RACCONTI DAL BUIO
Autori: Ernst Theodor Amadeus Hoffmann
Editore: Rizzoli (BUR)
Pagine: 912
Genere: Racconti gotici
Anno di pubblicazione: 2022
Sinossi. Occhi che vedono il vero o il falso, personaggi che appaiono e scompaiono, donne che non sono ciò che sembrano, incubi che diventano realtà e realtà che sono già incubi: sono questi, amalgamati dal demone della follia, gli ingredienti del mondo gotico dei Racconti di Hoffmann. A cavallo tra gioco letterario e indagine sull’essere umano, ogni maleficio che il maestro dell’angoscia mette sulla pagina ci parla di noi, perché gli abissi abitati da creature mostruose e spettri non sono altro che il mondo degli esseri umani: chi sono, dunque, i buoni e chi i cattivi? Hoffmann, come solo un genio innovatore del genere potrebbe fare, non risponde e ci abbandona al mistero del male. Questa raccolta lo celebra riunendo i più importanti capolavori della sua produzione fantastica e demoniaca – dall’Uomo della sabbia al Consigliere Krespel, dalle Avventure della notte di San Silvestro a Vampirismo – e ci guida alla scoperta di protagonisti indimenticabili, destinati a popolare i nostri incubi, e di atmosfere che da due secoli colonizzano il nostro immaginario. In appendice, il saggio che Sigmund Freud ha dedicato al Perturbante, il sentimento dell’Unheimliche definito a partire dall’Uomo della sabbia di Hoffmann.
Recensione di Francesca Mogavero
È nel sonnambulo che notte dopo notte ripete i gesti di un delitto, è in un corpo di carne e sangue o di cera e d’ingranaggi, è nella quiete familiare che all’improvviso rivela il suo volto più segreto: in queste e infinite altre pieghe dell’inconscio e dell’esperienza si cela il perturbante, una sensazione a metà tra la confusione e l’estraneità, tra la paura, l’angoscia e lo smarrimento.
Ed E.T.A. Hoffmann è un maestro nel ritrarre il perturbante nelle sue mille sfumature, nell’insinuarlo nei suoi personaggi – perseguitati da incubi infantili, da ciò che era stato rimosso e che si riaffaccia con violenza, come un ospite inquietante e sgradito – e nell’infonderlo in noi lettori – che fino all’ultima riga, e spesso anche dopo, ci chiediamo cosa sia reale o cosa appartenga alla fantasia e alla nevrosi, cosa sia organico e cosa straordinario, forse inspiegabile.
Così sperimentiamo qualcosa che va oltre l’immedesimazione, perché alla radice restiamo noi stessi (ma è davvero possibile?), immersi nel nostro tempo, nelle consuetudini e nei ritmi di oggi, ma veniamo invasi da un senso atavico che permane da sempre eppure resta sfuggente, mai del tutto definibile… e dunque ancora più inquietante, alieno, addirittura diabolico.
Racconti dal buio raccoglie sedici storie, ora squisitamente gotiche ora di costume, ispirate a fatti reali e curiosi o tratte con sapienza speleologica dall’immaginario dell’autore, che a sua volta attinge a un patrimonio comune e remoto che ci rende umani. In comune, la capacità di provocare un brivido alla nuca, che scende giù lungo la spina dorsale con dita scheletriche, e l’insonnia – sia mai che venga a farci visita l’Uomo della sabbia, già lo sentiamo salire le scale, un gradino dopo l’altro – e soprattutto la gioia sfrenata del narrare, dell’incastrare una vicenda, una voce dentro l’altra, precipitandoci in un vortice di parole, di leggende, di membra, occhi e lineamenti che si mescolano, ci toccano, ci inghiottono per il tempo nella lettura e poi ci restituiscono alla luce… ma più attenti alle ombre che ci si allungano alle spalle e che si espandono e si agitano dentro di noi.
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Ernst Theodor Amadeus Hoffmann
(Königsberg 1776 – Berlino 1822) fu uno dei più importanti esponenti del romanticismo tedesco, la cui produzione ha ispirato autori come Edgar Allan Poe, Sigmund Freud, e Fëdor Dostoevskij. In BUR è disponibile l’edizione illustrata dello Schiaccianoci.
A cura di Francesca Mogavero