Recensione di Sara Ammenti
Autore: Connie Palmen
Traduzione: Claudia Cozzi, Claudia Di Palermo
Editore: Iperborea
Genere: Narrativa
Pagine: 256
Anno di pubblicazione: 2018
Sinossi. Ted Hughes e Sylvia Plath, la coppia «maledetta» della letteratura moderna, segnata dal suicidio di Sylvia a soli trent’anni nel 1963, ha ispirato ogni sorta di speculazioni e mitizzazioni sulla fragile martire e il suo brutale carnefice. In questo romanzo Connie Palmen dà voce a Ted Hughes e fa raccontare a lui – il poeta, il marito, l’uomo che non può smettere di interrogarsi sulle proprie colpe ma che ha sempre mantenuto un religioso silenzio sulla moglie perduta – la sua verità. Una confessione intima, un incalzante viaggio emotivo che ci risucchia nella spirale di un amore tragico fra due scrittori uniti nel sacro fuoco dell’arte: dal primo folgorante incontro che sembra proiettarli in una sfera magica e rivelarli predestinati uno all’altra, al tempestivo matrimonio, il lungo viaggio nella natura americana, la mondanità letteraria di Londra e l’arrivo dei figli, la brillante carriera di lui e la lotta incessante di lei contro i propri demoni. Sylvia, l’irresistibile enfant prodige delle lettere americane, acuta, passionale, ma in realtà una bambina con l’anima di vetro che chiede aiuto, piena di incubi e paure, capace di vivere solo di assoluti, ossessionata dalle aspettative nei suoi confronti fino a includere anche la maternità nella sua ansia di successo, vittima di una mitologia personale che le impone il sacrificio sull’altare della poesia, il martirio come destino, liberazione e rinascita. Ted, l’intellettuale europeo affascinato dai reami dell’inconscio, che in lei trova una musa e una compagna di vita, che a lei dà tutto se stesso per cercare di salvarla dal suo lato oscuro, ritrovandosi intrappolato in un legame di mutua dipendenza sempre più viscerale, esigente, predatorio, e scoprendosi incapace di starle accanto.
Recensione
“Per la maggior parte delle persone esistiamo solo in un libro, la mia sposa e io. Negli ultimi trentacinque anni ho dovuto assistere con impotente ribrezzo a come le nostre vite reali sono state sommerse da un’onda fangosa di racconti apocrifi, false testimonianze, pettegolezzi, invenzioni, leggende; a come le nostre reali, complesse personalità sono state sostituite da stereotipi, ridotte a immagini banali tagliate su misura per un pubblico di lettori affamati di sensazionalismo.
E così lei era la fragile santa e io il brutale traditore.
Ho taciuto.
Fino ad ora.”
Tutti conosciamo la triste storia di Sylvia Plath, ma questo è di certo il primo tentativo di raccontarla con la voce del suo più grande amore, il celebre scrittore e poeta inglese Ted Hughes, per anni ritenuto la causa della fine di Sylvia.
L’autrice del romanzo, la scrittrice olandese Connie Palmen, si è occupata per anni dello studio di questi personaggi e il risultato è davvero meritevole!
Si percepisce che dietro al romanzo c’è un accurato e attendibile studio delle fonti biografiche, basato anche sui carteggi e sugli archivi personali dei due poeti.
Ma ciò che sorprende di più è la musicalità delle parole, l’utilizzo di una prosa talmente vicina ai personaggi da sembrare un lavoro autobiografico!
In queste pagine c’è la poesia di Ted, la genialità di Sylvia e la loro storia d’amore, intensa e drammatica al tempo stesso, travolgente fino all’ultimo respiro. Il punto di vista però è quello di Ted e, per quanto opinabile, mette il lettore di fronte alla difficoltà di vivere una vita al fianco di una persona ossessionata dalla gelosia e perseguitata dall’ombra del cosiddetto male oscuro.
“Che si tratti del fuoco o della conoscenza del bene e del male, gli dèi tengono sempre nascosto qualcosa agli esseri umani perché non smettano mai di danzare al suono dei loro flauti”
Una storia straziante, un amore lacerante, il dolore oscuro della depressione, la forza delle parole…tutto questo e molto di più tra la forza delle parole…tutto questo e molto di più tra le righe di “Tu l’hai detto” di Connie Palmen.
Da leggere assolutamente!
Connie Palmen
Connie Palmen: Connie Palmen (1955) è una nota scrittrice olandese. Ha avuto uno straordinario successo di critica e vendite con il suo primo libro, Le leggi (Feltrinelli, 1993) a cui sono seguiti numerosi romanzi e raccolte di saggi tradotti in venti lingue. Con Tu l’hai detto ha vinto il prestigioso Premio Libris nel 2016.