Sinossi. Una fattoria nella campagna irlandese, una bambina silenziosa, un padre e una madre non suoi. Claire Keegan tratteggia un lessico sentimentale dell’accoglienza e dell’amore genitoriale, in un racconto di sommessa e struggente bellezza
UN’ESTATE
di Claire Keegan
Einaudi 2023
Collana Einaudi Stile Libero
Monica Pareschi ( Traduttore )
Narrativa, pag.80
Recensione di Fiorella Carta
Dove sarebbe giusto che arrivasse il messaggio di uno scritto? All’anima, al cuore, al cervello?
In questo caso arriva e abbraccia ogni fibra dell’essere. Un racconto, quello di un’estate, che sa di novità, timore, scoperta e vita nuova, piena di luce.
Estate, quei tre mesi che viviamo liberi da orari, doveri, restrizioni.
Alla poesia basta poco per emozionare, questo racconto ha in sé un bagaglio degno di un romanzo dieci volte più lungo e vorresti non finisse mai.
Non ci sono colpi di scena, capovolgimenti di fronte, solo la vita che scorre in campagna, in una casa che non è quella di sempre, una quotidianità scandita dalle cure da riservare alla natura perché doni il sostentamento e una cura verso il prossimo mai provata.
L’essere umano che si fa tangibile nei sentimenti, che non rimane solo qualcuno da accudire, sfamare e sfruttare, ma che va abbracciato e cullato in un amore rimasto in dispensa, troppo presto a corto di respiro.
Claire Keegan, così come fece in Piccole cose da nulla ci regala un prezioso carillon dove l’unica musica che suona è quella della sua grandissima capacità di risvegliare sensibilità sopite.
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Claire Keegan
è nata nel 1968 nella Contea di Wicklow, in Irlanda. Ha esordito nel 1999 con la raccolta di racconti Dove l’acqua è piú profonda (vincitrice del Premio Rooney per la letteratura irlandese) cui è seguita nel 2007 una seconda raccolta: Nei campi azzurri. Piccole cose da nulla (Einaudi 2022), è stato finalista al Booker Prize. Un’estate (Einaudi 2023), da cui è stato tratto il film A Quiet Girl, ha vinto il Davy Byrnes Award ed è considerato dal «Times» uno dei migliori romanzi degli anni Duemila.
