Recensione di Marina Toniolo
Autore: Dennis Lehane
Editore: Longanesi
Traduzione: Fabiano Massimi
Genere: thriller
Pagine: 348
Anno di pubblicazione: 2021
Sinossi. L’agente federale Teddy Daniels è appena salpato in traghetto dalla città e già l’orizzonte gli si ribalta addosso. Tutto gira intorno e gli rimesta nei visceri. È il mal di mare. Quel mare che fin da bambino vedeva come un buco nero e che oggi gli appare altrettanto ostile, mentre l’isola verso cui è diretto, Shutter Island, si avvicina. E avvicinandosi rivela la struttura dell’Ashecliffe Hospital, l’istituto psichiatrico in cui sono ricoverati pazienti affetti da gravi patologiepsichiche. Insieme al collega Chuck Aule, Daniels è stato chiamato sull’isola a indagare sulla scomparsa di un’ospitedella clinica, Rachel Solando, internata dopo essersi macchiata dell’orrenda uccisione dei suoi tre figli. Teddy è un giovane e brillante agente, ma la sua vita è già segnata dalla morte della moglie, avvenuta in un incendio divampatonella loro casa.
Recensione
Questo è il romanzo originale con una nuova traduzione, quella di Fabiano Massimi. Non avevo mai letto la precedente versione, ma ho visto il film con Leonardo Di Caprio. Ricordo atmosfere assordanti, una tempesta in arrivo e un caso intricato di paziente scomparsa. L’agente Teddy indaga insieme al collega Chuck cercando anche di capire che metodi vengono usati nell’istituto penitenziario psichiatrico.
La trama è perfetta, l’atmosfera è carica di elettricità. Daniels è un uomo provato dalla Guerra, addestrato alla violenza, che fatica ad integrarsi nuovamente nel mondo civile. La moglie è una donna senza punti di riferimento, molto triste e con paure di ogni tipo. Teddy non le riconoscerà la depressione, anzi, parlerà con lei di responsabilità e chiuderà gli occhi alla tragedia imminente.
Come può un uomo sopportare tutto questo ed essere ancora lucido?
Qual è il confine tra sanità mentale e pazzia? Un mondo fittizio può aiutare una persona ad affrontare la vita oppure è meglio un sogno ad occhi aperti da sano?
Libro intenso in ogni senso, dalle descrizioni fisiche quasi sfuggenti, alla preparazione atmosferica dell’uragano, al mare inteso come metafora del mondo femminile che appare oscuro e minaccioso, pieno di insidie, limpido eppure che raccoglie la spazzatura proveniente da ogni dove.
Negli anni 50 la psichiatria stava cambiando: da una parte i medici tradizionalisti approvanti metodi poco ortodossi, dall’altra la schiera nei nuovi dottori dediti alle sperimentazioni farmacologiche. E’ un momento di transizione, dove nuove tecniche psicologiche verranno provate per curare i pazienti.
Teddy Daniels non raccoglie le mie simpatie: è un uomo incapace di umorismo ed è così rigido da risultare indisponente. Ma basta questo a giudicare un essere umano? Come si può provare empatia e compassione per il dramma subito e nello stesso tempo aiutare a collegare i pezzetti del puzzle e far sì che la mente accetti un dolore così immenso?
Forse tutti noi a questo punto saremmo rinchiusi all’Ashecliffe Hospital ridendo e giocando a chi è più matto di chi.
Profondo.
A cura di Marina Toniolo
https://ilprologomarina.blogspot.com/
Dennis Lehane
Dennis Lehane è di origine irlandese, vive a Boston, dove ha ambientato quasi tutti i suoi romanzi. Dopo aver fatto i mestieri più disparati, si è dedicato interamente alla scrittura. Insegna scrittura creativa all’Università di Harvard. È anche autore di un testo teatrale, Coronado. Tra i suoi romanzi, tradotti in molte lingue e pubblicati in tutto il mondo, ricordiamo in particolare Mystic River da cui Clint Eastwood ha tratto l’omonimo film che ha fatto guadagnare l’oscar come miglior attore protagonista a Sean Penn e l’oscar come miglior attore non protagonista a Tim Robbins.
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