Tutti i sapori del noir. Terza antologia in memoria di Marco Frilli
Recensione di Loredana Cescutti
“L’editore: un fantasma di cui si sente l’immensa mancanza e di cui si apprezza la grandezza quando non c’è più.”
Prefazione di Maurizio De Giovanni
Autore: AA.VV
Editore: Frilli
Genere: Racconti Noir
Pagine: 238 p. R.
Anno di pubblicazione: 2019
Sinossi. 49 autori in 46 racconti noir. Un buon racconto noir, come una portata fino a quel momento sconosciuta, deve incuriosire, avvincere e infine sorprendere, lasciandosi dietro il piacere di averlo gustato unito a un senso di lieve malinconia per essere giunti alla parola ‘fine’. Per molti detective nati e cresciuti nelle pagine dei libri il cibo ha giocato e gioca un ruolo importante: il geniale buongustaio belga Hercule Poirot si dispiace di non potersi concedere più di tre pasti al giorno; Nero Wolfe detesta abbandonare la propria abitazione ma partecipa al convegno dei Quinze Maîtres, i migliori al mondo; il metodico e umanissimo Maigret predilige piatti tradizionali francesi: se non preparati da sua moglie, da consumare nel bistrot Dauphine; l’amatissimo Montalbano una volta apostrofa malamente il suo vice Mimì Augello ‘colpevole’ di aggiungere parmigiano sulla pasta alle vongole; Pepe Carvalho si spinge oltre, sostenendo che “l’arte culinaria è una maschera di morte. Per mangiare, bisogna ammazzare”. Ma per tutti questi personaggi il cibo è stato utilizzato come ‘contorno’ per meglio caratterizzarli – il fulcro del crimine è sempre altrove – mentre nei quarantacinque racconti di questa antologia il cucinare o il mangiare non appaiono marginali rispetto alle storie narrate, ma hanno un ruolo centrale nella loro trama e spesso nelle location – cucine domestiche, ristoranti, bar, alberghi, paninoteche o campi di gare culinarie – ove si muovono i protagonisti. I protagonisti… in questa terza antologia di racconti che dedichiamo al nostro editore è sempre lui, Marco Frilli, a rapportarsi (vivace protagonista o umanissimo caratterista) con gli investigatori ‘seriali’ – creati dai suoi autori e non solo – e con criminali e vittime di turno, mentre è sembrato conseguenziale destinare i proventi del volume a chi cura i disturbi del comportamento alimentare.
“L’arte del cucinare condivide qualcosa di importante con la soluzione di un mistero, devi raccogliere gli ingredienti nelle stesse modalità. Se i gialli contengono ricette per omicidi, ben volentieri contengono anche ricette per del buon cibo”.
(Jeanine Larmouth)
Recensione
Non posso che concordare con quanto scritto all’inizio della sinossi che va a introdurre questa terza antologia di racconti noir edita in memoria di Marco Frilli, ovvero l’affermare che ogni racconto deve saper mantenere desta l’attenzione del lettore, ma deve anche incuriosirlo, coinvolgerlo, avvolgerlo e sul più bello forse deve sapersi far abbandonare.
Non perché sia lento, non perché sia noioso, non perché magari sia carente in qualcosa ma semplicemente perché deve lasciare spazio anche ad altro, o meglio alle altre storie scalpitanti che non aspettano altro se non di entrare in scena.
Di conseguenza, come avviene al tavolo di un ristorante, è necessario gustare, assaporare, godere del cibo che si sta impossessando dei nostri sensi ma, bisogna anche sapere quando è il momento di concludere per lasciare spazio ad un’altra portata.
Dopo aver letto l’antologia precedente uscita nell’autunno del 2018 (“44 gatti in noir” di cui trovate recensione qui nel sito) ed essermela degustata come una deliziosa scatola di cioccolatini a sorpresa, la lettura di “Tutti sapori del noir” per me è stata scontata. Non sono stata a pensarci molto, come è uscita l’ho presa e basta.
Ho scoperto che una raccolta di racconti può trasformarsi in una piacevole compagnia, perché non è necessario per forza iniziarli e finirli tutti di seguito, bensì vi è la possibilità di leggerseli come affiancamento ad un’altra lettura o più semplicemente, quando ne avvertiamo il bisogno.
Le storie rimangono lì, ci aspettano con pazienza e ogni volta che riprendiamo in mano il libro per proseguire, si avverte la sensazione di non averlo mai abbandonato veramente.
Per di più, io l’ho trovato un modo utilissimo per conoscere nuovi stili nuovi e di conseguenza nuovi autori da seguire.
Appare evidente dal titolo che il filo conduttore sarà la cucina, ma quella buona con la C maiuscola, che si intrufola nel tuo olfatto, andando poi ad accendere le papille gustative e, finendo poi per risvegliare il tuo stomaco e farti avvertire un brontolio inquietante causato dall’abilità con cui ogni singolo autore è riuscito a trasmetterti fedelmente la sensazione che si prova, nel mangiare le prelibatezze dolci e salate di cui si fa menzione.
