TUNNEL
di Maria Masella
La Corte Editore 2023
thriller psicologico, pag.232
Sinossi. La vita di Lena è come l’ha sempre desiderata: lineare, sicura, programmata. Lavora come penalista in un prestigioso studio di Genova, ed è convinta di seguire le orme del nonno paterno. L’unico fuori programma, fino a quel momento, è stato quando, qualche settimana prima, ha scoperto di essere incinta senza averlo minimamente preventivato. Sta ancora decidendo cosa fare della sua gravidanza, quando in un parcheggio sotterraneo, viene violentata e aggredita da tre uomini. Perde il bambino e perde la fiducia nella Giustizia che non riesce a trovare i suoi aguzzini. La sua vita sparisce. Diventa sopravvivenza. Poi, due anni dopo, l’arrivo di una donna che le lascia la traccia per individuare uno dei tre aguzzini, fa rinascere in lei il desiderio di vendetta. Lena pensa di averlo trovato e, tormentata, lo segue per giorni. Quando quell’uomo, però, viene ucciso, teme di essere stata lei a colpirlo a morte e di aver rimosso completamente la cosa. Tutti gli indizi sono contro di lei e anche chi la conosce sembra ritenerla colpevole. Può davvero essersi trasformata in un’assassina? Un thriller psicologico ambientato tra i caruggi di Genova, nel quale, per la protagonista, scoprire la verità sarà solo il primo passo per tornare a vivere.
“Poteva ancora fermarsi e ignorare la sete di verità. Ma aveva sete.
La verità era sfuggente… lei aveva vissuto, quasi sempre, con versioni parziali e rassicuranti…
Aveva troppo spesso evitato di percorrere quel viaggio, perché non sapeva dove l’avrebbe condotta…l’aveva evitato, spesso, perché niente faceva male come la verità.”
Recensione di Loredana Cescutti
Ho appena chiuso il libro e non ho ancora recuperato il respiro.
Questo nuovo romanzo di Maria Masella mi ha trascinata in QUEL tunnel per i capelli, mi ha strappato i vestiti e la pelle dal corpo, mi ha fatta sanguinare per poi farmi ricadere a terra piena di lividi, dentro e fuori fino a indurmi un’attrazione spasmodica per il buco nero di dolore in cui con Lena, mi sono sentita precipitare.
Annaspare, boccheggiare, galleggiare, scomparire.
Una scrittura dura e graffiata, la sua, che lascia segni indelebili e cicatrici talmente profonde che uscirne illesi non è proprio possibile e un sanguinamento costante fuori e dentro l’anima sarà una conseguenza irrecuperabile.
Masella qui ha giocato duro, con maestria e coraggio, nello stravolgere il suo modo di scrivere e, con un’intensità tale che ti porta lontano da te stesso ma drasticamente vicino alla storia e al suo personaggio.
“Il primo passo è accettare di essere umani e quindi fragili.”
L’annebbiamento di Lena, il suo non voler vivere ma sopravvivere, il torpore che l’accompagna e che “l’aiuta”, la sua sete di verità e di annullamento ti si attorcigliano addosso come un sudario e riescono a privarti dell’ossigeno come fossi tu a stare male, come se lei fosse dentro di te.
Come fossi lei.
“… il dubbio di aver agito e dimenticato era ancora peggio che essere considerata, dagli altri, una possibile colpevole…”
Una corsa disperata alla ricerca della verità, necessaria per salvarsi l’anima o per vendetta, questo sarà tutto da vedere ma la garanzia, starà tutta nell’evoluzione di una trama che mano a mano si trasformerà in un incastro di difficile soluzione, a meno di non provare a fermarsi, cercare di schiarirsi il cervello, respirando, riflettendo e non temendo i ricordi, che da quando si ritroveranno il cancello aperto, inizieranno a fuoriuscire disperati e rabbiosi.
“…sapere la verità era sollievo e spesso dolore: la verità era sempre diversa da come la si sperava.”
Bisognosi di poter avere libertà di farsi sentire.
Disperati e rabbiosi perché arginati con forza per molto tempo, per il timore di affrontarli direttamente faccia a faccia.
“Nessuno è soltanto bianco o soltanto nero.”
Una sensazione pregnante di non riuscire a vedere a breve una via d’uscita, la quanto fin troppo nominata luce in fondo al tunnel, ma solo oscurità.
Solo limbo.
Un timing velocissimo, un’ambiguità logorante che ti mette in ginocchio, ti piega le gambe e ti toglie qualsiasi certezza, lasciandoti lì basita, addolorata, ma ad un certo punto, anche desiderosa di togliere il piede che ti teneva in bilico e barcollante in cima al balcone prima di fare l’ultimo passo, in avanti, per disperazione e invece, te lo riporta a terra, indietro, e ti fa ritrovare quel briciolo di lucidità.
E non solo.
Una scrittura che si attacca alla pagina e alle parole in modo disperato.
Parole che fanno trasparire una necessità vitale di farsi leggere e soprattutto capire, che vogliono farsi trattenere dal lettore, per far sì che la storia arrivi per intero, completa di tutto il dolore puro che fuoriesce e ricca, anche, di quel necessario BISOGNO di vivere che dobbiamo imporci, per non soccombere alle avversità che, la ruota della fortuna che è la nostra strana vita, ha deciso girando a caso per noi.
Non c’è altro modo di parlavi di “Tunnel”, per cui, invece di attraversarne uno senza farci più di tanto caso, fermatevi e affrontate questo.
“Ognuno di noi ha bisogno di perdono…”
Complimenti Maria!
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Maria Masella
è nata a Genova. Ha partecipato varie volte al Mystfest di Cattolica ed è stata premiata in due edizioni (1987 e 1988). Ha pubblicato una raccolta di racconti – Non son chi fui – con Solfanelli e un’altra – Trappole – con la Clessidra. Sempre con la Clessidra è uscito nel 1999 il romanzo poliziesco Per sapere la verità. La Giuria del XXVIII Premio “Gran Giallo Città di Cattolica” (edizione 2001) ha segnalato un suo racconto La parabola dei ciechi, inserito successivamente nell’antologia Liguria in giallo e nero (Fratelli Frilli Editori, 2006). Ha scritto articoli e racconti sulla rivista “Marea”. Per Fratelli Frilli Editori ha pubblicato Morte a domicilio (2002), Il dubbio (2004), La segreta causa (2005), Il cartomante di via Venti (2005), Giorni contati (2006), Mariani. Il caso cuorenero (2006), Io so L’enigma di Mariani (2007), Primo (2008), Ultima chiamata per Mariani (2009), Mariani e il caso irrisolto (2010), Recita per Mariani (2011), Per sapere la verità (2012), Celtique (2012, terzo classificato al Premio Azzeccagarbugli 2013), Mariani allo specchio (2013), Mariani e le mezze verità (2014), Mariani e le porte chiuse (2015), Testimone. Sette indagini per Antonio Mariani (2016), Mariani e il peso della colpa (2016), Mariani e la cagna (2017) Mariani e le parole taciute (2018), Matematiche certezze (2019 scritto a quattro mani con lo scrittore Rocco Ballacchino), Mariani e le giuste scelte (2019), Mariani e le ferite del passato (2020), Tempesta su Mariani (2021), Nessun ricordo muore (2017), Vittime e delitti (2018), Le porte della notte (2019), Un posto per morire (2021) e Appuntamento mortale (2022) questi ultimi cinque con protagonista la coppia Teresa Maritano e Marco Ardini. Per Corbaccio ha pubblicato Belle sceme! (2009). Per Rizzoli, nella collana youfeel, sono usciti Il cliente (2014), La preda (2014) e Il tesoro del melograno (2016). Per Castelvecchi il romanzo Tracce di Ada (2021). Morte a domicilio e Il dubbio sono stati pubblicati in Germania dalla Goldmann. Nel 2015 le è stato conferito il premio “La Vie en Rose”. 2018, terza classificata alla prima edizione del Premio EWWA. Premio Tigulliana, 2019. Premio alla carriera La Quercia del Myr, 2020.