Un assassino alla mia porta




Recensione di Katia Montanari


Autore: Samantha King

Traduzione: Mariacristina Cesa

Editore: Newton Compton Editori

Genere: Thriller

Pagine: 330

Anno di pubblicazione: 2018

Sinossi. Madeleine aveva una vita perfetta. Perdutamente innamorata di suo marito, con una bella casa e nessuna preoccupazione, aveva un’unica ragione di vita: Aidan e Annabelle, i suoi gemelli. La mattina del decimo compleanno dei bambini, però, tutto è cambiato. Un uomo armato con il viso coperto ha bussato alla sua porta e ha costretto Madeleine a compiere una scelta impossibile. Decidere quale dei suoi figli salvare, e vedere uccidere l’altro. Da allora Madeleine non ha più pronunciato una parola e ripercorre ossessivamente tutti gli eventi del giorno che ha condannato per sempre la sua famiglia. I ricordi le vorticano nella mente in flash confusi e difficili da interpretare, gli incubi la ossessionano giorno e notte, ma lei è determinata a rivivere all’infinito il suo tormento, pur di capire che cosa è davvero successo. Anche se significasse scoprire che l’incubo non è finito. Che la sua famiglia è ancora in grave pericolo.

Recensione

Grande esordio per Samantha King. “Un assassino alla mia porta” è un thriller psicologico molto originale sia per quanto riguarda la struttura sia per la trama.

Già il prologo è “da brividi” e ti toglie il fiato.

Hampton è una cittadina tranquilla. È una splendida giornata di sole. Una madre sta organizzando il compleanno per il decimo compleanno dei suoi bambini e… inizia l’incubo.

Magistrale è la contrapposizione tra la descrizione della beatitudine iniziale e quella della violenza dell’evento criminoso.

La forza del trauma frantumerà i ricordi di Madeleine, lasciandole solo confusi flash parziali che pian piano lei cercherà di ricollocare al posto giusto, per ricostruire la sua storia.

Non vengono solo descritti gli avvenimenti ma soprattutto la percezione che la protagonista ha di essi anche attraverso il filtro delle emozioni e dell’inconscio.

Colpi di scena, disseminati lungo il romanzo, catturano il lettore all’ interno di un limbo doloroso e opprimente, in cui vagherà insieme a Madeleine alla ricerca della verità, arrivando a provare , nelle parti più salienti, un vero e proprio senso claustrofobico.

È quindi un thriller psicologico ben scritto e di forte impatto emotivo che mi sento certamente di consigliare agli amanti del genere.

Samantha King


Samantha King è editor e psicoterapeuta. Dopo aver trascorso l’infanzia nel sud dell’Inghilterra, si è stabilita a Londra dove si è dedicata per anni ai libri degli altri, prima di decidersi a diventare una scrittrice a tempo pieno. Vive con il marito e i due figli. Un assassino alla mia porta è il suo romanzo d’esordio, che ha ottenuto un enorme successo di critica e pubblico.