L’ombra del fuoco




Recensione di Mara Cioffi


Autore: Hervé Le Corre

Traduzione: Alberto Bracci Testasecca

Editore: E/O

Genere: Noir, Storico, Thriller

Pagine: 491

Anno di pubblicazione: 2021

Sinossi. Parigi, primavera 1871. La città, cinta dassedio dai prussiani, ha subìto un inverno rigidissimo, la popolazione ha sofferto il freddo, la fame e le cannonate degli assedianti. Il governo francese accetta una pace umiliante. Ma il popolo di Parigi non ci sta, insorge e affida il governo della città alla Comune, struttura politica di matrice anarchico-socialista a gestione popolare diretta. Allora il governo francese organizza la riconquista della città per strapparla ai comunardi. La guerra fratricida si conclude con quella che è passata alla storia come la settimana di sangue, dal 21 al 28 maggio, in cui nonostante le barricate e la strenua resistenza dei parigini lesercito francese entra in città con lartiglieria pesante e un numero di uomini venti volte superiore, e in pochi giorni trucida oltre ventimila persone compromesse a vario titolo con la Comune. Ed è proprio sullo sfondo della tragica settimana di sangueche si svolgono le vicende del presente romanzo, un intreccio di storie individuali che va dallamore irto di ostacoli di Caroline e Nicolas allinchiesta di Antoine Roques, ex rilegatore eletto delegato alla sicurezzada unassemblea popolare, agli intrighi del perverso criminale Pujols, rapitore di fanciulle, alla misteriosa presenza del cocchiere Clovis, talmente irsuto che non se ne distinguono i lineamenti. Il tutto sotto una devastante pioggia di ferro e fuoco che, insieme a buona parte di Parigi, distruggerà il sogno utopico di una società egualitaria.

Recensione

Non è semplice scrivere la recensione di un romanzo così complesso, un intreccio tra storia e noir perfettamente fusi e che catturano il lettore senza dargli tregua.

Sono i giorni finali di una Rivoluzione intrisa di sangue e di lotte tra i Comunardi, orgogliosi, ma barricati e sotto assedio dallesercito prussiano vincitore, agli albori della Terza Repubblica e lesercito francese regolare, sconfitto, ma non di certo arresosi.

In una Parigi trasformata, dai palazzi distrutti, le barricate che sorgono come funghi, i Comunardi che cercano di salvare ciò che ne è rimasto, si svolgono le vicende dei due amabili protagonisti (anche se in realtà il filone narrativo segue quattro storie diverse): Nicolas Bellec della Guardia Nazionale e lindomita fidanzata infermiera Caroline, rapita da un malvagio criminale.

Siamo abituati a leggere dello strazio e della sofferenza allinterno dei lager nazisti, ma dimentichiamo le atrocità che si sono svolte durante le numerose altre guerre e Rivoluzioni in Europa del secolo precedente.

Hervé Le Corre riesce a rievocare quel periodo buio senza fronzoli e senza romanticismo, descrivendo esattamente le cose così come stanno, dandoci limpressione di essere lì, in compagnia dei personaggi che, anche se fittizi, hanno sicuramente qualcosa di vero e vissuto, tanto che mi piace pensare che siano davvero, in qualche modo, esistiti.

Se amate la storia francese e il periodo della Rivoluzione del 1871, questo libro è per voi. Vivrete le emozioni da un punto di vista meno ricostruttivo e più realistico e avrete modo di empatizzare con personaggi forti, coraggiosi e combattivi che certamente hanno popolato la Parigi del tempo.

Senza dimenticare la speranza.

  

 

Hervé Le Corre


Hervé Le Corre vive nella regione di Bordeaux, dove insegna. Autore molto apprezzato, ha vinto numerosi premi tra cui il Prix Mystère, il Prix du roman noir Nouvel Obs/Bibliobs e il Grand Prix de Littérature policière. Con Il perfezionista (Piemme, 2012), che in Francia ha venduto più di 50.000 copie, ha ottenuto il prestigioso Grand Prix du roman noir français di Cognac e il Prix Mystère de la critique. Dopo la guerra (E/O, 2015) ha vinto il Premio Le Point 2014. Sempre per E/O, ha pubblicato Scambiare i lupi per cani (2018) e L’ombra del fuoco (2021).

 

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