Recensione di Loredana Cescutti
Autore: Nicola Rocca
Editore: EnneErre
Genere: Thriller
Pagine: 523 p., R
Anno di pubblicazione: 2019
Sinossi.
Una vita normale.
Una fervida passione.
Un tradimento inconfessabile.
Un successo inaspettato.
Una giovane donna assassinata.
Una serie di prove schiaccianti.
Così, per Roberto Marazzi, si aprono le porte del carcere. Roberto Marazzi, quarant’anni, sposato, un posto fisso. E un sogno nel cassetto: sfondare con la sua passione, la scrittura, che finora gli ha procurato qualche riconoscimento, ma non lo ha messo a contatto con il grande pubblico. Inaspettatamente, il nuovo thriller, Scheletri nell’armadio, scala le classifiche della più famosa piattaforma on-line, tenendo testa ai grandi nomi della narrativa internazionale. I colossi dell’editoria fanno la fila per mettere le mani su quello che ha tutte le carte in regola per diventare il best-seller dell’anno. Dopo un’attenta valutazione, Roberto firma il contratto con il più grande editore italiano. Scheletri nell’armadio continua a scalare le classifiche, mentre l’autore, a poco a poco, si fa strada nell’olimpo degli scrittori affermati. Proprio mentre Roberto si sta godendo il successo, un errore commesso quando ancora non era “famoso” viene a tormentarlo. Qualcuno lo ricatta: l’adulterio potrebbe costargli caro, se venisse a conoscenza della moglie. Certo, se si trovasse all’interno di uno dei suoi romanzi, Roberto saprebbe come comportarsi: un colpo di pistola in testa. O un coltello dritto nel cuore. E tutto sarebbe risolto. Purtroppo, questa non è una fiction noir. È la realtà. La situazione precipita quando viene scoperto un cadavere. Non ci sono dubbi: si tratta di omicidio. Qualche settimana di indagini e la polizia ha il nome dell’assassino: Roberto Marazzi. Per lo scrittore viene disposto un fermo, in attesa del processo. I giorni in carcere sono lunghi; molti sono i dubbi che attanagliano il presunto assassino. I problemi di memoria, che lo hanno tormentato per anni, tornano alla ribalta, arrivando al punto di fargli dubitare perfino della propria innocenza.L’unica persona a credere in lui è la moglie Sonia, che farà di tutto per restituirgli la libertà. Sarà un’ardua impresa, ostacolata da persone ostili, prove inconfutabili, accuse schiaccianti, menzogne, minacce, ma alla fine Roberto Marazzi potrà uscire dal carcere, grazie alla tenacia di Sonia. La vicenda sembra conclusa nel migliore dei modi, ma in questo romanzo, così come nella vita reale, nulla è mai come sembra. Perché il genere umano è più imprevedibile e crudele di quanto si pensi.Scheletri nell’armadio è un thriller psicologico che vi fa sprofondare nell’angoscia più profonda. L’intreccio tiene alta la suspense e vi accompagna fino all’inaspettata e crudele verità. Questa storia mette in mostra le debolezze, le paure e, soprattutto, le imperfezioni del genere umano. Perché, tutti quanti abbiamo degli scheletri dentro l’armadio. E se qualcuno pensa di non averne… be’, si sbaglia di grosso.
“Conosco i tuoi segreti
conosco i tuoi scheletri.”
Recensione
Nessuno, e dico, nessuno di noi può dire di avere la coscienza completamente pulita e dopo aver letto questo libro vi renderete conto che poter risultare lindi e cristallini come specchi potrebbe essere solo un’utopia, perché basta veramente poco, per ritrovarsi a sudare freddo al pensiero di ciò che stiamo nascondendo.
Che sia un segreto piccolo e quasi innocuo o al contrario, qualcosa di grande e ingombrante la sostanza non cambierà e noi non saremo più quelli di prima.
Tremate e meditate, perché dopo “Scheletri nell’armadio” le vostre prospettive potrebbe cambiare drasticamente e voi, potreste trovarvi a nuotare in un mare di incertezze.
I vostri dubbi, le vostre paure, tutto potrebbe avvolgervi come una coperta tutt’altro che accogliente e gli occhi con i quali inizierete a guardarvi attorno non saranno più quelli fiduciosi e pieni di speranza, bensì diventerete sospettosi, dubbiosi, diffidenti ma anche tremendamente bugiardi.
