Tutti sanno




Jordan Harper


DETTAGLI:

Traduttore: Giovanni Zucca

Editore: Neri Pozza

Genere: Narrativa gialla

Pagine: 368

Anno edizione: 2024

Sinossi. Da un balcone di quell’hotel è precipitato Jim Morrison, John Belushi è morto di overdose in una delle sue stanze, in un’altra hanno vissuto per un anno Sharon Tate e Roman Polanski: no, il Chateau Marmont, dove Mae Pruett è stata spedita nottetempo a «trattare un problema», decisamente non è un posto qualunque. Non che il lavoro di Mae sia un lavoro qualunque. Nella Los Angeles dello showbiz che fabbrica montagne di denaro, delle magioni principesche che affacciano su misere tendopoli, Mae Pruett ha una specialità: tenere il nome dei suoi clienti – ricchi, potenti, talvolta depravati – fuori dal raggio dei media, ripulire macchie di reputazione, gestire imbrogli e imbarazzi. Con ogni mezzo necessario. E gli occhialoni scuri di Hannah Heard, divetta in declino, nascondono una situazione che è pane per i suoi denti. Ma quando, di lì a poco, il suo capo e mentore Dan Hennigan viene ucciso sul Sunset Boulevard, Mae all’improvviso si ritrova sola di fronte alla Bestia, una rete occulta di potere e corruzione che ha sul libro paga, oltre a lei, una legione di avvocati, pierre, servizi di sicurezza, investigatori – occhi, orecchie, braccia, pugni. La Bestia che stringe tra i suoi artigli la città degli angeli. Nel suo dibattersi, Mae percorrerà le strade della fluorescente megalopoli, soffocata dal fumo dei roghi, popolata dalle gang in guerra, da influencer impillolati e rifatti, predatori a caccia di carne giovane, poliziotti sporchi, anime perdute. E dovrà decidere da che parte stare.

 A cura di Marina Toniolo


L’immaginario collettivo pone Los Angeles come la città dei sogni che si possono realizzare. Lo star business è ovunque e tutti possono aspirare a diventare attori o influencer sulle nuove piattaforme digitali.
Simile a un gigantesco luna park dalle giostre luminose e attrattive che spinge la gente a compiere qualsiasi gesto pur di arrivare verso una meta che è effimera, a possedere sempre di più. E non parliamo solo di soldi, ma anche di possedere altre persone.

Un far west dove vige la legge del più forte, dove anche la polizia è collusa con i potenti e ogni singolo ingranaggio è minuziosamente collegato ad altri. Lo spiega bene Harper in questo noir-hard boiled dalle tinte fosche, sature del fumo degli incendi che scoppiano nelle tendopoli. Sì, da una parte il lusso più sfrenato, Beverly Hills, dall’altro migliaia di persone senzatetto che sopravvivono di espedienti.

Le agenzie che seguono le stars si occupano di qualsiasi risvolto della loro vita pubblica e personale: sistemano imprevisti, bloccano interviste pericolose, soprattutto inventano storie che contano maggiormente della verità. 

Tutti sanno’ è una discesa negli inferi in un’estate losangelina, Mae la protagonista indiscussa. Istintivo il paragone con un’altra outsider, Lisbeth Salander. Ferocia e cinismo hanno messo la maschera a Mae, ma le pellicine delle unghie martoriate a sangue sono il segno che la sua anima è in tumulto.
Così come i suoi occhi, pronti ad ardere di fuoco sacro. Vede molte ingiustizie negli anni che lavora nella Bestia e quando deve affrontare la morte del suo mentore la sete di correttezza la porta ad uno scontro impari, eppure efficace.

Lei e la figura di Chris, ex poliziotto ora pugno dei potenti, sono perfetti, complementari. Assieme possono far esplodere una atomica sopra la città, ma quanto sono disposti a fare per mettere in gioco la propria vita? Quando è ora di dire: basta?

Con uno stile quasi da sceneggiatura, merito della traduzione in italiano, ‘Tutti sanno’ punta il dito contro chi conosce e tace, contro un mondo governato all’incontrario, contro chi crede di essere sempre impunito e che spesso la fa franca. Mae e Chris sono lì per quello, per riportare un briciolo di equilibrio o di destabilizzazione, a seconda di come lo si interpreti.

Questo è un romanzo che mi ha affascinata per la crudezza delle situazioni e per i sentimenti che trasudano ad ogni pagina, orrore e romanticismo in una combinazione vincente. Los Angeles è un vestito perfetto indossato da un corpo in putrefazione. “Chris butta la sua arancia nel cassone del camioncino.
Ride ancora più forte. Che meravigliosa perfezione. Gli aranci sono alberi bellissimi, l’aranceto uno spettacolo – la puzza di marcio, invece, la senti solo se ti avvicini”.

Come cantano i Guns ‘n Roses su Los Angeles:

Benvenuti nella giungla, ci divertiamo e giochiamo.

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Jordan Harper


è nato nel Missouri nel 1976 e vive a Los Angeles, dove lavora come sceneggiatore e produttore televisivo. Ha scritto per serie tv come ‘Gotham’, ‘Hightown’ e ‘The Mentalist’ (cinque stagioni). Il suo primo romanzo è ‘Educazione criminale’ (Einaudi 2018).

A cura di Marina Toniolo 

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