Recensione di Paola Iannelli
Autore: Mario Vichi
Editore: Ugo Guanda Editore
Genere: Racconto poliziesco
Pagine: 289
Anno di pubblicazione: 2021
Sinossi. Firenze, marzo 1970. Al commissario Bordelli manca poco più di una settimana alla pensione, e ancora non riesce a immaginare come si sentirà. Si augura che in questi giorni non avvengano altri omicidi: non vuole rischiare di lasciarsi alle spalle un mistero non risolto, ma il destino gli ha riservato una spiacevole sorpresa, e si trova ad affrontare il suo caso forse più difficile. Lungo il greto di un fiumiciattolo del Chianti, in località Passo dei Pecorai, proprio a pochi chilometri da casa sua, viene scoperto il cadavere di una ragazza. Nessuna denuncia di scomparsa, nessun documento d’identità, nessun testimone, nulla di nulla. Si avvicina il due di aprile, il suo sessantesimo compleanno, dunque il suo ultimo giorno di lavoro, e il commissario comincia a temere che quel delitto, dietro il quale sembra nascondersi qualcosa di disgustoso, resti impunito. Il tempo passa, e non emerge niente che aiuti l’indagine. Bordelli è sempre più amareggiato, non può sopportare che i colpevoli restino in libertà, e nonostante tutto giura a se stesso di trovarli…
Recensione
Una morte violenta accende la scintilla di una nuova indagine per il commissario Bordelli, l’identità della giovane vittima è sconosciuta: sono questi gli ingredienti base per l’investigatore, che di lì a poco celebrerà il proprio sessantesimo compleanno unito al congedo lavorativo.
Il senso di profonda giustizia e la consapevolezza dell’inesorabile trascorrere del tempo, determinano le fasi di questo racconto poliziesco, che racchiude al suo interno tutti i meccanismi del giallo, dove si mescolano vari registri narrativi.
Il commissario Bordelli è un uomo sensibile, nella sua personalità si coglie un tratto malinconico, nel quale ricorda con infinita nostalgia i personaggi a lui familiari.
Episodi legati alla vita vissuta durante la fine della seconda guerra mondiale, dipingono lo scenario in cui il commissario raccoglie frammenti di memoria.
Le voci del passato riempiono le pagine in cui lui bambino rivive luoghi, odori, sapori che riflettono le ombre che puntuali riappaiono all’orizzonte, quando il profondo senso di solitudine invade la sua casa. La violenza cieca dei soldati nazisti, la ferocia fine a se stessa, l’inutile perpetuarsi degli atti violenti, costringe l’animo del commissario a sogni, in cui il disagio psicofisico avanza con precisa cadenza.
Nella vita di Bordelli splende la figura di una compagna, Eleonora, un’ex prostituta, donna effervescente e dalla sagace battuta, con lei condivide infuocate serate, dove la comunione tra il cibo e il corpo sono elementi essenziali.
Dall’esame autoptico Bordelli scopre che la ragazza poteva essere salvata, la rivelazione alimenta l’obiettivo finale: scoprire la verità. I giorni a disposizione sono pochi, il commissario è obbligato a lasciare il suo incarico, ma il destino gli riserva delle sorprese, che confluiscono nella diversa disposizione dei fatti.
La solarità della gioventù può essere minata dalle false illusioni, che serpeggiano nei cunicoli del male. Il vizio, la noia, la scarsa stima verso sé stessi riduce le anime fragili in entità minuscole, facili prede da caccia. Carmela Tataranni, così identificata dal gruppo investigativo, era stata vittima di un mondo perverso, dove le donne sono considerate arnesi, adatte al feroce gioco che raggiunge il fine del proprio piacere personale. Ma chi è colpevole della sua morte non ha fatto i conti con un fenomeno emotivo definito come pentimento.
Soldi, la perdita dell’innocenza, la solitudine sentimentale, il vagito dei ricordi e un sano intuito investigativo compongono la miscela che forma l’essenza di questo romanzo. L’ambientazione nella goliardica e misteriosa terra dei Chianti colora le ombre del mistero, dove sprazzi metropolitani, casolari di campagna e fiumi di bontà culinarie ne ornano i contorni.
A cura di Paola Iannelli
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Marco Vichi
Mario Vichi Nato a Firenze, oggi vive nel Chianti. È autore di racconti, testi teatrali e romanzi, tra cui quelli della fortunata serie del commissario Bordelli. Vichi ha scritto anche sceneggiature per la radio (si ricordi Le Cento Lire, trasmissione di Rai Radio Tre dedicata all’arte in carcere). Ha tenuto laboratori di scrittura creativa in varie città e all’Università di Firenze. I suoi romanzi sono stati tradotti in varie lingue; tra questi ricordiamo Il commissario Bordelli (Guanda, 2002), Una brutta faccenda. Un’indagine del commissario Bordelli (Guanda, 2003), Il nuovo venuto. Un’indagine del commissario Bordelli (Guanda, 2004), Il brigante (Guanda, 2006), Nero di luna (Guanda, 2007), Per nessun motivo (Rizzoli, 2008), L’inquilino (Guanda, 2009) Morte a Firenze. Un’indagine del commissario Bordelli (Guanda, 2009), Un tipo tranquillo (Guanda, 2010), La forza del destino (Guanda, 2011), La vendetta (Guanda, 2012), Il contratto (Guanda, 2012), Racconti neri (Guanda, 2013), Fantasmi del passato. Un’indagine del commissario Bordelli (Guanda, 2014); Il bosco delle streghe (Guanda 2017); Nel più bel sogno (Guanda 2017); L’anno dei misteri. Un’indagine del commissario Bordelli (Guanda 2019); Un caso maledetto. Un’avventura del commissario Bordelli (Guanda 2020); Ragazze smarrite. Un’avventura del commissario Bordelli (Guanda 2021).
Nel 2009 vince il Premio Scerbanenco con il romanzo Morte a Firenze.
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