Sinossi. Un matrimonio finisce. La vita di un uomo all’improvviso precipita e viene misteriosamente a coincidere con quella di altre due persone: l’io narrante, redattore di una rivista letteraria, e un giardiniere pazzo. Una storia che è mille storie, come spesso succede nella realtà. Un’opera sfaccettata, come l’occhio di una mosca, che è anche un trattato di nostalgia. Uscito in Bulgaria nel 1999, torna in libreria il primo romanzo di Georgi Gospodinov.
ROMANZO NATURALE
di Georgi Gospodinov
Voland 2023
Daniela Di Sora e Irina Stoilova ( Traduttore )
Narrativa, pag.160
Recensione di Cinzia Passaro
Può un libro di sole 160 pagine catturare l’attenzione dando la sensazione di aver letto un piccolo grande capolavoro?
È quello che succede ai lettori di Romanzo Naturale, una storia in cui l’argomento principale è la fine di un matrimonio e di tutte le situazioni che ne conseguono: lasciare una casa, i gatti, dividere le cose in comune e tutto il resto, quello che di solito succede nella vita di tanti.
C’è quindi un protagonista la cui vita va a coincidere con quella di altre persone, l’io narrante e un giardiniere pazzo. Fin qui parrebbe tutto normale, una storia come tante e invece no, il racconto si apre a mille digressioni che non sono altro che altrettante riflessioni sulla vita di tutti i giorni con i relativi dubbi che si generano e pervadono l’intero romanzo.
Una storia scorrevole, di facile lettura che spesso ruba un sorriso nonostante la malinconia che l’attraversa. Il protagonista ha un ossessione per i bagni e descrive diverse e divertenti situazioni rompendo il tabù di un luogo di cui solitamente non si parla. Parla di odori, di api e mosche in chiave naturalista, con una “mosca che svolazza” rendendola protagonista fino alla “Bibbia delle mosche” di cui per il lettore sarà interessante leggere.
Delicato nel finale, quando si parla di bambini, in cui si percepisce la sensibilità dell’autore:
“Non saremo mai amati quanto lo siamo stati nell’infanzia. Per questo l’infanzia è un tempo crudele, la sua crudeltà sta in quello che ci aspetta. Dove si perde quest’amore in seguito? Perché poi tutta la vita vogliamo essere amati come bambini senza una ragione, per il semplice fatto di esistere.”
Una sensibilità che si riscontra anche nel raccontare e rendere protagonista una sedia a dondolo su cui siede un barbone, alter ego dello scrittore, accanto ai bidoni della spazzatura, toccando il tema degli emarginati.
Un romanzo dalla struttura insolita, basti pensare che ogni capitolo è introdotto da frasi tratte dai romanzi di Salinger, Dickens, E.A. Poe, R.L. Stevenson, Kostantinov, Tolstoj, Milarov, De Foe e tanti altri ancora, senza dimenticare i citati Democrito, Anassagora e Linneo che denotano la formazione classica dell’autore.
L’attenzione resta alta dalla prima a l’ultima pagina, grazie anche all’ottima traduzione dell’opera, non permettendo di perdersi nelle molteplici trame che l’autore tratteggia, un romanzo che consiglio di leggere a chi magari vive un momento di “tristezza interiore” perché può trarne un po’ di leggerezza e vivere meglio le piccole e tante disavventure a cui si va incontro nella vita.
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Georgi Gospodinov
Nato a Jambol nel 1968, è poeta innovativo e raffinato, prosatore e studioso di letteratura, oggi considerato lo scrittore più talentuoso della Bulgaria. Con il suo esordio narrativo, Romanzo naturale (Voland 2007), accolto come una vera rivelazione, ha immediatamente incontrato il favore di critica e pubblico che ne hanno decretato lo straordinario successo, e ha ottenuto il primo premio del concorso Razvitie per il romanzo bulgaro contemporaneo. È tradotto in diciannove lingue. Di Gospodinov Voland ha pubblicato le raccolte di racconti …e altre storie (2008), E tutto divenne luna (2018), Tutti i nostri corpi (2020) e i romanzi Fisica della malinconia (2013) – con il quale nel 2014 è stato finalista del Premio Von Rezzori e del Premio Strega Europeo –, e Cronorifugio (2021), con il quale l’autore si è aggiudicato il Premio Strega Europeo 2021. Di lui è stato detto: “Definito il Milan Kundera della Bulgaria… potrebbe essere accostato anche a Friedrich Dürrenmat… ma a ben vedere Georgi Gospodinov è uno scrittore unico.”