A dare il colpo di grazia poi, il modo abile e godereccio nel descrivere la fase più “complicata”, cioè assaporare il piatto in uno stato di estasi assoluta.
Insomma, come durante uno sfarzoso pranzo da cerimonia, vi ritroverete immersi in quest’atmosfera festaiola e golosa, quindi fatevi avanti perché ce n’è veramente per ogni gusto. Le letture che troverete sono tutte godibilissime ma è ovvio, che ci sarà sempre qualcosa che riuscirà a colpirvi più di altro.
Io intanto vi segnalo con molto piacere la presenza di un racconto scritto a quattro mani da Sabrina De Bastiani, collaboratrice Thrillernord di lunga data, assieme a Daniele Cambiaso che non sono nuovi a questo tipo di lavori in doppio e che proprio quest’anno hanno pubblicato sempre con Fratelli Frilli il loro primo libro A distanza ravvicinata recensito su thrillernord.it.
Inoltre, come accade quando si presenzia ad un banchetto, si assaggia tutto, ma ovviamente ci sono sempre alcune pietanze che finiscono per lasciarci quel qualcosa in più. La stessa cosa succede con gli autori e le loro storie. Ad avermi rapita con le loro parole infatti, fra gli altri ricordo con piacere Adelaide Barigozzi con la sua food blogger, Maria Bellucci con i suoi cioccolatini speciali, Maria Masella con il “suo personaggio”, Alessandro Maurizi con le sue lacrime arroganti, Matteo Monforte con la sua cena per Alice, Bruno Morchio con i suoi bianchetti, Novelli e Zarini con la loro sposa in nero, Maria Teresa Valle con il suo basilico, Laura Veroni con il suo chef. Per altro, ad eccezione del duo De Bastiani-Cambiaso e Adelaide per me sono state tutte piacevolissime scoperte.
Menzione d’onore a Carlo Frilli, che con il suo racconto “Delitti a cena con delitto” mi ha fatta rituffare alla velocità della luce fra le pagine dei libri di Agatha Christie. Una storia incredibilmente misteriosa e assolutamente imperdibile con la partecipazione di personaggi di altissimo spessore letterario.
“Erano cinque oggi quando sono arrivato, erano cinque!” Si alzò facendo cadere la coperta, indicando il dipinto. – Ora ci sono solo tre pescatori…”
Arrivati a questo punto non posso che consigliarvi di acquistarlo, sia per risollevare lo spirito e in questo il cibo sapete che è un toccasana, sia per fare un piccolo gesto che si rivelerà grandissimo per chi lo riceverà.
Buona lettura e buon appetito!
AA.VV.
Maurizio de Giovanni (Prefazione), Alessandra Alioto e Rosalba Repaci (Posso offrirvi un limoncello?), Massimo Ansaldo (Il coltello del cuoco), Athena Barbera (L’appuntamento), Ivano Barbiero (Barbecue Paradise), Adelaide Barigozzi (Il mistero della food blogger), Alessandro Bastasi (L’abbuffata), Maria Bellucci (Ogni giovedì pomeriggio alle 17,00), Marina Bertamoni (Occhio al fagiolino dall’occhio), Mauro Biagini (I riders di piaza Oberdan), Marco Bonini (Prima o poi tutto salta fuori), Fabrizio Borgio (Plìn), Daniele Cambiaso e Sabrina de Bastiani (Frisceu con sorpresa), Pier Emilio Castoldi (Tutta colpa del gobbo), Armando D’Amaro (L’ultima cena), Arianna Destito (La pasta di nonna Apollonia), Marco Di Tillo (Marco&Marco), Massimo Fagnoni (Ragù alla bolognese), Ippolito Edmondo Ferrario (Sulle tracce della Gorgone…), Carlo Frilli (Delitti alla cena con delitto), Mirko Giacchetti (Oca azzurra), Antonella Grandicelli (Delitto a L’Ostaia di Quattru Canti), Domenico Ippolito (Osteria La vecchia ferrovia), Simona Leone (La giustizia del cardo), Lorenzo Licalzi (L’importanza dei particolari), Achille Maccapani (La testimone e il Brandacujun), Federica Marchetti (Amiche mie), Nathan Marchetti (L’uomo ideale), Maria Masella (25 ottobre 2018), Alessandro Maurizi (Lacrime arroganti), Roberto Mistretta (Pane e panelle), Paolo Mizar Paini (L’ultimo San Valentino), Matteo Monforte (La cena per Alice), Bruno Morchio (I bianchetti), Roberto Negro (Macaia), Andrea Novelli e Gianpaolo Zarini (La sposa in nero), Daniela Paletta (Il mistero della grattachecca), Alessio Piras (L’ospite), Alessandro Reali (Risotto al bistrot dell’arte), Nicoletta Rettegheri (Baci da Loano), Deborah Riccelli (La lista della spesa), Daniela Schembri Volpe (Cioccolato dark passion), Alberto Tondella (Con le mani nella marmellata), Luana Troncanetti (Scelte obbligate), Maria Teresa Valle (Per un mazzetto di basilico), Paola Varalli (RISOtto AMARO), Laura Veroni (La moglie dello chef).
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