A cura di Giulia Manna
Transatlantic è una serie in sette episodi creata da Anna Winger, tra gli scrittori di Unorthodox e Deutschland89
Trama
Durante la Seconda Guerra Mondiale, due americani e i loro alleati organizzano un’operazione di salvataggio a Marsiglia per aiutare artisti e altri rifugiati in fuga dall’Europa.
Curiosità:
La storia – ispirata al racconto The Flight Portfolio di Julie Orringer – ruota attorno dell’Emergency Rescue Committee, il Comitato di salvataggio istituito nel 1940 con il supporto di Eleanor Roosevelt per dare riparo agli artisti e ad altri profughi in fuga dai nazisti. Missione compiuta: il comitato ne salvò 2000 (tra cui i pittori Max Ernst e Marc Chagall, lo scrittore André Breton, la saggista Hannah Arendt).
Personaggi:
Gillian Jacobs è Mary Jayne Gold
Lucas Englander è Albert Hirschman
Cory Michael Smith è Varian Fry
Ralph Amoussou è Paul Kandjo
Deleila Piasko è Lisa Fittko
Amit Rahav è Thomas Lovegrove
Grégory Montel è Philippe Frot
Corey Stoll è Graham Patterson
Ricorrenti:
Moritz Bleibtreu è Walter Benjamin
Alexander Fehling è Max Ernst
Jonas Nay è Walter Mehring
Lolita Chammah è Lorène Letoret
Luke Thompson è Hiram “Harry” Bingham
Jodhi May è Peggy Guggenheim
Rafaela Nicolay è Margaux
Henriette Confurius è Lena Fischmann
Yoli Fuller è Souleymane Toure
Nadiv Molcho è Bill Freier
Yulia Antoshchuk è Ukrainian Woman
Recensione
Come dico nella sezione “curiosità”, la storia di Transatlantic è spirata al racconto The Flight Portfolio di Julie Orringer e ruota attorno dell’Emergency Rescue Committee, il Comitato di salvataggio istituito nel 1940 con il supporto di Eleanor Roosevelt per dare riparo agli artisti e ad altri profughi in fuga dai nazisti. Riuscirono a salvare circa 2000 profughi tra cui i pittori Max Ernst e Marc Chagall, lo scrittore André Breton, la saggista Hannah Arendt.
I protagonisti sono Mary Jayne Gold, interpretata da Gillian Jacobs che nelle altre serie che fino ad ora aveva interpretato non avevo amato particolarmente, anzi, mi dava l’idea di essere la classica bella ragazza diventata attrice. Qui, mi sono dovuta ricredere. Bella è bella, ma è anche brava. Non un’attrice ai livelli di Meryl Streep sia chiaro, ma ha del talento. Mary è ereditiera americana che in Francia sovvenzionò e appoggiò il comitato. Il padre le taglia i fondi con lui la donna teneva in vita il comitato. Man mano che Hitler si avvicina il padre rivuole sua figlia al sicuro in America, ma quest’ultima non ha alcuna intenzione di tornare a casa, diventare la classica mogliettina americana che frequenta salotti e cene di beneficenza. Vuole rimanere sul campo e questo le costerà parecchio. Mary Jayne Gold si rivela una donna sicura di sé e delle sue doti. Un personaggio decisamente affascinante.
Accanto a lei, Varian Fry interpretato da Cory Michael Smith attore che ho amato tantissimo nel panni dell’Enigmista nella serie Gotham. Varian è un giornalista di Harvard atterrato in Francia con la missione di trovare e salvare gli artisti sparsi in Europa. Si rivela un ottimo attore anche in questa serie. E’ molto bello anche il personaggio che interpreta. Varian è l’uomo buono che cerca di fare le cose nel modo giusto.
Le loro storie si incrociano con quelle di Albert Hirschman, interpretato da Lucas Englader, attore bello e con del potenziale. Albert è ebreo fuggito da Parigi con la sorella Ursula. Tra l’uomo e Mary scatta qualcosa, ma hanno una missione più grande di loro da compiere.
Adatta a chi come me ama le serie televisive storiche anche se romanzate. E’ proprio ben fatta e la recitazione è buona. Non fa mancare nulla: storia, spionaggio, passione, amore, sacrificio…nulla davvero! E’ un bel viaggetto in tempi che spero, non tornino più.
Buona visione.