Recensione di Katia Montanari
Autore: Marco Polillo
Editore: Bur Rizzoli
Genere: giallo/thriller
Pagine: 384
Anno di pubblicazione: 2018
Milano, un martedì di febbraio. Come ogni martedì da quando è morta sua moglie, Amilcare De Norri è al cinema, unico diversivo a una vita fatta di casa e lavoro. Come ogni martedì, a casa dell’avvocato Castelli, si tiene il solito poker tra amici: solo uomini, mentre le mogli, per chi ce le ha, sono in montagna a rilassarsi un po’. Ma quella sera le cose sembrano non andare per il verso giusto. A cominciare da quell’individuo sgradevole che ha importunato il ragionier De Norri durante tutta la proiezione, fino a fargli cadere per terra il cappotto buono. Poi il telefono che si mette a squillare in piena notte. E quell’uomo che senza neanche presentarsi inizia a parlare e d’improvviso si interrompe. Certo il ragioniere non immagina che il suo misterioso interlocutore in quel preciso istante giace a terra, senza vita. Non può sapere che l’avvocato Stari, celebre penalista milanese, lo ho scelto come pedina fondamentale di un gioco complesso e pericoloso. Non sa che da quel momento la sua stessa vita è in pericolo. Perché è stato testimone di un delitto. Testimone invisibile.
RECENSIONE
Di questo romanzo mi ha colpito molto la trama. Originale e ben strutturata. Gli indizi emergono dalle vicissitudini di più personaggi, come pezzi di un puzzle che vengono poi ridefiniti e ordinati fino a ottenere “l’immagine finale”.
Lo stile adottato dall’autore è quello confidenziale e anche grazie a questa scelta i dialoghi e le relazioni risultano molto realistici.
Le scaramucce sentimentali tra Francesco e Camilla, la figura del portinaio Ivano, apparentemente sempre alle prese con la Settimana enigmistica ma con orecchie ben tese a tutto ciò che gli avviene intorno, le telefonate della mamma di Camilla, spesso nei momenti meno opportuni, sono tutte piccole cose che danno al lettore il senso della quotidianità.
All’inizio vengono presentati in modo rapido molti dei personaggi ed è possibile andare in confusione, ma man mano che la trama procede le dinamiche tra loro si delineano e si riesce a seguire bene tutti gli intrecci.
È quindi, a mio parere, un giallo ben scritto che riesce a suscitare nel lettore la frenesia di arrivare presto alla fine per scoprire chi è l’assassino.
Vi sono, all’interno della trama, sia parti più riflessive e di ragionamento che portano alla scoperta di nuovi indizi, sia veri e propri colpi di scena, anche se non mancano gli imprevisti e alcuni “colpi di fortuna”.
Marco Polillo
Nato a Milano, Marco Polillo è stato direttore generale di Rizzoli e Mondadori, e da anni si occupa della casa editrice che porta il suo nome. Attualmente è presidente dell’Associazione Italiana Editori. Appassionato di gialli, ha pubblicato diversi romanzi: dopo l’esordio con Testimone invisibile (prima pubblicazione 1997) è seguita una serie dedicata alle indagini del vicecommissario Enea Zottìa, protagonista di Corpo morto, Il pontile sul lago, Villa Tre Pini, Il convento sull’isola e Acque amare. Nel 2017, per Rizzoli, è uscito Chi vuole uccidere Fred il Tacchino?
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