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