Una ragazza e una pistola
Recensione di Giusy Ranzini
Autore: Mickey Spillane
Traduttore: Luca Briasco
Editore: Time Crime
Genere: giallo
Pagine: 272
Pubblicazione: 2022
Sinossi. «Azione e Passione. Due elementi che, sorretti da uno stile asciutto di stampo quasi giornalistico, e ad un ritmo mai meno che serrato, permettono a Spillane di fare una cosa che egli riteneva molto importante per un narratore: intrattenere.» – Sugarpulp
L’investigatore privato Mike Hammer incontra in un diner una prostituta dai capelli rossi. Viene infastidita da un uomo che sembra conoscere e temere e Mike si occupa di lui senza troppi problemi. Non è interessato ai suoi servizi professionali, ma le offre un caffè giusto per parlare. È stanco, provato, vuole solo qualcuno con cui sfogarsi e lei lo ascolta volentieri. È appena stato pagato, è pieno di soldi e in un impeto di generosità le offre del denaro per comprare dei vestiti decenti e ottenere un lavoro fisso. Niente di grave, tranne che il giorno dopo la Rossa viene trovata morta. Non sono affari di Hammer, ma tutta l’ingiustizia del mondo si cristallizza improvvisamente in questa morte senza senso. E poi comincia a rendersi conto che in quella vicenda, presumibilmente un incidente stradale, c’è qualcosa che non torna. A guardarci bene, comincia a sembrare sempre più un omicidio.
Ma non finisce qui. La sua personale indagine conduce Hammer in un mondo di vizi, corruzione e violenza…
Recensione
Mike Hammer, personaggio nato dalla penna di Mickey Spillane, é uno dei protagonisti della nuova collana dedicata ai classici del giallo, edita da Fanucci Editore.
“Una ragazza e una pistola”, è il secondo romanzo scritto da Spillane, pubblicato nel 1950 e ambientato in una New York dove predomina la lotta, senza esclusione di colpi, tra giustizia e criminalità.
Fin dalle prime pagine, il lettore è letteralmente trascinato dal protagonista, una sorta di moderno Robin Hood in grado di restare in perfetto equilibrio tra il bisogno di difendere i deboli e la necessità di ricorrere alle maniere forti per raggiungere i propri obbiettivi.
L’ottima traduzione di Luca Briasco, restituisce al lettore un romanzo che merita di essere riscoperto.
L’azione è l’elemento costante: le pagine scorrono una dopo l’altra, talmente veloci che non danno tregua.
Ma, accanto all’azione, non mancano gli elementi tipici del giallo classico: non dimentichiamo che Mike Hammer è soprattutto un investigatore e, come ogni buon investigatore, ama mettere assieme indizi e frammenti per arrivare alla verità e alla conseguente soluzione del caso.
Un romanzo che ha gettato le fondamenta per “IL DOPO”, e al quale i giallisti contemporanei devono molto: Spillane, ha già scritto e raccontato tutto l’essenziale per portare in vita una storia fatta di azione, amore e morte, le tre componenti che cerca il lettore appassionato del “genere giallo”.
Buona lettura e riscoperta di questo “classico del giallo”.
Mickey Spillane
(New York 1918 – Murrells Inlet, S.C., 2006) scrittore statunitense. Autore di romanzi polizieschi fondati sull’azione, ha creato il personaggio del detective Mike Hammer, moralista violento, protagonista di best seller (il primo fu Ti ucciderò, I, the jury, 1947) le cui trame si situano al limite del sadismo. Tra i suoi titoli più noti: Il giorno delle pistole (Day of the guns, 1964); Alba di sangue (Bloody sunrise, 1965); Killer mio! (The killer mine, 1965); Il club del vizio (The body lovers, 1967), Fuori l’ultimo (The last cop out, 1973); Quando il mare si ritirò (The day the sea rolled back, 1981, nt), L’uomo che uccide (The killing man, 1989), Il vicolo nero (Black alley, 1996, nt), Qualcosa sul fondo (Something’s down there, 2003).
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