Perché a nascondere le cose, non sono solo LORO, ma anche VOI. Perché nessuno può dire di NON avere almeno un micro – scheletro almeno dentro il comodino della sua camera. Perché purtroppo è proprio l’essere umano che per natura non sa cosa sia la parola sincerità.
Il problema è che più cerchi di chiudere in fondo all’armadio gli scheletri della tua vita e, più loro finiscono per assumere peso e volume finendo per quadruplicare le loro dimensioni, fino a renderti più vulnerabile di come avresti potuto essere prima, quando la possibilità di pulirti la coscienza immediatamente avrebbe ridotto al minimo l’importanza di quel segreto.
Io di questo autore avevo letto, prima di “Scheletri nell’armadio” solamente “Patto con il diavolo”(lo Spin-off de “La Casa Del Diavolo”) e chiedo venia per questo, in quanto ho trovato la sua scrittura molto interessante.
La storia è molto ben strutturata e salta all’occhio, a prima vista, la scelta stilistica fatta che finisceper incuriosire e invogliare il lettore a proseguire la lettura senza mai lasciargli un attimo di tregua.
I capitoli sono brevi e le frasi veloci e ad effetto e hanno l’unico scopo di tenerti lì, fermo con il libro in mano comodamente seduto sul divano o anche in un affollato ambulatorio medico, facendoti perdere il senso del tempo, perché sei talmente preso dalla trama che qualsiasi altra cosa perde d’importanza.
Almeno fino a quando non sbuca dall’altra stanza qualcuno a farti notare che forse, sarebbe ora di preparare il pranzo o la cena (avendolo letto durante le vacanze natalizie le intrusioni sono state molto pressanti) o che magari è il tuo turno dal dottore.
Ti ritrovi continuamente a fare congetture, a indagare tu stesso, finendo per porti a volte contro il marito fedifrago per ovvie ragioni, talvolta enumerando una serie di possibili sospetti con relativi motivi ma poi, tutto cade, tutte le carte si ribaltano e sempre tu, ti rendi conto che ancora non hai capito nulla.
La costruzione della storia appare lineare ma, alcuni capitoli, fanno un passo indietro proponendotiun punto di vista diverso per mezzo degli altri personaggi coinvolti e in questo modo, tutto avrà una spiegazione, prima o dopo!
La trama ti chiama, gli Scheletri nell’armadio fremono, vogliono essere scoperti ma allo stesso tempo, poco prima di essere svelati fanno un passo indietro e tu rimani lì, con un pugno di mosche in mano e una gastrite latente che rosicchia il tuo stomaco.
Sì perché il libro ti invoglia, ma ti prende in giro e ti confonde in ogni modo possibile finendo per farti arrabbiare molto ma tu continui, non lo lasci, non riesci ad abbandonarlo perché per l’essere umano non c’è niente di più morboso ed eccitante che venire a conoscenza degli Scheletri nell’armadio altrui.
“Ognuno di noi custodisce i propri scheletri nell’armadio, nascondendoli segretamente. Ciò che conta è avere il coraggio di affrontarli giorno dopo giorno. Quella è veramente la parte più dura. Chiunque riesce a peccare. Ma non tutti riescono a perdonarsi il male che hanno commesso…”
Leggetelo!
Nicola Rocca
Nicola Rocca: nasce a Bergamo il 23 settembre 1982. Dopo la pubblicazione con due case editrici, decide di camminare con le proprie gambe, diventando un autore indipendente (con il marchio ENNEERRE) e affidando ad Amazon l’esclusiva per la distribuzione delle sue opere. Per la precisione: “Frammenti di follia” (2013, GDS Editrice), “Chi era mio padre?” (2014, SileleEdizioni), “La morte ha l’oro in bocca” (2015, Enneerre), “Due gocce d’acqua” (2016, Enneerre), “Il burattinaio” (2017, Enneerre), “Chi era mio padre?” (2017, Enneerre), “Frammenti di follia” (2018, Enneerre), “La casa del diavolo” (2018, Enneerre-Youcanprint), Bugiarde verità (2019, Enneerre).
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