Tutti i miei errori




Recensione di Salvatore Argiolas


Autore: Dennis Lehane

Editore: Longanesi

Traduzione: Mirko Zilahi

Genere: Noir

Pagine: 336

Anno di pubblicazione: 2019

Sinossi. Tampa, 1943. Mentre il mondo intero è in guerra, la mafia americana sta vivendo la sua epoca d’oro. L’ex boss Joe Coughlin lavora come consigliere per la famiglia mafiosa dei Bartolo: gestisce i loro interessi in Florida, a Bo­ston e a Cuba e fa da intermediario tra la criminalità organizzata e l’alta società, tra morti ammazzati e fruscii di abiti da sera. Negli anni successivi alla tragica scomparsa della moglie, uccisa in un agguato, Joe si è risollevato, si è rifatto una vita insieme al figlio e ora ha tutto: soldi, potere, una nuova e bellissima amante, la garanzia dell’anonimato. Ma il successo non può da solo cancellare una vita di peccati: qualcuno lo vuole morto, e lui avrà poche settimane per capire chi e perché lo ha preso di mira, prima che sia troppo tardi.Duro, amaro, struggente, Tutti i miei errori è un eccezionale romanzo di sangue, passione e vendetta, calato in un’epoca storica magistralmente ricostruita da uno degli autori americani più talentuosi della sua generazione.

Recensione

Dennis Lehane è uno dei migliori scrittori di thriller contemporanei e ha al suo attivo due capolavori come “La morte non dimentica” (Mystic River) e “L’isola della paura”(Shutter Island) che sono stati portati sul grande schermo da maestri come Clint Eastwood e Martin Scorsese,

“Tutti i miei errori” è l’atto finale della trilogia dei Coughlin, cominciata nel 2008 con “Quello era l’anno” e proseguita nel 2012 con “La legge della notte” vincitore di numerosi premi e ispiratore del film omonimo di Ben Affleck.

Mentre il primo libro racconta la carriera del poliziotto Thomas Coughlin nel primo dopoguerra e il secondo  romanzo segue l’ascesa del suo giovane figlio Joe Coughlin nel sottobosco mafioso durante il Proibizionismo, il terzo, ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale vede Joe Coughlin diventato consigliere della Cupola che gestisce tutti i traffici illegali in Florida e a Cuba.

Coughlin pur essendo irlandese, è ammirato e rispettato per il suo carisma e la capacità di gestire gelosie e tensioni interne alla Commissione mafiosa.

Qualcuno però lascia filtrare la voce che c’è un sicario pronto ad ucciderlo e Joe tenta di capire chi e perché ci sia questa spada di Damocle sulla sua testa.

La sua indagine si intreccia con la necessità di continuare a mediare i contrasti tra i boss e di scongiurare una possibile guerra tra i clan.

Alla classica gangster story Lehane apporta un notevole spessore etico mostrando un malvivente con dubbi morali  e tracciando un parabola umana che attraversa una parte non molto conosciuta della storia americana.

Il titolo italiano “Tutti i miei errori”, diverso da quello originale “World Gone By”, mette in risalto questo aspetto della trama, le riflessioni di Joe Coughlin, assassino e delinquente matricolato, sul suo passato, sulla volatilità del potere e sulla sua particolare avversione per le ingiustizie, anche all’interno di logiche criminali.

“Quello che nessuno dice del potere è che non è mai assoluto. Nell’istante in cui ce l’hai, c’è già qualcuno pronto a togliertelo.”

“Quello che aveva imparato sul potere è che quelli che lo perdevano di solito non se ne rendevano conto finché non era irrimediabilmente svanito”

Il libro di Lehane è un potente ritratto di un mondo dove il tradimento è la base di ogni relazione e tutti alla fine saranno traditi da una mente scaltra e spietata che vince con intrighi degni di Don Vito Corleone.

Ed è proprio “Il Padrino”, il libro a cui più assomiglia “Tutti i miei errori”, con tanti personaggi storici come Carlos Marcello, Santo Trafficante, che furono sospettati dell’assassinio di John Kennedy e con l’atmosfera plumbea che permea entrambi i romanzi dominati dal tradimento e dalla fame di potere.

Scritto con ritmo serrato e incalzante, senza periodi di stanca, “Tutti i miei errori” si avvale dell’ottima traduzione di Mirko Zilahi, autore di diversi noir di successo.

Dennis Lehane


Di origine irlandese, vive a Boston, dove ha ambientato quasi tutti i suoi romanzi. Dopo aver fatto i mestieri più disparati, si è dedicato interamente alla scrittura. Insegna scrittura creativa all’Università di Harvard. È anche autore di un testo teatrale, Coronado. Tra i suoi romanzi, tradotti in molte lingue e pubblicati in tutto il mondo, ricordiamo in particolare Mystic River da cui Clint Eastwood ha tratto l’omonimo film che ha fatto guadagnare l’oscar come miglior attore protagonista a Sean Penn e l’oscar come miglior attore non protagonista a Tim Robbins. Tra gli altri: Shutter Island, Gone, Baby, Gone, Ogni nostra caduta, Tutti i miei errori. Dopo quel successo molti altri romanzi di Lehane hanno suscitato l’interesse di importanti registi.

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