Recensione di Bruno Balloni
Autore: Susan Stokes-Chapman
Traduzione: Massimo Ortelio
Editore: Neri Pozza
Genere: Narrativa storica
Pagine: 352
Anno di pubblicazione: 2022
Sinossi. Londra,1799. Un tempo rinomato, l’Emporio di Antichità Esotiche dei Blake, racchiuso fra un caffè e la bottega di un merciaio, ha da offrire soltanto opere contraffatte, armature scalcagnate e ninnoli privi di valore da quando è finito nelle mani di Hezekiah Blake dopo la tragica morte di suo fratello Elijah. Stimati archeologi e collezionisti, Elijah Blake e sua moglie Helen sono rimasti uccisi dal crollo di uno scavo in Grecia. L’incidente ha lasciato illesa Pandora, la figlia della illustre coppia, ma ha determinato la sciatta decadenza dell’Emporio, rapidamente divenuto una bottega di polverose cianfrusaglie nelle mani sbagliate di Hezekiah. Gli anni sono passati e Pandora, detta Dora, è ora una giovane donna che sogna di diventare un’artista orafa. Un sogno che lei coltiva con caparbietà mentre trascorre le sue ore nell’Emporio in cui l’inettitudine e l’oscura attività dello zio trascinano sempre più il nome dei Blake nell’infamia e nell’oblio. Un giorno, di ritorno al negozio, una scena spaventosa si schiude davanti agli occhi della ragazza: di fronte all’Emporio giace, ribaltato, un carro. Il cavallo, sdraiato sul fianco, sembra illeso, Hezekiah, invece, è intrappolato sotto l’animale. Attorno a lui tre uomini malvestiti, con il terrore negli occhi e l’odore salmastro dei marinai addosso, armeggiano e imprecano alla scalogna mentre fissano una cassa incrostata di molluschi rimbalzata sul selciato. Nei giorni successivi Hezekiah, malconcio e sospettoso, chiude la cassa a chiave nello scantinato e vieta alla nipote di accedervi. Che cosa c’è in quella cassa? Perché Hezekiah è impallidito quando la nipote glielo ha domandato? E per quale motivo ordina a chiunque di non mettere piede nello scantinato? Incapace di tenere a freno la curiosità, Dora si avventura nello stanzino buio e umido per imbattersi in qualcosa che cambierà per sempre la sua vita. Ambientato nella Londra georgiana, in cui splende l’astro del neoclassicismo e si diffonde l’irresistibile attrazione per il mondo antico, Pandora è un avvincente mystery tradotto in numerosi paesi e acclamato dai lettori, catturati da una scrittura capace di ricreare in ogni dettaglio lo spirito di un’epoca affascinante e di una storia d’amore e di inganni, di segreti e speranze.
TRAMA
La sinossi ci dice quasi tutto ma vediamo, se possibile, di riassumere. Pandora Blake (per gli amici Dora) è l’orfana di una coppia di archeologi (Elijah e Helen) dediti a scavi in tutto il bacino del Mediterraneo grazie ai quali la loro bottega di antichità a Londra era una fiorente e rinomata attività.
La loro morte in un incidente durante degli scavi in Grecia cambia le carte in tavola. Lo zio di Dora, Hezekiah Blake (già collaboratore del fratello Elijah in qualità di cartografo) prende in gestione l’attività trasformandola però in un ricettacolo di falsi estromettendone dalla gestione la nipote, relegata al ruolo di commessa. Un giorno però degli uomini portano una cassa voluminosa che Hezekiah mette sottochiave nello scantinato. Quale mistero racchiude? Dora teme possa trattarsi di qualche attività illecita collegata al traffico di opere d’arte. Temendo per la propria reputazione (nonché per la propria vita) riesce ad introdursi nello scantinato scoprendo il contenuto di quella misteriosa consegna. Si tratta di una grande anfora (pythos) decorata con meravigliose incisione in stile greco risalenti a un’epoca antichissima e raffiguranti il mito di “Pandora”. Che quello sia il misterioso vaso al cui interno sono contenuti tutti i mali del mondo? Dora Blake insieme a Edwards Lawrence, un giovane studioso con l’ambizione di entrare a far parte della “Società degli Antiquari”, conosciuto per caso, incominciano a investigare giungendo alfine a risolvere il mistero.
Recensione
Susan Stokes-Chapman, giovane autrice inglese alla sua prima pubblicazione, mette in piedi un buon romanzo storico, con un’abbondante dose di romanticismo e una spolverata di mistero. Apprezzabili sono indubbiamente le descrizioni degli ambienti e le scenografie di contorno nelle quali riviviamo il periodo “georgiano”, nelle sue più estreme contraddizioni (alla miseria delleclassi più disagiate fa da contraltare l’opulenza della ricca borghesia e della nobiltà). Sia ben chiaro non ci troviamo di fronte a Dickens ma l’autrice, sebbene a volte ripeta con una certa insistenza alcune “caratteristiche” delle sue ambientazioni (è chiarissimo che i bassifondi della città puzzino mentre la protagonista profuma di giglio), di certo riesce a ricreare nel lettore un affresco piuttosto nitido.
Molto curate le ricostruzioni storiche e mitologiche, per cui ripeto, risulta essere un buon romanzo storico ma difficile ravvisare altre connotazioni gli stessi “colpi di scena”, sebbene numerosi, sono “descritti” e non “vissuti” e il più delle volte paiono escamotage poco funzionali se non per cavarsi d’impaccio nei momenti in cui la trama necessita di svilupparsi con agilità (il mistero che avvolge la storia è, oserei dire, didattico e sono certo che l’autrice non abbia mai pensato di generare un thriller).
Un ulteriore nota di merito va data alla cura con la quale Susan Stokes-Chapman tratteggia e caratterizza i personaggi rendendoli non solo “visibili” ma quasi “palpabili”,
La scrittura è scorrevole e i dialoghi assolutamente coerenti con il periodo storico, il linguaggio utilizzato è, a volte, fin troppo ricercato e richiede conoscenze linguistiche che non tutti possiedonoma, indubbiamente, connota di una certa eleganza l’intera opera.
Romanzo consigliato a chi desidera una lettura non troppo impegnativa, magari davanti ad una buona tazza di tè.
Se mi viene concessa una piccola, critica costruttiva, all’edizione che ho letto, sempre che non sia cambiato qualcosa in questi ultimi anni, per mia conoscenza i numeri romani si dovrebbero scrivere con i caratteri maiuscoli.
Susan Stokes-Chapman
Susan Stokes-Chapman è nata nel 1985 ed è cresciuta a Lichfield, Staffordshire. Ha studiato per quattro anni alla Aberystwyth University, laureandosi con un BA in Educazione e Letteratura Inglese e un MA in Scrittura Creativa. Lavora nell’istruzione superiore e attualmente vive nelle West Midlands. “Pandora” è il suo romanzo d’esordio.
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