Recensione di Fiorella Carta
Autrice: Elvira Serra
Genere: Narrativa
Pagine: 224
Editore: Solferino
Anno di pubblicazione: 2021
Sinossi. Le giornate in cui sta per succederti qualcosa di straordinario sembrano quasi sempre normalissime. Anna, commessa in un negozio di moda del centro di Milano, da questo momento di relax al parco Sempione non si aspetta nulla. Tantomeno che la ragazza triste con il passeggino, che ha visto spesso da quelle parti, di punto in bianco le chieda di tenere per un po’ il suo bambino di due anni. E invece proprio questo gesto dà il via a una catena di eventi destinati a cambiare direzione alle vite di quattro donne. La giovane madre, Agnese, sta cercando una via d’uscita da una guerra famigliare ormai conclamata. Lorenza, la sua migliore amica, è presa al laccio di un amore tormentato con un uomo famoso quanto inaffidabile. Luciana, dirigente della Questura, si divide tra un lavoro impegnativo e l’ospedale dove il marito lotta con la morte in attesa di un trapianto. E Anna? Lei non ha mai niente di interessante da raccontare. O almeno così sembra. Ma nel momento in cui Agnese si allontana dal parco, lasciando dietro di sé suo figlio Leo, è come se si rovesciasse una clessidra e i granelli di sabbia prendessero a scendere, rapidi, inesorabili. Nel giro di poco più di ventiquattr’ore, le vite delle quattro donne cominciano a intrecciarsi, in modo sempre più fitto. Ciascuna dovrà fare le proprie scelte ma tutte capiranno che non sono sole, anche se credevano di esserlo. Un romanzo perfettamente congegnato, una storia incalzante e corale, una corsa a perdifiato in cui a ogni metro, a ogni minuto, ogni cosa può ancora cambiare.
Recensione. “Ma invece non è colpa di nessuno. Siamo tutti presi dalle nostre vite, a volte non ci soffermiamo sui dettagli, non ci facciamo abbastanza domande, galleggiamo e nuotiamo e non ci rendiamo conto se chi è rimasto indietro sta male o sta solo riprendendo fiato”
Guardiamo la vita degli altri come se fosse migliore, patinata, costruita su baluardi di perfezione che non riusciremo mai a raggiungere.
Quanto inganna l’apparenza!
In questo romanzo fatto di coincidenze, sofferenza e sentimenti in gioco, le vite di quattro donne si incroceranno per dimostrare loro che le incrinazioni dell’esistenza, le debolezze spesso taciute creano un legame.
Storie che sono arrivate a un bivio, in cui le scelte fatte di azioni o predisposizione verso la vita, cambieranno le prospettive di ognuna.
Emozioni forti perché vere e reali vicine a donne differenti: mamme fragili, donne in carriera che dovranno mettere in bilancia i propri sentimenti, figlie in discussione e non manca l’indifferenza di chi, a prescindere dal genere, nonostante la tragedia, resta nell’oblio dell’ insensibilità, rivelando la vera essenza, non sempre positiva.
Un romanzo al femminile dunque, che non manca di avvolgere nel suo mondo le varie sfumature dell’uomo, a volte pieno d’amore, altre pieno di sé, altre volte troppo distratto.
E si torna a se stesse, capaci di ricominciare sempre, con le ferite esposte, fresche, che creano uno scudo per difendere il nostro mondo e le nostre persone, perdonandoci e perdonando.
Elvira Serra
Elvira Serra, nata a Nuoro nel 1972, è una firma del «Corriere della Sera» dove si occupa di cronaca e costume, intervista grandi personaggi e cura la rubrica «Polaroid». Scrive anche sul blog «La ventisettesima ora». Ha pubblicato tre romanzi: L’Altra (Mondadori 2014), Il vento non lo puoi fermare (Rizzoli 2016) e Le stelle di Capo Gelsomino (Solferino 2019).
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