Recensione di Loredana Cescutti
Autore: Alessia Gazzola
Editore: Garzanti
Genere: Narrativa
Pagine: 343 p., R
Anno di pubblicazione: 2019
Sinossi. Mi chiamo Costanza Macallè e sull’aereo che mi sta portando da Messina a Verona, dove lavorerò all’Istituto di Paleopatologia, non viaggio da sola. Con me c’è l’essere cui tengo di più al mondo, sedici chili di delizia e tormento che rispondono al nome di Flora. Mia figlia è tutto il mio mondo, anche perché siamo soltanto io e lei… Lo so, lo so, ma è una storia complicata. Comunque, ce la posso fare: in fondo, devo resistere soltanto un anno, in attesa di trovare il lavoro dei sogni in Inghilterra. Ma, come sempre, la vita ha altri programmi per me. Così, mentre cerco di ambientarmi in questo nebbioso e gelido inverno veronese, devo anche rassegnarmi al fatto che ci sono delle scelte che ho rimandato per troppo tempo. Ed è giunto il momento di farle. In fondo, che ci vuole? È questione di coraggio, è questione di intraprendenza… E, me lo dico sempre, è questione di Costanza.
Recensione. Fan orfani di Alice e CC eccomi qui con voi, in prima linea, con quel senso di nostalgia che ti lasciano le storie belle, quelle che fanno sognare e che ricordi sempre con piacere.
Quelle storie che spesso avresti voglia di rileggere, ma che data la mole di libri sempre nuovi da scoprire ti accorgi di non avere tempo e allora che fai?
Beh, semplice, io per esempio vado a riguardarmi i passaggi più belli che ho evidenziato e così, mi immergo, anche se per poco, in quel mondo, in quelle storie.
È pur vero però, che è necessario e vitale anche aprire i nostri orizzonti senza fossilizzarci solo sulle vecchie letture, per cui è bene conservare accanto a noi le amicizie già consolidate, ma bisogna anche aprirsi alle novità.
Ero veramente molto curiosa di leggere questo libro che vede la nascita di un nuovo personaggio, Costanza Maccalè, siciliana di nascita ma veneta d’adozione, almeno per un anno e poi chissà!
L’ho trovato un romanzo completamente diverso da quello che mi sarei aspettata, ma da leggere assolutamente e tutto d’un fiato. È stato molto semplice entrare nel mondo di Costanza e Flora, perché diciamocelo, anche la piccola “orchetta” fa parte della storia e ha un ruolo tutt’altro che secondario.
La dottoressa Maccalè, come vorrebbe sentirsi chiamare in un ospedale londinese magari, è molto disponibile e anzi, ha bisogno di sentirsi attorniata da gente che le vuole bene e nonostante sia una mamma fiera, sente comunque il bisogno di realizzare i suoi sogni. Necessita di trovare un Suo posto nella società e vuole essere riconosciuta professionalmente.
Ma l’istituto in cui ha preso servizio a Verona, almeno apparentemente, non riesce a infiammarla, a farle sentire quel brivido della scoperta, l’eccitazione di nuove tracce individuate. Semplicemente non è il lavoro che lei sognava. Scoprire malattie nuove, salvare delle vite, questo è ciò che si immagina in un futuro prossimo.
“Flora non è mai stata e mai sarà un freno a vivere la mia vita. Lei è al centro, ma se non faccio le mie scelte assocerò a lei il sentimento del rimpianto. E non voglio. Sceglierò sempre il bene per entrambe. Ma non mi priverò di niente.”
Il tema centrale di questo nuovo filone è sicuramente quello incentrato sulla difficoltà di essere una donna con una solida laurea in medicina con una specializzazione in anatomia patologica in mano e una madre single, che nulla chiede di più se non quello di potersi ritagliare uno spazio tutto suo nella professione come coronamento di tanto studio e altrettanta fatica. Invece al momento, l’unica possibilità è un anno a Verona all’istituto di paleopatologia. Ma lei di storia, per sua stessa ammissione, non ne sa nulla e non l’ha mai studiata con particolare interesse.
Come spesso accade però, basta veramente poco per dare una virata totale alla propria vita, alle scelte di ognuno di noi, alle nostre priorità. Questo perché spesso sono le circostanze in cui ci imbattiamo a costringerci a decidere in un certo modo anche nei momenti in cui ci ritroviamo spaesati, confusi e privi di capacità nello scindere ciò che è giusto e ciò che non lo è.
Proprio davanti ad un cambiamento così drastico come un trasloco dalla Sicilia al Veneto, Costanza potrebbe finire per capire che quello che sognava forse non è ciò che potrebbe rivelarsi meglio per lei, chi lo sa!
Tre anni prima, la nascita di Flora in qualche modo aveva fatto sì che la sua vita si “congelasse”, ma non in senso negativo. Semplicemente questa giovane donna ha iniziato a vedere la vita in modo diverso, a riconoscere le priorità e a cercare di fare sempre il bene di tutte e due.
“Mamma sei felice?”
“Quando sono con te sono sempre felice” le rispondo, con un bacio sulla guancia. E la mia coscienza è serena: non è una bugia.
Sono stata letteralmente rapita da Costanza, di nome e di fatto. Una vita in qualche modo segnata troppo presto, un lungo periodo confuso e sofferente e poi una gravidanza a sorpresa, che ha decretato una brusca sterzata nel suo futuro. Un cambio di rotta che prorompente stravolge, travolge, riempie il cuore, aiuta lo spirito e la porta a riconoscere delle priorità diverse. Una luce nuova, una vita ancora migliore, o quasi e un’unica certezza. Costanza e Flora assieme per sempre.
C’è però qualcosa che è giunto il momento di affrontare, che ogni giorno sta diventando un problema più serio e più importante di qualsiasi altra cosa e che ormai, non è più rimandabile. Quattro anni fa Costanza ha preso una decisione che le ha cambiato la vita in modo totale ma ora, dovrà decidersi ad affrontare un ulteriore passo, che ancora nemmeno lei ha ben presente dove la porterà.
Una scrittura scorrevole, allegra, simpatica e delicata, ma anche molto profonda che ha portato in superfice l’anima dolce e sensibile di Costanza, una ragazza che affascina non tanto per lo stile, ma per le parole, per la schiettezza e soprattutto per la dolcezza, che davanti alla sua bambina non manca mai.
Il finale, in realtà, NON è un finale anzi, si presenterà ai vostri occhi come una tela dove le uniche tracce, saranno gli abbozzi a matita di un progetto molto più grande e complesso ma dove, ancora nulla ha iniziato a prendere colore, dove ancora nulla si presenterà in modo definito, dove prima di completare l’opera sarà ancora una volta questione di Costanza.
“Nessuno può mettere Baby in un angolo.”
A presto Costanza!
Alessia Gazzola
Alessia Gazzola: (Messina, 1982) è laureata in Medicina e Chirurgia ed è specialista in Medicina Legale. Ha esordito nella narrativa con L’allieva nel 2011, cui sono seguiti Un segreto non è per sempre (2012), Sindrome da cuore in sospeso (2012), Le ossa della principessa (2014), Una lunga estate crudele (2015), Non è la fine del mondo (2016), Un po’ di follia in primavera (2016), Arabesque (2017) e Il ladro gentiluomo (2018), vincitore del Premio Selezione Bancarella 2019. Dai romanzi della serie L’allieva, tradotti in numerose lingue, è tratta la serie tv di successo in onda su RaiUno. La scorsa primavera ha pubblicato Lena è la tempesta, edito da Garzanti.
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