Piccole bugie




 PICCOLE BUGIE

di Jacqueline Winspear

Neri Pozza 2023

Olivia Crosio (Traduttore )

Narrativa gialla, pag.352

Sinossi. Londra, 1930. Maisie Dobbs, caschetto nero lucido e un velo di rossetto, è ormai una detective affermata. Accompagnata dal fedele assistente Billy Beale, risolve i suoi casi con grazia e intelligenza, battendo spesso sul tempo Scotland Yard e l’ispettore Stratton, cui la lega un rapporto misto di corteggiamento educato e conflittualità. Nei primi anni del nuovo decennio il mondo sfavilla di luci e divertimento, ma in Inghilterra le ferite della Grande Guerra non sono ancora del tutto rimarginate. Sono in molti a rivolgersi a sensitivi e spiritisti, nel disperato tentativo di scambiare ancora una parola con i cari perduti. È il caso della compianta moglie di Sir Cecil Lawton che, per via dell’intervento di una medium particolarmente priva di scrupoli, si era convinta che il figlio Ralph non fosse davvero deceduto in battaglia. È per questo che Sir Cecil ingaggia Maisie Dobbs: per avere conferma una volta per tutte che Ralph, disperso durante l’esplosione del suo areo in Francia, non è più tra i vivi. Il caso, potenzialmente lucroso, turba però Maisie, che intuisce dietro la richiesta di Sir Cecil un conflitto irrisolto e un dolore ambiguo, carico di reticenza e paura. Per quanto tormentata dal dubbio, la donna decide comunque di accettare, ma a una condizione: che Sir Cecil difenda Avril Jarvis, una tredicenne che, accusata di omicidio da Scotland Yard, ha bisogno di un «avvocato miracoloso»: proprio ciò che Sir Cecil, barrister di alto rango, è.


Piccole bugie

A cura di Marina Toniolo


 Recensione di Marina Toniolo

La splendida traduzione di Olivia Crosio regala un gioiellino di letteratura gialla con protagonista un’eroina sui generis.
Ambientata nel 1930 questa avventura di Maisie Dobbs fa rivivere la profonda crisi economica e sociale conseguente alla Prima Guerra Mondiale. Maisie è una donna forte che, reduce dall’essere stata un’infermiera in campo francese, si dedica anima e corpo al suo studio investigativo.

Grazie a particolarissimi insegnamenti del suo mentore Blanche e del santone Khan sviluppa un’acuta empatia e una raffinata capacità psicologica. Viene convocata dalla polizia per una bambina, Avril Jarvis, che sembrerebbe aver ucciso il suo protettore.

Nello stesso momento Sir Cecil, avvocato londinese di prestigio, la incarica di portare le prove che il figlio è morto in suolo francese durante la guerra. Non solo: anche la sua più cara amica Priscilla le chiede di indagare sulla sorte del fratello. Tutti questi casi sono disgiunti o potrebbero esserci delle coincidenze, dei punti in comune?

Una prosa delicata e scorrevole definisce questo giallo. Sicuramente è interessante il contorno della storia: con sapiente conoscenza la Winspear pone l’accento sugli sviluppi delle attività come medium e parapsicologi fioriti durante la guerra. A quei tempi, con le difficoltà di una pronta e veloce comunicazione, tantissime persone hanno chiesto aiuto ad individui privi di scrupoli per conoscere la sorte dei loro cari. Un fenomeno che qui viene ripreso evidenziando come, se escludiamo i guadagni illeciti, portasse anche sollievo alle persone disperate, forse una piccola bugia per sollevare l’animo. Quali altre piccole bugie sarà capace di raccontare Maisie cercando di non perdere la propria integrità morale? 

La caratteristica che più mi ha colpita della protagonista è che sorride, sempre. Un biglietto da visita per presentarsi al mondo, ma che nasconde il tumulto interiore che la agita. Tornare nei luoghi dove ha visto sofferenza e morte la rende fragile ma, nonostante questo, non perde mai la grinta. Dotata di intuito capisce al volo l’umore dell’interlocutore, quasi come un moderno profiler.

Tutti i personaggi sono ben delineati e dotati di spessore e di introspezione psicologica; i dialoghi sono centrati con la narrazione.
Lo sfondo descritto, anni Trenta del secolo scorso, è coerente: l’ascesa di uno sconosciuto austriaco al potere, il dirigibile che sorvola la Manica, la ricostruzione dopo la catastrofe del conflitto. Ho anche reincontrato una mia vecchia conoscenza: Harry Price, famoso per le indagini condotte nella canonica di Borley.

La serie con Maisie Dobbs è sicuramente da tenere in considerazione: nel panorama pressoché infinito di gialli porta una ventata retrò intelligente e misurata.

Consigliato?

Assolutamente sì, si rimane incantati da questa donna così fragile eppure così salda e assertiva.

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Jacqueline Winspear 


è nata nel Kent. Dopo aver studiato e lavorato a Londra, si è trasferita negli Stati Uniti. Con la serie che ha per protagonista l’investigatrice Maisie Dobbs ha ricevuto numerosi premi, tra cui l’Edgar Award per il miglior romanzo e l’Agatha Award per il miglior romanzo d’esordio. Il suo romanzo ‘The Care and Management of Lies’ è stato finalista al Dayton Literary Peace Prize nel 2015.

A cura di Marina Toniolo

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