Terrore ad alta quota




Sinossi. Dopo un periodo particolarmente duro, Melissa ha deciso di concedersi una vacanza. Il suo ruolo di madre single e il lavoro da infermiera non le concedono pause, ma ora, finalmente, lei e suo figlio Theo, di due anni, stanno per raggiungere le Barbados. Sullo stesso aereo, in prima classe, una coppia di futuri sposi, assieme a parenti e amici, è diretta verso la stessa meta tropicale, dove verrà celebrato il matrimonio. L’atmosfera di festa, però, viene interrotta quando due passeggeri accusano un malore improvviso. Melissa interviene, ma si accorge subito che non c’è nulla da fare. Quando i due muoiono, uno dopo l’altro, risulta terribilmente chiaro che non può essersi trattato di una coincidenza: a bordo c’è un assassino. Intrappolati a quasi diecimila metri di altitudine sopra l’oceano Atlantico, i passeggeri cominciano ad accusarsi a vicenda; e quando il piccolo Theo sembra essere scomparso nel nulla, la situazione si fa ancora più spaventosa. Facendo leva solo sulle proprie conoscenze mediche e sul proprio coraggio, Melissa dovrà battersi per ritrovare suo figlio e smascherare l’assassino, prima che sia troppo tardi…

 TERRORE AD ALTA QUOTA

di Heather J. Fitt

Newton Compton 2023

Federica Gianotti Tabarin ( Traduttore )

Thriller, pag.256

 Recensione di Fiorella Carta

Terrore ad alta quota viene definito un thriller, in realtà è un giallo. 

Non leggo fascette e neanche i grossi reclami sulle copertine dei libri, leggo la trama e da lì decido se un libro può catturare la mia attenzione. 

L’ambientazione è intrigante, un aereo in volo verso le Barbados, una prima classe piena di snob in viaggio per un matrimonio e una mamma single in fuga da una relazione tossica. 

E poi le morti che sconvolgono la vita di tutti, dal personale ai passeggeri. 

Ci sarebbe da leccarsi i baffi e la storia ti trascina davvero e stimola la curiosità, ma arriva a un certo punto e le note stonate sono troppe. Non c’è logica nei dialoghi, nei legami che si rivelano. 

Alcune procedure a bordo hanno del  surreale. 

Sembra quasi che l’autrice si sia  impantanata e abbia deciso di uscirne con soluzioni che non hanno senso con la storia letta fino a quel momento. 

La morte viene affrontata in maniera leggera il finale è frettoloso e superficiale.
Una trama che meritava ben altro sviluppo.

Peccato! 

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Heather J. Fitt


È nata in Scozia e, dopo aver girovagato per tutta l’Europa, si è stabilita nell’Hampshire con suo marito. Lavora come editor e redattrice freelance, e proprio il contatto con i suoi autori l’ha spinta a intraprendere la carriera da scrittrice