e il grido nella notte
Recensione di Salvatore Argiolas
Autore: Erle Stanley Gardner
Traduzione: Giuseppe Gogioso
Editore: Mondadori
Genere: Giallo giudiziario
Pagine: 224
Anno di pubblicazione: 2019
Sinossi. Perry Mason ha una regola: niente casi che contemplino rapporti coniugali. Non lo interessano le cause di divorzio. Ma il suo nuovo incarico promette di essere più unico che raro. Una donna lo ingaggia perché interroghi il marito su una strana storia. L’uomo ha offerto un passaggio a una ragazza incontrata di notte lungo una strada; le avevano rubato l’auto e la borsetta con i documenti, e tuttavia lei non voleva chiamare la polizia. Eccedendo forse in altruismo più che in prudenza, lui le ha preso una stanza in un motel, dopodiché non ne ha saputo più nulla. Un’avventura davvero inconsueta che potrebbe riservare brutte sorprese, soprattutto se connessa all’omicidio di un medico, aggredito quella stessa notte da una giovane che corrisponderebbe alla descrizione. È solo il primo atto di un’oscura vicenda di adozioni illegali e trafficanti di bambini. Un abisso di infamie che l’avvocato del diavolo si prepara a scoperchiare.
Recensione
Sin dal suo esordio nel romanzo “Perry Mason e le zampe di velluto” del 1933, Perry Mason è stato uno dei personaggi più amati della letteratura gialla diventando “l’avvocato” per antonomasia.
Grazie ad un’architettura narrativa perfettamente calibrata, costruita per convergere nella pirotecnica scena finale in tribunale, i romanzi di Erle Stanley Gardner hanno avuto un successo incredibile, frutto soprattutto della loro serialità che segue uno schema ben collaudato che si ripete costantemente, studiato in modo particolare da Umberto Eco nel saggio “Apocalittici e integrati” che ci insegna che il lettore di gialli (e di letteratura popolare) non cerca la sorpresa o l’inaudito ma il solito preordinato copione che lo rassicura e tranquillizza:
“Analizziamo per esempio il nostro atteggiamento di spettatori televisivi di fronte a un giallo di Perry Mason. Anche qui, in ogni “numero”, la perizia dell’autore e dello sceneggiatore tende a inventare una situazione che sia diversa dalle precedenti; ma il nostro godimento non si basa che minimamente su queste diversità. Di fatto noi godiamo la reiterazione dello schema di base, la situazione “delitto – incriminazione dell’innocente – intervento di Mason – fasi del processo – interrogatorio dei testimoni -nequizia del procuratore generale – asso nella manica dell’avvocato del diavolo -scioglimento felice della vicenda con colpo di scena finale.”
Si tratta infatti del classico formato della cosiddetta serie ad episodi autoconclusivi o della serie “senza memoria”, in cui ogni singolo episodio riattiva il processo del racconto secondo uno schema prefissato, il protagonista deve scoprire il colpevole di un crimine, nello stesso mondo narrativo degli altri episodi senza variazione alcuna, e senza che rimanga appunto memoria di ciò che è avvenuto in episodi precedenti.
Non a caso Eco cita, tra gli esempi di narrazione popolare fondata su schemi iterativi, insieme ai gialli letterari con personaggi topici come il Maigret di Simenon, il Poirot della Christie, o il Nero Wolfe di Stout e Perry Mason.
“La narrativa basata su schemi iterativi è un messaggio ad alta ridondanza: non ci fornisce nuove informazioni, ma conferma il già noto, riguardo allo sviluppo del racconto come sul personaggio.”
Secondo Eco il desiderio di narrativa di intrattenimento nei mass media è proprio legata alla fame di ridondanza da parte del fruitore.
L’unico elemento che cambia sempre è solo l’astuzia giuridica che ribalta la scena e fa trionfare l’avvocato del diavolo sino ad allora messo alle corde o addirittura sotto accusa e vicino alla sconfitta.
Ogni sottigliezza giuridica della legge viene sfruttata da Mason per far assolvere il cliente perché, come dice in questo “Grido della notte”: “il codice offre molte risorse” e “un avvocato che sa il fatto suo è in grado di trarre vantaggio da tutte le minuzie tecniche della legge”.
Tutti gli espedienti escogitati da Erle Stanley Gardner sono perfettamente leciti perché l’autore conosceva il codice penale a menadito e in un suo romanzo scritto con lo pseudonimo di A.A. Fair, “Donald Lam, investigatore”, introdusse un problema legale piuttosto interessante in quanto individuava una smagliatura procedurale che permetteva ad un assassino di farla franca in modo totalmente legale.
In seguito a questa segnalazione la Corte Suprema della California modificò l’articolo incriminato rendendo l’autore ancora più famoso.
“Perry Mason e il grido nella notte” scritto nel 1957, è uno dei migliori gialli di Erle Stanley Gardner perché, essendo il 53° della serie, gli ingranaggi sono oliati alla perfezione e la trama consente di inserire tematiche etiche molto attuali come le adozioni fasulle.
L”avvocato del diavolo” viene coinvolto in una storia ingarbugliata che comincia con una strana testimonianza riguardante il misterioso pestaggio di un medico che aveva trovato il sistema di ingannare lo stato civile, facendo mercato nero di bambini.
Quando il dottor Babb muore in seguito alle percosse, Perry Mason si trova nei guai, ricattato da un collega disonesto, con il suo cliente arrestato per omicidio e accusato di aver rubato un documento essenziale dalla scena del delitto.
Le diaboliche capacità di Perry Mason gli consentiranno di far assolvere il cliente, sgusciare dalla trappola tesagli dal procuratore distrettuale e infine scoprire il colpevole grazie all’indizio fornito da un gattino che cattura un pesce rosso.
La trama interessante, il ritmo e il colpo di scena finale contribuiscono a rendere “Perry Mason e il grido nella notte” un romanzo molto godibile che presenta tutti gli ingredienti necessari per un giallo giudiziario esemplare.
Erle Stanley Gardner
Erle Stanley Gardner: 1889-1970), statunitense, è tra i più celebri giallisti di tutti i tempi. Dopo aver esercitato l’avvocatura e pubblicato numerosissimi racconti, a partire dagli anni Trenta si è dedicato esclusivamente alla narrativa. Con il personaggio di Perry Mason, accompagnato da un ampio e duraturo successo anche grazie alle trasposizioni televisive, ha prodotto una lunga serie di romanzi che rappresentano la vetta ineguagliata del giallo giudiziario, padre del moderno legal thriller.
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