A cura di Silvana Meloni
The Perfect Couple ( La coppia perfetta) è una miniserie televisiva Usa del 2024, ideata da Jenna Lamia, distribuita da Netflix e tratta dal romanzo di Elin Hilderbrand. Nel 2019 è stato annunciato che Jenna Lamia avrebbe curato un adattamento del romanzo per il piccolo schermo. Nel marzo 2023 Nicole Kidman, Liev Schreiber, Dakota Fanning, Eve Hewson e Billy Howle hanno accettato di far parte del cast. Regia di Susanne Bier.
Le riprese sono cominciate nella primavera del 2023 in Massachussetts, nell’isola di Nantucket dove la serie è ambientata. L’intera miniserie è stata distribuita su Netflix il 5 settembre 2024.
Trama. Un misterioso omicidio scuote la vuota apparenza di perfezione di una ricca famiglia del Massachussetts. Il rampollo Benji Winbury è in procinto di sposare la giovane Amelia Sacks, non particolarmente ben vista dalla futura suocera Green Garrison Winbury, scrittrice di romanzi gialli. Mentre tutti gli invitati convolano nella splendida villa del ricevimento, viene ritrovato sulla spiaggia il cadavere della damigella d’onore Merrit. Da questo momento, la serie assume i tratti del giallo classico, finalizzato a scoprire chi è il responsabile di un crimine per il quale tutti i personaggi che ruotano intorno alla famiglia Winbury sono di fatto sospettati. I contorni assumono i tratti di un romanzo giallo della stessa Green e gli investigatori della vicina stazione di polizia di Nantucket faticano a ricostruire dinamiche, relazioni, opulenti stili di vita di un microcosmo che sembra solo nascondere segreti e tradimenti.
Recensione. Una ricca famiglia americana organizza il matrimonio del secondogenito nella splendida cornice di una villa sul mare nell’isola di Nantucket, Massachussetts, di cui è proprietaria. La madre dello sposo, Greer, è una famosa scrittrice di gialli e il padre il rampollo di antica dinastia.
Peccato che la futura sposa sia una ragazza semplice, per quanto laureata e ricercatrice, e Greer sembra non ritenerla all’altezza di suo figlio, soprattutto vista la scarsa dimestichezza di Amelia con le loro regole di comportamento e galateo. Tutti gli amici e parenti si ritrovano nella villa il giorno prima della celebrazione, felici di festeggiare la coppia nonostante già si evinca qualche inevitabile tensione.
Tuttavia, per Greer ciò che conta è l’apparenza: infatti, proprio in quei giorni, lei promuove il suo ultimo romanzo, una fortunata serie che vede come protagonisti la coppia “perfetta”, identificata dai lettori con il ménage dell’autrice e il marito, sposati da trent’anni.
Ben presto si scoperchia il vaso di Pandora: la morte inaspettata della testimone di Amelia porta alla luce il vero carattere dei protagonisti tra inganni, tradimenti, vendette e ritorsioni.
Esiste la famiglia perfetta?
La regista, nel raccontare questa vicenda noir, ci conduce, un poco alla volta, nel pantano delle contraddizioni insite nelle relazioni, e non solo in quella tra i ricchi genitori dello sposo. Tutti i rapporti (parentali, amicali, amorosi) alla fin fine si basano su non detti, su inganni, piccoli o grandi, su false rappresentazioni del sé a beneficio di chi ci guarda.
Siamo tutti attori nel grande palcoscenico della vita, sembra dire la sceneggiatrice, la verità è opinabile e dipende da che punto di vista guardi i fatti. Ma, proprio perché questo è il presupposto, non ha alcun senso prendersela troppo a cuore per la mancanza di sincerità nei rapporti tra le persone; la costruzione del personaggio che mostriamo a coloro che ci circondano va bene finché ne traiamo una qualche utilità.
Quando il gioco è scoperto, non è più vantaggioso, si vada altrove e si ricominci con una rappresentazione di sé adatta al nuovo contesto. Intelligenza è adattarsi alle circostanze, sembrano rammentarci, la sceneggiatrice e la regista, con un finale davvero inaspettato.
La sceneggiatura si avvale di un continuum temporale scandito dalle indagini della polizia, rotto dai frequenti flashback che ci portano all’interno della storia e della personalità dei protagonisti.
Uso il plurale perché, se è vero che Greer appare in un primo tempo la figura chiave attorno alla quale girano gli altri personaggi, man mano scopriamo che il discorso si fa corale, giacché quasi tutti gli altri interpreti risultano avere un ruolo importante nell’intreccio di quelle vite. Vite da ricchi?
Certo, ma non solo: anche la scalata sociale ha un peso determinante nelle scelte, più o meno sciagurate di queste persone.
Naturalmente la maestria attoriale di una rosa importante di interpreti ha il suo peso, senza nulla togliere alla figura carismatica che Nicole Kidman riesce a disegnare.
Quindi, non solo giallo ma, a mio avviso, un invito alla riflessione su quanto siamo disposti a mettere in gioco di noi nella relazione con gli altri. Una serie che ho apprezzato, forse il non aver letto il romanzo da cui è tratta mi ha consentito di valutarla al meglio.
Buona visione! 🎬