Un caso complicato per l’ispettore Turner
Recensione di Katia Fortunato
Autore: Tim Willocks
Traduzione: M. Amodio
Editore: Newton Compton
Genere: Thriller
Pagine: 335
Anno di Pubblicazione: 2018
Sinossi. Città del capo. Durante un weekend, una lussuosa Range Rover travolge una ragazza di strada. Al volante c’è il figlio di Margot Le Roux, la donna che gestisce gran parte del business minerario dello Stato. Margot, figura di spicco nell’influente élite di bianchi del Sudafrica, non è disposta a lasciare che le ambizioni del figlio siano compromesse dalla morte di una ragazza senza nome, per giunta malata. Il ragazzo, dal canto suo, non ricorda nulla di quanto è accaduto: era troppo ubriaco per accorgersi dell’impatto, e gli amici che erano in macchina con lui hanno preferito abbandonare la vittima al proprio destino. Tutti sanno che, con le giuste pressioni, qualunque legge può essere aggirata… Quando l’ispettore Turner viene incaricato di risolvere il caso, si trova a fare i conti con una fitta rete di intrighi e corruzione. Per fare luce sull’accaduto deciderà di raggiungere la remota città mineraria che Margot possiede. Ma la donna intende coprire suo figlio a qualunque costo. L’odissea di Turner per scoprire la verità è appena iniziata…
Recensione
Quando si decide di leggere un thriller e prendere in mano un romanzo di Willocks, si può star sicuri di aver fatto tombola.
Nello specifico questo romanzo ha tutto: intrighi, corruzione, morte, sangue, azione, integrità.
Cosa si è disposti a fare per “proteggere” i propri figli? Eh, bella domanda…
Tutti noi risponderemmo d’istinto: Tutto!
Ma è poi vero? Saremmo disposti ad avere sulla coscienza la vita di altre persone?
Saremmo pronti ad andare contro ciò che è giusto?
Saremmo pronti ad attentare alla sanità mentale di un povero cristo che cerca di fare il suo lavoro?
Il libro mi ha rapita e mi è piaciuto veramente tanto; dalla prima all’ultima parola. L’inizio è un treno merci che ti prende in pieno e ti tiene incollato nella corsa, e tu vuoi rimanere sul quel treno per sapere come finirà e mentre leggi ti chiedi: fino a che punto ne vale la pena, fino a dove ci si può spingere?
Willocks spinge le emozioni umane al limite, all’eccesso e lo fa con la bravura a cui ci ha abituati.
Spinge il protagonista, e noi con lui, a capire chi è veramente, ad accettare le proprie mostruosità e a cercare di combatterle.
Tutti noi abbiamo un lato oscuro; se spinti al limite, lo tiriamo fuori?
Timothy Willocks
Timothy Willocks è uno scrittore e psichiatra britannico. Esperto in psichiatria, Willocks ha lavorato per alcuni anni alla riabilitazione dei tossicodipendenti. È noto per la rappresentazione di se stesso, o di alcuni aspetti della sua personalità, nei suoi romanzi e per la sua esperienza riguardo alle droghe e alle arti marziali. Infatti Willoks ha raggiunto il livello di cintura nera nello Shotokan karate. Il suo romanzo Bad City Blues è stato adattato per il grande schermo nel 1999 con un film interpretato da Dennis Hopper. Willocks ha anche scritto il film-documentario di Steven Spielberg, The Unfinished Journey. Nel settembre 2012 ha ricevuto il Premio Sugarprize durante la seconda edizione del Sugarpulp Festival. Tim ha scritto anche la sceneggiatura del film Lo straniero che venne dal mare del 1997 e basato sul racconto del 1903 AmyFoster scritto da Joseph Conrad.
Uno dei suoi romanzi, Religion, è ambientato nel 1565, durante l’Assedio di Malta ed è l’inizio di una trilogia proiettata. Si basa sulle avventure di Mattias Tannhauser, un ragazzo sassone che, dopo l’uccisione della sua famiglia da parte dei turchi, viene rapito e addestrato per diventare un giannizzero nell’Impero ottomano. Dopo anni di servizio lascia la vita militare per darsi al commercio di armi e oppio. In seguito torna alle armi per aiutare una giovane contessa maltese a ritrovare suo figlio, perduto da molti anni. Nel 2013 è uscito il secondo romanzo della trilogia: I dodici bambini di Parigi. La vicenda narra delle peripezie che affronta Mattias Tannhauser nella città di Parigi durante i fatti (storici) della Notte di San Bartolomeo per ritrovare la moglie Carla. Si dice che Willocks abbia avuto una relazione con la popstar Madonna. È anche un appassionato di poker.