Salvare il fuoco




Recensione di Giuseppe Tursi


Autore: Guillermo Arriaga

Editore: Bompiani

Genere: narrativa

Pagine: 848

Anno di pubblicazione: 2021

Sinossi. Con sfumature shakespeariane, un ritmo teso, una costruzione sapiente, Salvare il fuoco mostra i paradossi di un paese, le contraddizioni più feroci dell’amore, e conferma Guillermo Arriaga come uno degli autori più audaci e appassionanti della letteratura contemporanea. La fiamma di un cerino dura solo pochi secondi, ma è capace di incendiare un bosco. Marina appartiene alla buona società messicana: è una coreografa, sposata con tre figli, vive in un bel quartiere residenziale, frequenta i ristoranti di classe e le persone giuste. Un giorno il suo amico Bernardo la coinvolge in un progetto che la spinge fuori dal suo mondo: dovrà avvicinare i detenuti di un carcere di massima sicurezza all’arte. E proprio in carcere Marina incontra José Cuauhtémoc: “aspetto europeo ma sangue indio”, lui è il fuoco che infiamma una donna rassegnata a una vita senza scosse. Dà nuova linfa alla sua arte, la accende di passione e arriva a farle commettere reati in nome del legame fortissimo che da subito li unisce. José è in prigione perché colpevole di omicidio e proprio dal suo passato violento arriva un cacciatore in cerca di vendetta. E lui è la preda perfetta, chiuso com’è tra quattro mura. Ma né Marina né José, animati da un fuoco che purifica e dà speranza, sono disposti a rinunciare alla loro occasione senza lottare.

Recensione


Salvare il fuoco, ultima opera dell’autore messicano Guillermo Arriaga, si può riassumere davvero in pochissime parole: una donna borghese, insegnante di danza, sposata e con tre figli, si innamora di Josè Cuauhtémoc, uomo colto e di bell’aspetto, rinchiuso in un carcere di massima sicurezza per parricidio. La trama può sembrare in un primo momento tra le più canoniche e sfruttate dalla letteratura. Per di più, ci possiamo aggiungere che a fare da sfondo a questa vicenda, c’è la storia contemporanea messicana, in cui i cartelli della droga combattono tra di loro per il possesso della miglior piazza di spaccio.

Mentre leggevo salvare il fuoco pensavo: questo romanzo è pieno di cliché narrativi. Una vicenda letta e riletta che ormai nulla può raccontare di nuovo. Però, c’è da dire anche che Arriaga ci ha abituati a storie che indagano ottimamente l’animo umano, come per esempio aveva fatto in uno dei suoi precedenti romanzi, tra i più famosi, Il bufalo nella notte. E infatti andando avanti con la lettura di questo librone di più di ottocento pagine, ci accorgiamo che l’autore è riuscito a rendere la relazione tra i due protagonisti coinvolgente.

Il romanzo è strutturato su diversi livelli narrativi e temporali. Infatti, la narrazione è frammentata e viene raccontata da tre punti di vista differenti, con intermezzi di racconti scritti dai detenuti del carcere in cui è rinchiuso il protagonista Josè Cuauhtémoc.

La storia ci viene descritta in prima persona dalla protagonista Marina Longines, dal fratello di Josè, e da una terza persona onnisciente, cambiando, in quest’ultimo caso, la cifra stilistica, utilizzando spesso anche slang e parole in inglese. In questo modo riusciamo a ottenere un quadro completo del passato e del presente di Marina e Josè. Arriaga non lascia nulla in sospeso, ma fornisce al lettore tutti gli elementi necessari per comprendere a pieno la storia che racconta.

Quindi, quello che inizialmente può sembrare un romanzo che non ha nulla di nuovo da raccontare, in realtà fa la differenza il modo in cui Arriaga la racconta, ed è proprio questo ciò che rende salvare il fuoco una lettura piacevole. Oltre alla vicenda amorosa, viene raccontata anche la storia contemporanea del Messico, con faide tra cartelli della droga per il controllo del territorio, e che finirà, inevitabilmente, per coinvolgere anche i protagonisti del romanzo.

In conclusione, salvare il fuoco è stata una lettura gradevole, i personaggi principali del romanzo sono ben caratterizzati, anche se la storia non è del tutto originale.

 

 

A cura di Giuseppe Tursi

instagram.com/giuseppetursi.libri

Guillermo Arriaga


Scrittore e sceneggiatore cinematografico messicano. Cresciuto in un quartiere molto violento della capitale messicana, a 13 anni perde l’olfatto per un pestaggio. Inizia a scrivere fin dagli anni universitari, affermandosi in breve come uno dei più importanti scrittori latino-americani.
Guillermo da piccolo non legge romanzi, ma enciclopedie e libri di storia. Alla scuola secondaria studia teatro e più tardi si avvicina alla letteratura, folgorato da Il vecchio e il mare di Hemingway.
Affianca alla scrittura il lavoro di insegnante alla Universidad Iberoamericana de México, attività che porta avanti per vent’anni. Nel 1991 pubblica Pancho Villa e lo Squadrone Ghigliottina. Tre anni più tardi esce Un dolce odore di morte e nel 2000 esce Il bufalo della notte e la raccolta di racconti Retorno 201È come “scrittore” e non come “sceneggiatore” che si avvicina al mondo del cinema, ed è il lavoro in questo campo che gli dà fama internazionale. Riceve riconoscimenti dalla critica la sua collaborazione con il regista Alejandro Gonzaléz Iñarritu per il quale scrive Amores Perros (2000) che vince il Gran Premio della Settimana Internazionale della Critica al Festival di Cannes 2000, 21 Grammi (2003), interpretato dai premi oscar Benicio Del Toro e Sean Penn, che vince il British Awards come migliore sceneggiatura. Con Le tre sepolture di Tommy Lee Jones, vince la Palma d’Oro per la sceneggiatura al Festival di Cannes 2005 mentre Babel (2006), per il quale scrive la sceneggiatura per la regia di Alejandro Gonzaléz Iñarritu, è il film vincitore della Palma d’Oro per la regia al Festival di Cannes 2006, oltre ad aver ricevuto la nomination all’Oscar per la sceneggiatura.
Guillermo Arriaga è anche regista di documentari e cortometraggi ed è produttore di programmi radio e televisivi. La complessità di trame e personaggi, l’efficacia dei dialoghi, la forza della vita e la costante presenza della morte sono le qualità e i temi che l’hanno imposto come uno dei più importanti scrittori messicani contemporanei. Tra le ultime pubblicazioni si ricorda: Salvare il fuoco (Bompiani, 2021).

 

Acquista su Amazon.it: