Tutta la vita che resta 




Roberta Recchia 


DETTAGLI:

Editore: Rizzoli

Collana: le scale 

Genere: giallo

Pagine: 399

Anno edizione: 2024

Sinossi. Uno strappo che sembrava impossibile da ricucire, una famiglia che nel corso degli anni ritrova la strada nella forza dei legami. Ci sono libri che ti entrano dentro, che ti accompagnano per mano nella vita di tutti i giorni. È ciò che succede con l’esordio magnetico di Roberta Recchia, una storia da cui non ci si stacca, con protagonisti vivi, autentici. Come Marisa e Stelvio Ansaldo, che nella Roma degli anni Cinquanta si innamorano nella bottega del sor Ettore, il padre di lei. La loro è una di quelle famiglie dei film d’amore in bianco e nero, fino a quando, anni dopo, l’adorata figlia sedicenne Betta – bellissima e intraprendente – viene uccisa sul litorale laziale, e tutti perdono il proprio centro. Quell’affetto e quella complicità reciproca non ci sono più, solo la pena per la figlia persa per sempre. Nessuno sa, però, che insieme a Betta sulla spiaggia c’era sua cugina Miriam, al contrario timida e introversa, anche lei vittima di un’indicibile violenza. Sullo sfondo di un’indagine rallentata da omissioni e pregiudizi verso un’adolescente che affrontava la vita con tutta l’esuberanza della sua età, Marisa e Miriam devono confrontarsi con il peso quotidiano della propria tragedia. Il segreto di quella notte diventa un macigno per Miriam fin quando – ormai al limite – l’incontro con Leo, un giovane di borgata, porta una luce inaspettata: l’inizio di un amore che fa breccia dove nessuno ha osato guardare.

 Recensione di Gabriel Uccheddu


La nevicata del 56’ e un amore obbligato che poi sboccia nel lungo viaggio della vita. Una morte inaspettata, la dimenticanza e il dolore di una famiglia apparentemente perfetta. 

Tutta la vita che resta’ è l’esordio della talentuosa scrittrice Roberta Recchia.

Un Romanzo familiare indimenticabile scritto con una maestria unica e irripetibile. Il romanzo affronta due spaccati di vita diversissimi prima la Roma degli anni Cinquanta e poi quella degli anni Ottanta. I personaggi a cui Roberta Recchia da voce sono nitidi e vicini al lettore, quasi li conoscesse da un’eternità. Grande vantaggio di questo libro è appunto l’empatia che il lettore crea con i personaggi della Recchia.

Nella prima parte del romanzo intitolata ‘’La vita di prima’’ il lettore viene catapultato all’interno delle ordinarie giornate della famiglia Balestrieri dove Letizia ed Ettore sono impegnati nella gestione della loro bottega insieme alla loro figlia Marisa.
Quest’ultima scopre di essere incinta e viene piantata in asso dal suo attuale ragazzo Francesco Malpighi, uno che non gode di buona reputazione nel quartiere. La famiglia Balestrieri cercherà di combinare un matrimonio a Marisa per salvarla dalle future condanne che il quartiere avrebbe potuto affibbiarle. Ecco che arriva Stelvio Ansaldo…

Roma anni Ottanta: Stelvio Ansaldo e Marisa Ansaldo danno alla luce due figli: Ettore Ansaldo ed Elisabetta Ansaldo. Durante una notte d’estate, Elisabetta e sua cugina Miriam – figlia di Emma sorella di Marisa – si allontanano dalla casa al mare.
Una casa che Marisa e Stelvio hanno comprato con i loro sacrifici, a Torre Domizia.

È proprio lì, nel buio e nel silenzio assordante delle notti d’estate che Miriam Bassevi ed Elisabetta Ansaldo vengono violentate duramente.

L’indomani mattina il corpo esamine di Elisabetta viene trovato sulla spiaggia.

Chi è il colpevole di questa terribile tragedia?

Chi ha osato sfiorare il corpo di due giovani ragazzine appratenti ad una famiglia rispettabile?

Chi ha gettato ombra in una famiglia dove la luce sembrava essere all’ordine del giorno? 

La famiglia Ansaldo cade in un baratro, in un abisso troppo profondo per trovare la forza di risalire. La vita li ha messi a dura prova, gli ha strappato dal loro nido d’amore una figlia e le risposte, che sembrano non avere un senso in momenti di dolore così grandi, sembrano non arrivare. Solo attraverso una lunga lotta tra amore e dolore, fiducia e tradimento, verità e menzogna, la famiglia Ansaldo troverà le risposte ai segreti taciuti della loro famiglia e uscire illesi è impossibile. 

La fragilità di cui ci parla Roberta Recchia tocca il cuore di chiunque prende tra le mani questo romanzo. Lo stile unico e che sfiora la poesia è godibile. Una carezza all’anima. A volte anche uno schiaffo, perché se il tema della violenza è trattato in modo dolce e raffinato, il tema della sofferenza ci viene sbattuto in faccia forte e chiaro.

Senza lasciare scampo. Senza via d’uscita. Le parole sono scritte con precisione e cura e le descrizioni accurate in modo perfetto. Siamo di fronte ad un capolavoro della letteratura italiana contemporanea.

Di romanzi come questo ne escono uno ogni cento anni e l’autrice, secondo il mio punto di vista, segna proprio l’avvento di quanto affermato sopra. ‘Tutta la vita che resta’ parla di lotta, resistenza, prigionia (dell’animo) e liberazione, riscatto e rinascita.

Una storia che scardina il cuore di ogni lettore.

Perché vi consiglio la lettura di questo libro?

Penso che una storia così ben scritta non ci sia mai stata, si incastra tutto alla perfezione: Ambientazione, Trama, personaggi e sentimenti.

In questo libro ogni lettore può riconoscersi almeno in un personaggio, ci sarà il lettore che si ritroverà nella tenacia di Stelvio, nel dolore di Marisa, c’è chi si rispecchierà nelle fragilità che si trovano in Miriam e anche chi, come me, si ritroverà in tutti i personaggi. 

Scrivere di un libro perfetto è una grande responsabilità perciò finisco qui. Prendete in mano il vostro dolore e il vostro bagaglio di esperienze ed ospitate i personaggi di ‘’Tutta la vita che resta’’ perché hanno una grande storia da raccontare. 

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Roberta Recchia 


è di Roma, laureata in Lingue e Letterature Europee e Americane. Ha lavorato per molti anni in un contesto aziendale per poi intraprendere la strada dell’insegnamento, ma si è sempre dedicata alla scrittura: il suo primo romanzo è intitolato Tutta la vita che resta ed è edito da Rizzoli. Ora è in corso di pubblicazione in quattordici Paesi tra cui Regno Unito, Francia e Spagna. L’autrice è appassionata di cinema, e vive con il suo chihuahua Claudio.

A cura di Gabriele Uccheddu 

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