É una serie televisiva statunitense del 2017 ideata da Bruce Miller e basata sul romanzo omonimo distopico del 1985 dell’autrice Margaret Atwood.
Personaggi principali
- June Osborne/Difred , interpretata da Elisabeth Moss
- Comandante Fred Waterford , interpretato da Joseph Fiennes
- Serena Joy Waterford, interpretata da Yvonne Strahovski
- Emily/Diglen/Disteven , interpretata da Alexis Bledel
- Janine/Diwarren/Didaniel , interpretata da Madeline Brewer
- zia Lydia , interpretata da Ann Dowd
- Luke Bankole , interpretato da O. T. Fagbenle
- Nick Blaine , interpretato da Max Minghella
- Moira , interpretata da Samira Wiley
- Rita , interpretata da Amanda Brugel
Lo temiamo tutti.
Che il futuro diventi qualcosa di spaventoso. Che le violenze vengano giustificate, che la libertà possa diventare all’improvviso soltanto un vecchio ricordo. Che i diritti non rimangano altro che una parola ormai dimenticata.
In The Handmaid’s tale ci troviamo in un futuro distopico in quelli che un tempo erano gli Stati Uniti, dove allo stato attuale, il governo controlla la vita di ogni persona limitandone la libertà a tutti gli effetti e promettendo un ritorno alle “origini” e ai vecchi valori – di fatto completamente distorti.
Le donne sono in maggioranza sterili e le poche in grado di fecondare vengono catturate e costrette a vivere in famiglie che non riescono ad avere figli, per sacrificarsi e lasciarsi fecondare con un atto di violenza da uomini che non le amano. Violenza autorizzata e giustificata dal governo, dove tutto è stato piegato al servizio del potere.
Seguiamo le vicende di June/Offred, una donna che -prima che tutto cambiasse- viveva una vita piena, con un uomo che amava e una figlia che adorava. Aveva un lavoro, degli amici, dei progetti. Quando all’improvviso il governo inizia a toglierle tutto in nome della causa, a cominciare dal lavoro e dal conto in banca, non le resta che la fuga.
Una fuga finita male, perché subito verrà catturata e separata dalla sua famiglia. June e’ una donna fertile, perciò viene scelta subito per essere un’ancella e dopo un periodo di durissimo “addestramento” che non ha niente a che invidiare ad un tesissimo e violento regime milirare, viene trasferita nella casa di un’austera coppia, dove regnano la tensione e l’incomunicabilità. Qui, Offred (il nuovo nome le viene da subito imposto, cancellando ogni personalità della “vecchia” June) si ritroverà a combattere per la sua libertà, conoscendo altre donne come lei, subendo le piu atroci ingiustizie e arrivando più volte a superare il limite del dolore e della sofferenza.
Sarà lei a farci vivere con i suoi occhi le violenze, le ingiustizie e le crudeltà peggiori che potreste mai immaginare. Vedremo il sangue e la violenza, assisteremo a omicidi efferati e pubblici, a suicidi disperati per fuggire da un’atroce esistenza. Soffriremo e odieremo con lei i suoi tiranni e tutti coloro che renderanno questa una realtà dalla quale è diventato impossibile scappare.
La serie è tratta dall’omonima novella di Margaret Atwood, ma quel che e’ peggio, è sapere che tutte le atrocità contenute in essa non sono pura invenzione, ma sono ispirate a vere e proprie ingiustizie che le donne hanno subito in passato e che continuano ancora a subire in alcuni paesi del mondo.
Dovete avere lo stomaco forte ma sopratutto dovete essere pronti a sopportare di tutto, proprio come lei. Ma forse alla fine, potrete vedere uno spiraglio di luce. E avere la speranza che le cose potranno cambiare.
Elisabeth Moss e Joseph Fiennes, tra gli altri, offrono una bellissima interpretazione dei personaggi. Così realistica, che alla fine di ogni puntata si ha davvero il terrore che un giorno una realtà del genere potrà mai realizzarsi.
A cura di Cristiana Di Palma