Recensione di Katia Fortunato
Autore: Jeffery Deaver
Traduzione: Rosa Prencipe
Editore: Solferino
Genere: Thriller
Pagine: 119
Anno di Pubblicazione: 2019
Sinossi. Come per il principio di Locard, secondo cui in ogni crimine si verifica un trasferimento di prove, per Lincoln Rhyme e Amelia Sachs sembra valere la legge per cui ovunque si trovino li aspetta un enigma che mette alla prova il loro talento da detective. La coppia ha scelto Bellagio, sul lago di Como, per sposarsi, insieme a un gruppo scelto di amici, ma la luna di miele si trasforma immediatamente in una investigazione privata con un finale sorprendente. Allo stesso modo in Florida, dove Rhyme ha appena finito un ciclo di lezioni di tecniche forensi, i due vengono coinvolti nel caso di un aereo inabissato nell’Oceano Atlantico per cause tutte da chiarire. Incidente tecnico o attentato? E cosa può inventarsi un criminologo se le eventuali prove giacciono, irraggiungibili, nella Fossa di Porto Rico, a otto chilometri di profondità? E una tempesta di quelle che si vedono solo in Florida ha spazzato via dalla pista di decollo ogni traccia? Due gioielli perfetti dalla penna di un maestro del thriller, questi racconti trascinano il lettore in un entusiasmante giro sulle montagne russe, tra colpi di scena e geniali svolte narrative. Nella misura breve Jeffery Deaver porta al virtuosismo la sua abilità di costruzione di trame e personaggi, con cui ha conquistato il cuore di milioni di lettori.
Recensione
A quanto pare Deaver c’ha preso gusto con l’Italia.
Dopo aver ambientato Il valzer dell’impiccato a Napoli, ecco che ritroviamo Rhyme e Sachs a Bellagio (nel primo dei due racconti di questo libro), che si sposano.
Ma possono, quei due, stare tranquilli al loro matrimonio?
Ma anche no!
Così mentre gli invitati se ne vanno a sciare, loro due passano la luna di miele a risolvere “problemi” come fossero investigatori privati.
Nel secondo racconto li ritroviamo di nuovo in America e di nuovo a dare prova di acume e intelligenza.
Non sono una grande fan dei racconti, ma devo dire che questi li ho letti con piacere.
Un’ora dedicata a un po’ di buona lettura non fa mai male, soprattutto se chi ti intrattiene e uno dell’olimpo del thriller.
Jeffery Deaver
Jeffery Deaver. Ex giornalista ed ex avvocato, nel 1990 ha abbandonato la carriera legale per dedicarsi alla scrittura a tempo pieno.Scrittore di romanzi thriller, ha vinto per tre volte l’Ellery Queen Readers Award for Best Short Story of the Year; ha vinto, inoltre, il British Thumping Good Read Award ed è stato più volte finalista all’Edgar Award. Il suo primo romanzo, un horror intitolato Voodoo è del 1988. I tre romanzi successivi, ambientati a New York, affrontano la struttura delle detective stories. Con i protagonisti dei suoi romanzi, Deaver crea dei perfetti thriller contemporanei, in cui la narrazione si svolge secondo il ritmo e la tensione tipici del linguaggio cinematografico. Ha conosciuto il successo internazionale con Il collezionista di ossa, la prima indagine di Lincoln Rhyme e Amelia Sachs, da cui è stato tratto l’omonimo film. Tra gli altri titoli (tutti editi dal gruppo RCS) ricordiamo: Lo scheletro che balla, La sedia vuota, La scimmia di pietra, L’uomo scomparso, La dodicesima carta, La luna fredda, La finestra rotta, Il filo che brucia, Nero a Manhattan, I corpi lasciati indietro, Requiem per una pornostar, La figlia sbagliata, Carta bianca, La consulente, La bambola che dorme, Fiume di sangue, L’ultimo copione di John Pelham. Più recentemente sono stati pubblicati: La stanza della morte, L’ombra del collezionista, Sarò la tua ombra, L’uomo del sole, October list, Solitude Creek, Hard News. Nel 2018, sempre per Rizzoli, ha pubblicato Il taglio di Dio, la nuova indagine di Lincoln Rhyme. Del 2019 è Promesse (Solferino).
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