CORRERE PER UN RESPIRO
di Rachele Somaschini
Baldini+Castoldi 2023
thriller, narrativa, pag.
Sinossi. «Sono Rachele e ho 29 anni. A un mese dalla nascita, e` stato detto ai miei genitori che avevo la fibrosi cistica, una malattia genetica degenerativa da cui non si puo` guarire. La malattia non si vede perche´ colpisce principalmente gli organi interni; tutte le secrezioni sono alterate e molto dense, il muco ristagna ed e` difficile respirare. Quando sono stata invitata a un evento della Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica, mi sono chiesta: come faccio a unire la mia passione per i motori con quello che mi sta piu` a cuore? E ho inventato il progetto Correre per un respiro, che porto con me dalla prima gara. A dire il vero ho iniziato un po’ per caso, spinta dalla passione di mio papa`, ma poi non volevo piu` scendere dalla macchina.» Rachele Somaschini e` un concentrato di energia e vitalita`. Quella stessa forza che riversa in queste pagine, raccontando storie drammatiche, ma riuscendo anche a trasmettere tutta la bellezza di inseguire i propri sogni: nel suo caso il motorsport e il rally. Una disciplina che richiede preparazione, resistenza e tanta tecnica – e che mette alla prova anche i nervi, quando si scontra con un ambiente maschile ostile. Questa e` la sua storia, fatta di strappi e gioie, di sorrisi e addii, di amore e scoperte.
Speciale di Fiorella Carta
Questo è un libro che rischiara, che racconta il dolore, la perdita e tutti i raggi di sole che in mezzo a quel buio ci ricordano la speranza.
Questa è una testimonianza che porta, nero su bianco, un cammino in compagnia di una malattia che toglie il respiro, la normalità, che cade sulle spalle dei genitori e sui figli.
E allora la famiglia di Rachele Somaschini, 29 anni e affetta da Fibrosi Cistica, non solo rafforza quelle spalle ma fa in modo che la ricerca raggiunga più gente possibile.
Nasce così Correre per un respiro.
E Rachele corre, il rally è il suo campo di battaglia.
Questo è anche un libro che racconta i suoi pit stop all’ospedale, l’attesa per la telefonata periodica sull’esito della Tac.
“Dopotutto non sembro assolutamente malata e nessuno immagina lo sia, ma passo tre-quattro ore al giorno a fare fisioterapia respiratoria per rendere i polmoni il più puliti possibile. Mi sveglio e mi devo curare, il pomeriggio torno a casa per fare l’aerosol e la sera devo curarmi di nuovo. È così tutti i giorni da 24 anni. Peraltro, questo succede quando va tutto bene. Quando le cose vanno male, ci sono ricoveri di almeno di quindici giorni, in cui si fanno le dosi massicce di farmaci in vena”
In queste pagine ho capito quanto io e Rachele siamo state vicine fisicamente diverse volte. La Cronoscalata di Tandalò, il WRC che fa tappa nelle campagne del mio paese ogni anno, ma non la conoscevo. Ama la Sardegna per sangue e impeto, come solo noi che ci nasciamo sappiamo fare.
E questo libro è arrivato nelle mie mani perché proposto dalla casa editrice, grazie al lavoro che faccio oramai da sette anni. È arrivato subito dopo aver letto e seguito una delle tappe di La ricerca sui pedali. Le chiamiamo coincidenze, io credo che invece sia semplicemente qualcosa che dobbiamo fare, se alla fine è arrivata a noi.
Non sarà mai una recensione questa, ma un attestato di stima, non solo per Rachele, la sua tenacia, il suo percorso, quello della sua famiglia e di chi le vuole bene. La ricerca ha sempre bisogno, di voci che la sostengono, di aiuto economico per proseguire le ricerche che nel tempo hanno subito una grande evoluzione, di diffondere informazioni essenziali per chi desidera diventare genitore e per le cure, gli spostamenti di malati e familiari.
Le royalties di questo libro verranno interamente devolute a favore di importanti progetti della Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica ETS e se vorrete fare una donazione troverete in calce il sito.
Quando hai la salute sei il più fortunato del mondo e credo di dimenticarlo, insieme ad altri troppo spesso. Che poi la vita ci mette di fronte al monito quando meno ce lo aspettiamo e da lì, da quella lezione, rinasciamo differenti, più sensibili alla luce, alla rugiada in una ragnatela, all’amore che risiede nelle cose più piccole
Le parole di Rachele portano sempre ad Angelica, la ritroverete e amerete anche voi grazie alle sue parole.
Io, invece, dedico queste parole a una piccola vita che ha iniziato fin da subito la sua lotta e per lei e per tutti i malati, mi auguro che la ricerca faccia altri passi avanti, con il sostegno di tutti, affinché possano trovare il loro respiro.
“Sei tutti i limiti che superi”
Rachele Somaschini
Rachele Somaschini, pilota milanese classe 1994, ha intrapreso la sua carriera nel motorsport con un messaggio forte: “Sei tutti i limiti che superi” una frase che ripeteva spesso con una sua cara amica, Angelica, che come lei ha dedicato la propria vita ad una causa importante: sostenere la ricerca sulla fibrosi cistica e farlo cercando di realizzare i propri sogni.
Eredita dal papà Luca la passione per i motori, fin da bambina predilige le macchinine e la passione per tutto ciò che ha motore. Dopo una parentesi con motard e motocross, a 18 anni prende in tempi record la patente della macchina e poco dopo anche la licenza sportiva.