Quando ogni speranza è perduta
Recensione di Katia Fortunato
Autore: Alexander Hartung
Traduzione: Claudia Acher Marinelli
Editore: Amazon Crossing
Genere: Thriller
Pagine: 271
Anno di Pubblicazione: 2021
Sinossi. Isak Neumann, manager di un’importante casa farmaceutica, è precipitato dal suo attico in circostanze poco chiare. Arrivato in piena notte sulla scena, il commissario Tommen riscontra la presenza di un intruso grazie alle telecamere di sorveglianza: si tratta di Bernard Durand, che ha scontato due anni di carcere per lesioni colpose ai danni del padrone di casa. Il suo avviso di ricerca è stato diramato da poche ore quando Durand si presenta in centrale e si costituisce. L’uomo, però, nega con forza di essere l’assassino e i numerosi indizi che emergono via via dalle indagini sembrano convergere su un misterioso progetto chiamato perv9. Appena Jan inizierà a far luce sugli oscuri retroscena del progetto, sarà lui stesso a finire sotto tiro. E come se non bastasse, Chandu riceve la drammatica richiesta d’aiuto di una vecchia conoscenza della squadra, che non dava sue notizie da un po’.
Recensione
Ho letto Hartung, per la prima volta, due settimane fa e penso sia inutile dire che il tempo intercorso tra la lettura dei suoi due precedenti libri e la pubblicazione e lettura di “Quando ogni speranza è perduta” è stata una lunghissima attesa.
Innanzitutto vi consiglio vivamente di leggere i suoi due precedenti così che possiate conoscere tutti i personaggi e i loro retroscena e poi di abbandonarvi a questa nuova avventura.
Jan avrà a che fare con gente senza scrupoli, case farmaceutiche che non hanno la più pallida idea di cosa sia l’etica, tentati omicidi e giustizia fai da te. Anche qui sarà coadiuvato da Max, Chandu e Zoe, i tre amici/matti/collaboratori che tanto ho amato nei precedenti libri (Zoe è decisamente la mia favorita).
Non amo particolarmente i libri, film, serie televisive, ambientate in Germania, ma Hartung mi ha conquistata. Ha saputo caratterizzare i suoi personaggi in maniera egregia; sono irriverenti, irruenti, leali e con quel sano pizzico di follia che non guasta mai.
Storie costruite a regola d’arte, con il giusto mix di adrenalina, intrigo e mistero.
Solo un appunto, qualche pagina in più non guasterebbe. Hartung è bravo (mi ricorda tanto il Lehane della serie di Pat e Angie), e leggerlo è un piacere ed è un peccato non prolungarlo.
Alexander Hartung
Alexander Hartung è nato a Mannheim, in Germania, nel 1970. Ha iniziato a scrivere durante gli studi universitari, scoprendo la propria passione per i polizieschi. Con i volumi della serie che ha per protagonista Jan Tommen, inaugurata con Un debito è per sempre e Il killer delle tombe, è arrivato in vetta alla classifica dei bestseller di Amazon.