Tempesta




Recensione di Sara Ammenti


Autore:Arif Anwar

Traduzione: Eleonora Gallitelli

Editore: SEM

Genere: Narrativa

Pagine: 298

Anno di pubblicazione: 2019

Sinossi. La storia di Shahryar e sua figlia Anna s’intreccia, oltre i confini dello spazio e del tempo, con le storie di altre cinque famiglie. Che cosa accomuna questi mondi così diversi tra loro, eppure segnati dallo stesso inesorabile destino? Una tempesta. Ispirato al ciclone Bhola che colpì il Bangladesh nel 1970 uccidendo, in una sola notte, più di un miliardo di persone, Tempesta è l’esordio narrativo di Arif Anwar. Questo romanzo narra, attraverso le voci dei suoi personaggi, la storia del Bangladesh e della guerra d’indipendenza dal Pakistan. Sullo sfondo di un tragico evento, Arif Anwar ci racconta i diversi modi in cui le persone amano, tradiscono e si sacrificano le une per le altre in momenti di difficoltà. Tempesta esplora, con le sue cinque voci, ciò che ci unisce al di là delle differenze, che siano esse etniche o religiose. Arif Anwar scrive un romanzo profondamente influenzato dalla sua vita e dal suo paese natale, un’epopea nel solco de “Il cacciatore d’aquiloni” di Khaled Hosseini.

Recensione


“Il vento si placa. Il sole, accucciato a occidente, risplende nel suo manto arancione, mentre i suoi raggi esplorano teneramente quella devastazione. Appesa come uno strano pipistrello diurno in quella nuova realtà, Honufa riesce comunque a ridere per lo stupore, perché quel capovolgimento ha raddrizzato il suo mondo. Il caos della tempesta ha svelato la trama nascosta della sua vita.”

Se non fosse già chiaro nel titolo, potremmo svelare che il vero protagonista di questo romanzo è proprio lei, la tempesta, ovvero il terribile ciclone che colpì il Bangladesh nel 1970. La storia, infatti, si dipana intorno a pochi personaggi, le cui vicende si incastrano perfettamente le une alle altre, fino a formare il perfetto mosaico della trama di questo romanzo. Tutti, in un modo o nell’altro, sono attraversati dalla tempesta, metafora sia dello stravolgimento interiore dei protagonisti, sia della trasformazione politica vissuta in quegli anni dai paesi colonizzati dall’Inghilterra.

Il giovane Shahryar, originario del Bangladesh ed emigrato negli Stati Uniti per proseguire gli studi, ci accompagna in questo viaggio intricato, durante il quale, oltre alla sua travagliata storia d’amore e alle sue controverse vicende personali, conosceremo anche la storia dei suoi genitori, naturali e adottivi, nonché le vicende di alcuni personaggi chiave del romanzo.

Nonostante i continui sbalzi temporali e spaziali, l’autore si muove con sicurezza nel testo, attraversando confini lontani e dimostrandoci che il destino non è altro che una storia iniziata tanto tempo prima di noi e della quale siamo solo un piccolo ingranaggio.

Ogni avvenimento trova la sua ragione di essere, la sua causa e il suo effetto in questo romanzo, l’autore non lascia spazio all’interpretazione del lettore, ma fa in modo che tutto torni al proprio posto, in un ordine perfetto e immutabile, con l’ausilio di qualche piccola nota di magia ed esoterismo.

Merita una menzione a parte il ruolo che gioca l’amore nelle vite di queste persone: è un amore sofferto, spesso rimpianto, a volte addirittura sacrificato, ma che muove sapiente i cuori e le menti, affinché tutto accada esattamente come deve.

Proprio come una tempesta, la lettura ci travolge in un turbinio di eventi e ci lascia spossati ad osservare cosa rimane dopo il passaggio del ciclone.

Il progetto è senz’altro ambizioso, poiché a fare da sfondo alla saga della famiglia di Shahryar ci sono tematiche importanti, quali le diversità religiose, il colonialismo, l’indipendenza del Pakistan e la storia del Bangladesh, ma il risultato non delude le aspettative e ci consegna una storia molto intensa e vivace.

Non dimentichiamo, poi, che Tempesta è il romanzo d’esordio di Arif Anwar e chissà che non sia previsto un seguito di questa affascinante avventura?

Noi ce lo auguriamo davvero!

Buona lettura!

Arif Anwar


Arif Anwar è nato in Bangladesh, a poche miglia dal golfo del Bengala. Ha lavorato per BRAC, una delle più grandi ONG al mondo, e UNICEF, occupandosi di alleviamento della povertà e accesso alla sanità. Vive a Toronto. Tempesta è il suo primo romanzo.

 

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