Una spina nel fianco




 Una spina nel fianco


Autore: Melinda Leigh 

Traduttore: Lorenza Braga 

Editore: Amazon Crossing 

Genere: Thriller

Pagine: 333

Anno di pubblicazione: 2022

Sinossi. Lo sceriffo Bree Taggert scopre il corpo di una giovane donna che galleggia sulle rive dello Scarlet River: un biglietto nell’auto abbandonata fa pensare al suicidio. L’autopsia, però, rivela una storia diversa: Holly Thorpe era già morta, quando è caduta giù dal ponte ed è finita in acqua. Mentre Bree e il suo investigatore Matt Flynn indagano, i segreti della vita privata di Holly vengono a galla e la soluzione dell’omicidio si complica. Holly si è lasciata alle spalle un matrimonio litigioso, un capo che mostrava di essere personalmente coinvolto da lei e un rapporto difficile con Shannon, sua sorella. Ciascuno di loro aveva un motivo per ucciderla. Quando Shannon viene terrorizzata dal macabro scherzo di uno stalker, e il primo sospettato delle indagini muore, le certezze di Bree sono capovolte e lei deve guardare il caso da una nuova angolazione. Ma non c’è tempo: l’assassino colpisce Bree e Matt da vicino. Devono fermarlo prima che sparga il sangue di una persona da loro amata.


Una spina nel fianco

A cura di Silvana Meloni


 Recensione di Silvana Meloni

È il terzo episodio della serie poliziesca che ha per protagonista la sceriffa Bree Taggert e l’investigatore Matt Flynn, con le rispettive famiglie. Per motivi differenti, legati anche a tragiche backstory, la coppia, nella professione e nella vita privata, si trova a lavorare in un piccolo centro nella parte settentrionale dello stato di New York.

Pur non avendo letto i due precedenti episodi, mi sono trovata subito a mio agio nella storia raccontata perché l’autrice ha il merito di inserire fin dall’inizio gli elementi più importanti della vita personale dei protagonisti e, pian piano, presentare la loro storia pregressa.

La scrittura è scorrevole, i personaggi curati e tridimensionali, la trama senza sbavature porta il lettore alla risoluzione del mistero. Il thriller si sviluppa attraverso scene d’azione e momenti di suspense che mi hanno empaticamente coinvolto, fino al climax finale con colpo di scena che svela il colpevole. 

La maestria dell’autrice nel montaggio del thriller si evidenzia anche attraverso l’escamotage di suggerire la soluzione del giallo qualche pagina prima della esplicita rivelazione finale, gratificazione che appaga l’ego del lettore e che, insieme al procedere della liaison amorosa tra i protagonisti, rende popolare il romanzo e la serie di cui fa parte.

La lettura di “Una spina nel fianco” è stato il mio primo incontro letterario con Melinda Leigh, autrice molto quotata oltre oceano. Ho apprezzato il suo lavoro, tuttavia mi sento di evidenziare un elemento che, a mio personalissimo avviso, ne sminuisce la profondità.

Il suo romanzo, sviluppandosi attorno alla trama gialla, seppur con attenzione più che sufficiente alla storia personale dei protagonisti, non esplora alcuna tematica attuale, originale o universale.
La vicenda raccontata potrebbe essere ambientata in qualunque momento storico, i protagonisti hanno sofferto (alcuni di loro eventi personali terribili), ma appaiono tutto sommato stereotipati perché avulsi da una qualsiasi realtà sociale ed economica. La stessa dislocazione geografica appare, in fondo, priva di interesse perché non serve a dare spessore all’ambientazione.

Quindi, dando voce al mio gusto personale, è stata una lettura piacevole che però non mi ha convinto fino in fondo.

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Melinda Leigh


Melinda Leigh, autrice di grande successo secondo le classifiche di Amazon e del Wall Street Journal, è un’ex funzionaria di banca. Dopo essersi unita all’associazione Romance Writers of America, ha deciso che scrivere era più divertente di analizzare i rendiconti finanziari. Tra gli altri premi, il romanzo d’esordio di Melinda, She Can Run, è stato nominato come Miglior primo romanzo dall’International Thriller Writers. Dei suoi numerosi libri, Amazon Crossing ha pubblicato Nell’ora del bisogno (2018), Ti do la mia parola e Un omicidio senza cadavere (2022), primo e secondo episodio della serie Bree Taggert. Melinda Leigh è cintura nera secondo dan di kenpo karate, insegna autodifesa alle donne e vive in una casa disordinata con la sua famiglia e un piccolo branco di animali, adottati dai centri di recupero.

A cura di Silvana Meloni

Instagram/silvana.meloni