Clive Barker

Sinossi. L’insaziabile appetito di Frank Cotton per i piaceri oscuri del dolore lo ha condotto all’enigma della scatola di Lemarchand e, da lì, a una morte che solo un’anima corrotta potrebbe mai concepire. Ma Julia, la moglie di suo fratello, folle d’amore per lui, ha trovato il modo di riportare indietro Frank, benché a un prezzo terribile, sanguinoso e dalle conseguenze oscure e inimmaginabili. Una delle storie più spaventose, che narra di avidità e amore, desiderio e morte, vita e prigionia.
Traduttore: Tullio Dobner
Editore: Fanucci Editore
Genere: Horror
Pagine: 119
Anno edizione: 2025
Recensione
di
Alessio Balzaretti
La famiglia, come un microcosmo che genera legami, amore, ma anche rancori, odio e tradimenti, è il fulcro attorno a cui Clive Barker ha creato Schiavi dell’inferno.
Due fratelli molto diversi, Frank e Rory, vivono una vita diametralmente opposta, l’uno sempre alla ricerca di emozioni forti, di avventure e di viaggi alla scoperta di qualcosa che lo emozioni e l’altro, uomo in carriera, poco avvezzo a tutto ciò che è incerto e alla ricerca di un’esistenza stabile.
Julia ha scelto Rory ma amava Frank, amava la sua forza, il suo fascino fuori dagli schemi, il suo essere bello e dannato. Tuttavia le loro strade si erano divise subito e la sua incapacità di seguire la strada tortuosa l’aveva portata verso il sentiero sicuro, forse con l’idea di trovare nel fratello meno attraente, anche solo una parte di quella personalità che l’aveva colpita.
La loro vita coniugale era iniziata con un trasloco, proprio in una delle tante case di famiglia dove Frank aveva trascorso gli ultimi giorni prima di partire per l’ennesimo viaggio verso l’ignoto.
Rory ormai era rassegnato all’idea di avere un fratello “disperso”, ma quella casa aveva qualcosa di strano, come se le mura avessero una storia da raccontare e racchiudessero segreti macabri.
All’idea che lì ci fosse qualcosa del suo amante, Julia era rimasta da subito affascinata, specialmente da una stanza, quella più buia, più misteriosa, più fredda.
Mentre Rory cercava in qualche modo di dare un aspetto nuovo alla loro futura dimora, più passavano i giorni e più Julia cercava di mantenere inalterata almeno quella stanza, convinta da qualcosa di inspiegabile, che dietro le pareti si celasse qualcosa o qualcuno.
Quel qualcuno aveva una voce ed era affamato.
Clive Barker dimostra di essere un abile narratore, forse un po’ contorto nella parte iniziale del romanzo ma estremamente efficace nel creare quello stato di sospensione che il lettore prova di fronte alla paura.
Sono tante le persone che spariscono anche nella vita reale, ma chi ha detto che alcune di queste non siano più tra noi a causa di esperienze sovrannaturali?
Desiderare il piacere assoluto ha un prezzo e scendere a patti con l’ignoto significa intraprendere una strada senza ritorno. Questi sono i principi portanti su cui l’autore costruisce il suo romanzo.
Un romanzo breve, occorre dirlo, ma molto intenso, consigliato per chi è bravo a intuire il pericolo ma non abbastanza velocemente per evitare di visualizzare le scene più sanguinose.
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Clive Barker
(Liverpool, 1952) è uno scrittore e regista inglese, celebre per il suo stile sanguinolento e grottesco, che lo ha reso un maestro dell’orrore e dello “splatter”. È autore della serie “Libri di sangue”, dei romanzi come Cabal e Abarat, e ha diretto film cult come Hellraiser, basato sul suo romanzo Schiavi dell’Inferno. Oltre alla scrittura e al cinema, Barker è anche un pittore e ha lavorato nel teatro e nei fumetti.