Quantum girl




 QUANTUM GIRL


Autore: Erin Kate Ryan

Editore: Neri Pozza

Traduzione: Irena Trevisan

Genere: Narrativa gialla

Pagine: 304

Anno di pubblicazione: 2022

Sinossi. Mary Garrett ha un dono per trovare le ragazze scomparse, un tipo speciale di chiaroveggenza che lei chiama «la vista». Attirata da un manifesto e dalla promessa di una ricompensa, arriva in una piccola città del Sud dove non una, ma tre ragazze sono scomparse, due delle quali sono nere. Mary è lei stessa una «ragazza scomparsa». In un’altra vita, era una studentessa del Bennington College di nome Paula Jean Welden, svanita una notte del 1946. Il caso catturò l’immaginario collettivo della nazione, scatenando titoli in prima pagina, decine di avvistamenti dubbi e un’ondata di speculazioni: chi era davvero Paula Jean e che fine aveva fatto? Mentre la ricerca di Mary per rintracciare le ragazze scomparse si intensifica, dal passato emergono scorci delle altre possibili vite di Paula Jean: è una showgirl del circo in clandestinità, una falsaria letteraria sul punto di essere catturata, un’informatrice dell’era McCarthy innamorata di una donna che incontra in una cella comunista…


QUANTUM GIRL

A cura di Marina Toniolo


 Recensione di Marina Toniolo

Teoria della ragazza quantica: quando scompare, una ragazza diventa tutto quello che tutti pensano possa essere; le nostre teorie creano il suo destino. E’ una fuggitiva, è una pazza, è ossa avvolte in un panno rosso ai piedi di un sempreverde. E’ una doppia, tripla, quadrupla esposizione di qualsiasi vita si possa immaginare”.

Immaginiamo di entrare nella casa degli specchi, al parco divertimenti. Ovunque ci giriamo osserviamo versioni diverse di noi stessi: più alti, più grassi, più magri…esistono molteplici “noi” a seconda di dove volgiamo lo sguardo. E poi arriviamo di fronte ad uno specchio rotto dove il riflesso ci rimanda nello stesso momento centinaia di noi. Ecco, possiamo immaginare così i molteplici futuri che accadono quando una ragazza sui vent’anni scompare. 

Siamo in America, anni Sessanta. Mary Garret ha il dono o altrimenti detto, a seconda di come la si veda, la maledizione della Vista. E’ capace di avere visioni su persone scomparse e mette al servizio delle famiglie questa sua particolarità. Più di trenta ragazze sono state viste da Mary, ma solo tre sono risultate vive.

Non è un’esperienza piacevole, Mary vive ogni volta sulla sua pelle il dolore e la paura di queste donne, soprattutto quando sono vittime. Lei stessa è stata una ragazza scomparsa alla fine degli anni Quaranta. Semplicemente, è sparita dal college che frequentava e non è mai stata ritrovata o non ha mai voluto farsi ritrovare. Vive la sua esistenza ai margini, cercando di essere sempre rispettabile anche quando le porte le si chiudono in faccia e la gente la considera minacciosa per il dono che possiede. Molte volte vorrebbe semplicemente andarsene dalla città in cui si trova e vivere una vita noiosa. Ma i retroscena della sua fuga precedente tornano prepotenti in superficie e Mary deve trovare il modo di conviverci.

Aveva sempre provato risentimento per la grazia concessa ai genitori delle ragazze scomparse, come se quelle sparizioni, a un tratto, rendessero le rispettive famiglie del tutto irreprensibili. Tantissime di quelle famiglie erano state come la sua: posti nei quali nessuno sognerebbe mai di tornare”:

Ah, l’America conformista. L’America che ha vinto la Seconda Guerra e che vive ora il boom economico. Pubblicità senza fine di elettrodomestici per casalinghe che non vedono l’ora di provare la nuova lavatrice e di preparare i vestiti al marito che lavora. Donne sorridenti che illustrano la perfetta vita tra quattro mura, senza aspirazioni e con i sogni chiusi a chiave nel profondo dei cassetti.

Cosa desideravano quelle stesse donne da ragazze? Quando una ragazza smette di essere tale? Quando l’innocenza e i sogni di un futuro si frantumano sullo scoglio dei doveri?

Ricordiamoci anche che le donne, frustrate secondo l’ottica maschile dell’epoca, erano sottoposte a volte a Procedure di Straordinario Successo. Leggiamoci pure lobotomia. Di quale tremendo misfatto si erano macchiate quelle ragazze? Volevano lavorare? Andarsene dal luogo dove erano cresciute? Volevano avere un figlio senza essere sposate? Volevano amare un’altra donna?

Erin Kate Ryan mi conduce in una matrioska senza fine di immagini e sensazioni. Ricordo vari film che ho visto: ‘Revolutionary Road’ con April e Frank che si concedono in ogni momento un goccio di whiskey, ‘Ragazze interrotte’ e ‘The changeling’, tutti specchio di una società che non voleva lasciare spazio alla donna. Ma la figura di Mary Garret, alias Paul Jean Walden è ancora più complessa, drammatica.
Vive nel costante rimorso di quello che capita a Wise e la sua mente crea vite alternative che possano compensare il vuoto della perdita e offrire così una fuga dalla vita quotidiana. Che per lei deve essere durissima. Allora arrivano diverse versioni di se stessa in un caleidoscopio di opportunità. Purtroppo c’è solo dramma in ogni Paul Jean che incontriamo come se la coercizione a ripetere avesse come unico scopo quello di far prendere coscienza del passaggio di prospettiva che la protagonista deve compiere per liberarsi una volta per tutte.

Romanzo intenso e disturbante, profondamente attuale sulla condizione femminile che tutt’oggi viviamo. Quante volte ancora le ragazze perdono il futuro sognato e costruito? 

Perfetto nella costruzione e nella traduzione.

Il bosco è ragazze, gli alberi sono ragazze, le montagne sono ragazze, che si inarcano, che proteggono. Non rintanate, ma svettanti. Un’idea condivisa, un collettivo gesto di grazia”. 

Perché la donna non è una bambola di carta di giornale che brucia ma colei che da’ la vita.

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Erin Kate Ryan


è una scrittrice americana. Dopo aver conseguito un MFA in fiction presso i Bennington Writing Seminars, i suoi racconti sono stati pubblicati in diverse prestigiose riviste letterarie, tra cui Glimmer Train, Conjunctions e The Normal School. Negli ultimi dieci anni ha lavorato come grant writer e consulente di comunicazione per organizzazioni di giustizia sociale. Nel 2022 esce per Neri Pozza ‘Quantum Girl’.

A cura di Marina Toniolo

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