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 TOPOGRAFIA DI UN PAESE NEBBIOSO


Autore: Cristina Cigognini

Editore: Oltre Edizioni

Genere: Giallo

Pagine: 162

Anno di pubblicazione: 2022

Sinossi. Un uomo, Alberto Pacini detto Paco, docente di Storia all’università di Pavia, viene trovato morto ammazzato nella sua cucina. Siamo a Conaglia, paese di fantasia della Bassa Lodigiana. Le indagini dell’omicidio vengono affidate ad Arrigo Corvi, un singolare commissario di polizia, laureato in letteratura inglese, studioso di Shakespeare ― che è anche la sua chiave di interpretazione della mente umana ― e con un cane, un bracco, anch’esso dal nome letterario, Jeeves, con il quale ama passeggiare per le campagne della Bassa, riflettendo sui suoi casi polizieschi. All’omicidio non è interessato solo Corvi. Anche una donna, Adelaide Dolci, madre single di due bambine, spinta dalla figura della vittima, amico del padre delle sue figlie, è curiosa di sapere chi ha fatto fuori il professore. S’intromette così nelle indagini, non senza il disappunto del commissario. Ne viene fuori, tra loro, un duello intellettuale durante il quale, per il coinvolgimento di Costanza, sorella di Adelaide, verrà ad essere scoperchiata una tragica realtà famigliare, in cui il bene si confonde con il male al punto da scivolare, dopo il primo, in un secondo omicidio e, quindi, nel tentativo di un terzo.

 Recensione di Agnese Manzo


Il giallo si addice alla nebbia, vanno spesso a braccetto e insieme formano un’accoppiata fumosa che fa sorgere nel lettore il desiderio di vederci chiaro. In questo giallo frizzante, dal ritmo veloce e senza tempi morti, la nebbia è come un’ospite fissa, e gli abitanti del paese della Bassa Lodigiana in cui è ambientata la storia la considerano una presenza un po’ invadente ma in fondo innocua, che non disturba la quotidianità di una vita dai ritmi sempre uguali, tra famiglia, pendolarismo verso la vicina Metropoli, incontri con i soliti amici.

Il ritratto idilliaco di un paese tranquillo in cui non succede mai nulla è brutalmente infranto da un omicidio cruento quanto inspiegabile, di cui è vittima un giovane professore universitario. La vittima, in fondo, aveva l’unico torto di non brillare per simpatia, ma non c’erano ombre nel suo passato, chi avrebbe potuto desiderarne la morte?

Adelaide Dolci, architetta e svagata madre single, nonché lettrice di polizieschi e thriller, è una donna molto indaffarata a causa delle difficoltà che deve affrontare per gestire da sola due bambine piccole. L’abbandono del marito non l’ha devastata – e questo fa di lei una figura originale e positiva – e sembra quasi sollevata per il fatto di essersene liberata. Quando apprende del delitto, Adelaide è come colpita da una scarica di adrenalina: la vittima è una sua vecchia conoscenza, da sempre amico del cuore del suo ex, complice di ragazzate e trasgressioni. La sua natura di appassionata di gialli risveglia subito in lei la curiosità e la voglia di indagare, spingendola a entrare in azione nei panni dell’aspirante detective, cosa che, prevedibilmente, non suscita entusiasmo nei veri inquirenti. 

A gradire meno di tutti l’intromissione della giovane architetta sarà il commissario Corvi, un uomo solitario e un po’ misantropo, ispirato solo da Shakespeare e da lunghe passeggiate tra le nebbie serali in compagnia del suo cane. Dal suo punto di vista Adelaide è una seccatrice, una fastidiosa impicciona, una donna che si interessa alle indagini solo per noia. 

Il precipitare degli eventi, tuttavia, lo obbligherà a rivedere le sue opinioni, sotto tutti gli aspetti.

Personaggi credibili e simpatici, costruzione della trama ingegnosa, conclusione inattesa come si conviene sia per un giallo.

Una lettura non troppo impegnativa ma sicuramente piacevole, che consiglio.

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Cristina Cicognini


Cristina Cicognini Ha lavorato per diciotto anni come redattore e editor presso un grande editore. A febbraio 2019 fonda, insieme ad altre tre socie, la casa editrice 8tto Edizioni che pubblica letteratura di area anglofona. Insegue e indaga da sempre diverse modalità di espressione letteraria e potenziamento dello spirito, che sono solo in apparenza ambiti diversi. Vive a Codogno, nel Basso Lodigiano, e diversamente da tutte le persone di sua conoscenza pensa che la nebbia non sia poi così male.