SIAMO SCRITTI A MATITA
di Fausto Brizzi
Longanesi 2023
narrativa, pag.320
Sinossi. Quante storie contiene una libreria. E quante storie contengono due vite. Se poi quelle vite vengono raccontate al crepuscolo, su due comode poltrone sistemate in mezzo agli scaffali di una vecchia libreria, è facile perdere di vista i confini e chiedersi cosa nasca dalla fantasia e quale invece sia pura realtà. Seduti su quelle poltrone, circondati dai volumi, ci sono due anziani signori, Alfredo e Betta. Una coppia di irriducibili librai vecchio stampo alle prese col momento più difficile del loro amore: Betta ha l’Alzheimer e non ricorda più nulla di quello che hanno vissuto. E così Alfredo le racconta la storia della loro vita, sin dal giorno in cui si sono incontrati. Un’esistenza avventurosa, puntellata da tanti avvenimenti speciali. Così tanti che il racconto di Alfredo non sembra essere veritiero: tra episodi di spionaggio, scenari esotici e scelte che si intrecciano con il destino del mondo, sembra che la fantasia del libraio si sia fin troppo alimentata dei suoi amati romanzi. Sembra. Perché, mentre continuiamo a seguire Alfredo e a commuoverci per l’amore con cui conduce per mano sua moglie riempiendole la memoria di vita, avventure, meraviglia e felicità, si fa strada in noi lettori un altro dubbio: e se invece non fosse tutto inventato? Fausto Brizzi ritorna al romanzo con una storia di commovente leggerezza che parla di fragilità, di amore senza fine e di scommessa sul futuro, nonostante tutto.
Recensione di Roberta Canu
Credo che questo romanzo sia un vero e proprio dono che l’autore ha voluto fare ai lettori, un inno all’amore puro che va oltre ogni ostacolo e ogni difficoltà.
Che cosa c’è infatti di più bello di un libro che, delicatamente e in punta di piedi, racconta la malattia di una donna di nome Betta e il supporto e la devozione continua di suo marito Alfredo?
La storia è molto commovente e a tratti ironica, ed è bellissimo il connubio tra dolcezza e spensieratezza, perché in un certo qual senso fa sì che il dolore venga annullato alla radice.
Fausto Brizzi riesce in modo molto naturale a spingerci oltre la drammaticità della malattia che per antonomasia cancella i ricordi e annienta la memoria, infatti Betta è talmente dolce, è una figura molto positiva che incute una tenerezza incredibile, ma anche Alfredo non è da meno in quanto, sia per la sua indole pacifica e sia per la sua incredibile cultura e umiltà, è il protagonista maschile che incarna alla perfezione l’uomo che tutte le donne desidererebbero al proprio fianco.
Sarebbe davvero riduttivo dire che il romanzo è davvero molto piacevole, infatti lo ritengo molto importante sia per coloro che sono avidi lettori che per chi si avvicina per la prima volta al mondo sensazionale dei libri, in quanto si citano autori molto famosi, tra cui Dan Brown e Ken Follett, ma anche Agatha Christie e addirittura il sommo poeta Dante Alighieri.
Ciò che mi ha colpito davvero di questa storia è il modo in cui l’autore ci sorprende ad ogni pagina riuscendo a catturare l’attenzione fin dall’inizio specialmente per la semplicità con cui ci parla dei protagonisti, la coppia di librai di cui ci si innamora a prima vista perchè rappresenta davvero l’armonia, la serenità e l’affetto vero.
Un altro elemento che ha fatto sì che questa storia mi affascinasse molto è stato l’effetto suspense che lentamente prende il sopravvento, facendo sì che il romanzo attraversi una fase piuttosto lunga in cui potrebbe essere considerato un giallo a tratti esuberante e divertente, quasi surreale, dove non manca mai il sorriso e anche la lacrima.
Un’avventura dentro un’altra avventura direi infine, in quanto Alfredo si cimenta nella stesura di romanzi di vario genere che scrive utilizzando la sua inseparabile Olivetti, ma quello su cui si pone l’attenzione in particolare, è un libro in cui i protagonisti sono dei pirati ben designati ai loro ruoli e piuttoto tenebrosi.
Una storia indimenticabile, in cui è impossibile non emozionarsi e provare tanta tenerezza.
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Fausto Brizzi
(Roma, 1968) divide il suo tempo tra il cinema e la scrittura ed è tanto autore di libri apprezzatissimi come Cento giorni di felicità e Ho sposato una vegana, quanto sceneggiatore, produttore e regista di film che hanno sbancato il botteghino, a partire dal suo esordio Notte prima degli esami con cui ha vinto il David di Donatello e il Nastro d’Argento. Siamo scritti a matita è il suo primo romanzo edito da Longanesi.
A cura di Roberta Canu
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