Recensione di Anthony Brigida
Autore: Michel Bussi
Traduzione: Alberto Bracci Testasecca
Editore: Edizioni e/o
Genere: Thriller
Pagine: 619
Anno di pubblicazione: 2021
Sinossi. Una grande ombra scura sprofondata nei ghiacci sulla cima del monte Ararat. I segreti del Libro di Enoch custoditi nei sotterranei del Vaticano. Frammenti dell’arca di Noè venerati come reliquie in un remoto monastero armeno. Una misteriosa bambina dagli occhi grigi troppo alta per la sua età. Il tatuaggio dell’unicorno che contraddistingue i membri di una setta con un nome da angeli ribelli. Un allevatore di crotali. Un cinese che vive in una gabbia. Non sono gli elementi di un nuovo film di Indiana Jones, ma alcuni pezzi del puzzle che Zak Ikabi, avventuroso giovane scienziato, sta cercando di ricomporre per scoprire cosa c’è davvero dietro la favola biblica di Noè che salva la fauna del mondo imbarcando sulla sua arca una coppia di tutti gli animali esistenti. Tutti meno l’unicorno, a quanto pare… La scontrosa ricercatrice Cécile Serval lo prende per pazzo quando lo vede irrompere nel suo laboratorio con l’assurda pretesa di avere copia del suo rapporto top secret sullo scioglimento dei ghiacci, ma non hanno il tempo di discutere: sulle tracce di Zak e del segreto di Noè c’è anche una spietata banda di miliziani azeri la cui unica regola è non lasciarsi testimoni alle spalle; inutile specificare che il loro percorso è una scia di sangue… Zak e Cécile non hanno altra scelta che fuggire precipitosamente, pur senza smettere di litigare, in una corsa contro il tempo per salvare la terra dalla più immane delle catastrofi. Ma tra il fischiare delle pallottole e la scoperta di nuovi simboli che guidano i loro passi la divergenza di opinioni di Cécile e Zak si trasformerà in qualcosa che né l’una né l’altro si aspettavano…
Recensione
Michel Bussi torna nelle librerie con qualcosa di totalmente diverso da quello che siamo abituati a leggere con i suoi libri. Lo preannuncia ad inizio libro, spiegando anche che questo libro era già stato pubblicato sotto pseudonimo.
La trama si basa tutto sul segreto biblico dell’Arca di Noè. Il protagonista Zak Ikabi, vuole scoprire ad ogni costo il segreto che si cela dietro alla famosa Arca. Ma non è l’unico a volerlo scoprire, trovandosi così a rischiare la propria vita contro dei mercenari azeri, disposti a tutto pur di scoprire un segreto cosi antico. Zak per portar a termine la propria missione si farà aiutare da Cécile Serval e Arsène Parella, due ricercatori che insieme hanno redatto una relazione sui giacchiai dell’Ararat.
Insieme rischieranno la vita alla ricerca dell’Arca, tra pallottole e colpi di scena, la scoperta di nuovi simboli li guideranno passo dopo passo a scoprire qualcosa che nessuno di loro si sarebbe mai aspettato di scoprire.
Tutto ciò che è sulla terra morirà è una storia piena di elementi. In primis è un storia d’avventura e suspense, senza alcun dubbio. Per il tema trattato ovviamente tocca molto anche la parte religiosa e mistica. Tutti questi elementi fusi tra loro danno vita ad una storia incredibile ed unica. Che vi terrà incollati alle pagine. Con continui colpi di scena da mozzare il fiato.
Inizialmente leggendo la trama devo dire che non sapevo cosa aspettarmi, troppo diverso dal suo genere, molta paura nel essere cascato in qualcosa che non potesse piacermi. Ed invece ho fatto bene a dargli fiducia e nonostante la mole, si legge abbastanza velocemente, nonostante non sempre sia denso d’azione, alcuni capitoli fanno alzare il piede dall’acceleratore al lettore, per gustarsi comunque le varie spiegazioni storiche e religiose su cui gira tutta la narrazione. I capitoli sono corti e serrati. Il lettore è sempre in allerta, con continui e clamorosi colpi di scena. Tipico dei più classici thriller.
I personaggi sono davvero unici, il trio protagonista composto da Zak, Cécile e Arsène è davvero ben composto. Sono ben legati tra loro, in continua evoluzione ed ironici. Sono un autentico valore aggiunto all’intera storia. Sorriderai, ti angoscerai e ti affezionerai a loro per forza di cose.
Sarà per la storia o per come si sviluppa tutto il libro e per il tema trattato dall’autore ma mi ha ricordato tantissimo Dan Brown con il Codice da Vinci. Quindi consigliato a tutte quelle persone che hanno adorato Brown e i suoi libri.
Michel Bussi per l’ennesima volta non manca d’originalità, costruendo una storia non facile grazie agli elementi non semplici che costituiscono la storia, crea un buon thriller nonostante diversi aspetti del libro lo portino a pensar a tutt’altro genere.
Merito allo scrittore per la sua prosa scorrevole, alle sue idee mai banali, al suo modo sapiente di seminare colpi di scena nei momenti chiave del libro.
Armatevi di coraggio e di buoni scarponi, si parte per il monte Ararat alla scoperta dei segreti nascosti sull’Arca di Noè.
Buona lettura
A cura di Anthony Brigida
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Michel Bussi
Michel Bussi: Autore francese di gialli più venduto oltralpe. È nato in Normandia, dove sono ambientati diversi suoi romanzi e dove insegna geografia all’Università di Rouen. “Ninfee nere”(Edizioni E/O 2016) è stato il romanzo giallo che nel 2011, anno della sua pubblicazione in Francia, ha avuto il maggior numero di premi: Prix Polar Michel Lebrun, Grand Prix Gustave Flaubert, Prix polar méditerranéen, Prix des lecteurs du festival Polar de Cognac, Prix Goutte de Sang d’encre de Vienne. Tra le sue pubblicazioni per E/O figurano: “Tempo assassino” (2017), “Mai dimenticare”(2017), “La doppia madre” (2018), “Il quaderno rosso” (2018), “La follia mazzarino”(2019), “Usciti di Senna” (2020), la saga distopica N.E.O “La caduta del sole di ferro” (2020) e “Tutto ciò che è sulla terra morirà” (2021).
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