Una notte buia di settembre




Recensione di Silvana Meloni


Autore: Valerio Marra

Editore: Newton Compton Editori

Genere: romanzo giallo

Anno di pubblicazione: 2021

Sinossi. Un caso complicato per il commissario Festa. Il chitarrista Angelo Donati – membro di una band che è stata famosa per circa un decennio, ma ora sul viale del tramonto – viene trovato morto nel suo appartamento. L’uomo pare essere stato strangolato. Il commissario Festa, incaricato delle indagini, è convinto che la vittima conoscesse il suo assassino: la serratura dell’appartamento infatti non è stata forzata. Le indagini si muovono su due filoni, strettamente connessi: quello legato al mondo della droga e quello relativo all’ambiente musicale. La dipendenza dalla cocaina aveva infatti reso il musicista inaffidabile e inviso agli altri membri della band e anche alla sua stessa fidanzata. Mentre scava nei rapporti di Donati, Festa scopre che la vicenda è molto più sfaccettata e intricata di quanto pensasse, e che la musica e la droga potrebbero non essere le uniche due chiavi per risolverla.

Recensione

È un giallo poliziesco classico, infatti l’autore utilizza senza risparmio gli stilemi del generesia dal punto di vista del contesto investigativo, il gruppo formato dal commissario e i suoi collaboratori svolge uninchiesta per omicidio, sia dal punto di vista del linguaggio, ricco di cliché della categoria cui appartiene.

Sono dunque presenti tutti gli ingredienti per una storia intrigante e avvincente, tuttavia il romanzo delude, in parte, le aspettative perché permangono alcune criticità che riguardano principalmente il ritmo della storia.

Nello sviluppo della trama il ritmo appare a tratti rallentato dalle digressioni sui rapporti personali tra i protagonisti e le considerazioni esistenziali dell’autore.

Si comprende che le prime siano dirette ad approfondire e sfaccettare i personaggi e le seconde a sviluppare iltema, che costituisce il substrato al quale agganciare il movente delle azioni criminose. Tuttavia nella lettura appaiono poco amalgamate, quasi estranee allo sviluppo dello svelamento investigativo, e ne soffre la suspense. Il romanzo si riscatta con il colpo di scena finale, la soluzione scelta dall’autore è bella e inaspettata.

Qualche parola sui personaggi che a tratti sono ben caratterizzati, sia nel linguaggio che nel loro background, talvolta invece sembra forzato l’insistere sui loro tic, sugli elementi di instabilità del carattere che non appaiono abbastanza giustificati dagli accenni al loro pregresso.

La lettura è stata comunque scorrevole e nel complesso piacevole.

A cura di  Silvana Meloni 

https://www.instagram.com/silvameloni/

 

 

Valerio Marra


Valerio Marra è nato a Roma nel 1985. Lavora e vive a Roma ed è laureato in Scienze per l’investigazione e la sicurezza presso l’Università degli studi di Perugia. È autore di commedie teatrali, di racconti brevi e poesie. Nel 2014, per Edizioni del Faro, ha pubblicato il romanzo-thriller Le scottanti verità, nel 2016, per Alter Ego, “Il volto del Male” e nel 2017, per Alter Ego, “L’eco del peccato”, il secondo romanzo dedicato alle indagini del commissario Festa. Sempre nel 2017, per Augh, ha pubblicato anche il romanzo breve “Anima bianca”, terzo romanzo dedicato alle indagini del commissario Festa. Nel 2019 ha pubblicato “La donna del lago”, nuova edizione del romanzo “il volto del Male”, pubblicato da Newton Compton

 

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