Per amore di un’ombra




Gerardo Innarella


DETTAGLI:

Editore: Longanesi

Genere: Narrativa

Pagine: 336

Anno edizione: 2024

Sinossi. Con mano ferma e cuore tremante Gerardo Innarella ci guida alla radice del sentimento più elementare e più indecifrabile della vita di ognuno di noi: l’amore di un figlio per sua madre. Questa è la storia di Flaps, della sua ferita e forse della sua cura. Flaps è solo un bambino, ma non come tutti gli altri. Perché un giorno è stato inspiegabilmente abbandonato da una madre intensa e strana, con la quale aveva un rapporto unico e viscerale, basato su codici segreti, indovinelli, nascondini e mappe che lei di continuo gli lasciava allo scopo di rintracciare oggetti o soluzioni a enigmi e rompicapo. Questa mamma così diversa e così adorata però, improvvisamente e senza spiegazioni, scompare. E di fronte all’inadeguatezza di un padre che non sembra capace o semplicemente intenzionato a ritrovarla, e all’attonito silenzio di una nonna in grado di prestare cure ma non di dare risposte, Flaps un giorno, trovata un’ultima mappa lasciatagli dalla madre, decide di fare da solo e di uscire nel mondo, fuori dalla bolla protettiva in cui è cresciuto fino a quel momento, per cercarla. E fuori c’è Napoli, con le sue tante durezze e i suoi squarci di umanità: sarà in particolare l’amicizia con Marlo, ragazzo più esperto della vita che ha come lui perso la mamma, a guidarlo nel corso della sua ricerca. Fino alla soglia dell’età adulta, dove alla fine, forse, esisterà una spiegazione all’estremo enigma della sparizione della madre. Una spiegazione del tutto diversa da qualsiasi cosa Flaps avrebbe mai potuto immaginare…

 Recensione di Laura Bambini


Con gli anni mi sono convinto che in realtà tutte le storie sono a lieto fine, per chi le legge, e spero che questa non faccia eccezione.”

Magari è così, ho pensato leggendo questa frase nella prima frase. Magari noi lettori cerchiamo la redenzione del lieto fine, o magari no.

Questa storia è a due voci: Flaps, un bambino che un giorno torna da scuola e non trova più la mamma; Marlo, un ragazzo che lo osserva dall’esterno, o almeno così pare, e con cui diventerà amico.

Flaps non riesce a spiegarsi perché la madre sia scomparsa dopo aver comprato un flacone di detersivo, che la suocera ha svuotato nel lavandino. Si convince sia tornato all’emporio per comprarne un altro e che lì tornerà. Si convince che sia un altro degli enigmi che la donna gli propinava di frequente, un eterno gioco, solo più difficile del solito.

La mamma ha lasciato a Flaps una mappa, che però è nella stanza chiusa a chiave, chiave custodita gelosamente dalla nonna. Il bambino ce la mette tutta per cercare di trovare la madre, fino a uscire fuori da casa, a crescere, a diventare adulto e a trovare finalmente la soluzione all’enigma.

Attorno ai due personaggi principali ruotano il padre di Flaps, che non sembra avere tutta questa voglia di recuperare la moglie, la nonna, donna spiccia con tutti e che fa la suocera per tutto il libro, Leda e altre ragazze, Napoli.

Ora. Ho trovato interessante il gioco di specchi che conduce al romanzo e alla sua risoluzione, così come ho trovato piacevole tutta la dissertazione della seconda parte e il filo che lega tutti i personaggi e i vari salti temporali.

Una storia già sentita?

No, anche se ormai si è scritto di tutto, qui la particolarità sta nella scelta dell’autore di narrare l’abbandono di una madre dal punto di vista del figlio, non della donna né di un adulto, senza la narrazione facile e con il filtro di sicurezza della maturità, ma con quello un po’ tenero e ingenuo dell’infanzia e poi dell’adolescenza.

Si legge facilmente e non è per nulla pesante, i personaggi mi hanno tenuto compagnia una tranquilla domenica pomeriggio.

Leggerò sicuramente altro dell’autore.

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Gerardo Innarella


Gerardo Innarella è nato a Napoli nel 1982. Insegnante di Lettere a Pavia, si è diplomato in recitazione presso il Teatro Fraschini. È regista e drammaturgo della compagnia teatrale «Tra il dito e la Luna». Per amore di un’ombra è il suo primo romanzo.

A cura di Laura Bambini

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