Porto di mare
di Fabrizio Vangelista
Morellini Editore 2023
Narrativa, pag.192
Sinossi. Milano, settembre 2018. L’eroina torna in città come non accadeva da decenni e invade le principali piazze di spaccio. Marta, una quarantenne disoccupata che vive alle case Aler del quartiere Corvetto, trova il cinquantenne Luciano morto di overdose, la sera in cui avrebbe dovuto dichiaragli il suo amore. La donna, testarda e coraggiosa, non crede all’evidenza dei fatti, indaga sulla morte dell’amico e ne scopre una vita nascosta. Le tracce la portano al vicino “boschetto” di Rogoredo, sacca di disperati fuori controllo dove lo spaccio è gestito da alcuni pericolosi malviventi del suo quartiere. È lì che incontra Greta, ragazza perduta dalla storia difficile, che l’aiuterà a trovare la verità. Tra le due donne nascerà un’intesa che profuma di speranza.
Recensione di Valentina Cavo
Porto di mare è una delle fermate della metro di Milano abbastanza trafficata che fa parte del quartiere Corvetto. Ed è proprio in questo luogo, dal nome così particolare per una città in mezzo alla pianura padana, che prende il via tutta la vicenda. Greta, la ragazza con gli occhi bellissimi, si incontrava qui con Luciano quando avevano un appuntamento, e da qui Marta inizia a fare chiarezza su quanto accaduto a Luciano.
Una storia che si basa sul traffico e l’uso di droga, ragazzini che si sentono importanti perché fanno parte di un giro di spaccio della banda del “Barbaro”, ragazzi persi che vivono come possono dentro ad un boschetto vicino a Rogoredo e che pensano solamente alla prossima dose e a come procurarsela. Il libro ricorda alcuni aspetti di Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino ma in salsa Milanese e ambientato ai giorni nostri.
I personaggi che si incontrano nel romanzo non sono molti ma si possono vedere da diverse angolazioni a seconda di chi sia in quel momento il narratore della storia. Benché quasi tutti abitino nello stesso quartiere o, addirittura, palazzo è come se non si conoscessero fra di loro, un pò come succede nella nostra società nelle grandi città in cui spesso non si sa che volto abbia il vicino di casa. Questo permette però di vedere le dinamiche e gli aspetti caratteriali da diversi punti di vista e rende il libro molto più umano pur parlando di argomenti molto complessi e quasi disumani.
La prosa di Fabrizio Vangelista è immersiva e fa arrivare chiare tutte le emozioni che si provano leggendo il libro quasi come fossero scritte di getto esattamente come verrebbero dette dai personaggi nella vita di tutti i giorni.
Porto di mare è indubbiamente un libro dalle forti tematiche, molto attuale, che ci rende partecipi di alcuni strati della società odierna, specie in metropoli come quella di Milano. Un libro che va contro all’indifferenza verso gli altri ma al contempo abbraccia questo modo di essere.
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Fabrizio Vangelista
Fabrizio Vangelista, giornalista milanese. Torna a raccontare la periferia, le storie degli ultimi e di chi sta ai margini tra i caseggiati popolari di una città patinata e distratta. Ha pubblicato La festa del giorno dopo (Morellini Editore 2020), vincitore del Premio Opera Prima Città di Paullo e terzo classificato al Premio Letterario Massarosa 2021.