VATICAN TABLOID
di Pietro Caliceti
Baldini+Castoldi 2023
thriller, pag.528
Sinossi. Sono trascorsi pochi mesi da quando Warren Hamilton è salito al soglio pontificio. Mentre tutti i riflettori sono puntati sull’inaugurazione del nuovo Giubileo, alla Santa Sede arriva una lettera anonima indirizzata al Papa. È una minaccia concreta o l’opera di un mitomane? A guidare le indagini ufficiali è Ben Keller, un uomo dal passato ambiguo e ora a capo dell’Entità, il servizio segreto vaticano. Hamilton chiede tuttavia a padre Alessio Macchia, vero artefice della sua elezione e nel frattempo divenuto suo segretario personale, di condurre un’inchiesta parallela. Quasi in contemporanea, nell’ambasciata della Santa Sede a Roma vengono ritrovate delle ossa umane; e, come già era avvenuto nel 2018, la scoperta fa riesplodere per l’ennesima volta il caso di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, due ragazzine scomparse nel 1983 in circostanze mai chiarite ma che da sempre hanno fatto pensare a qualche coinvolgimento vaticano. Anche la Polizia di Stato ricomincia quindi a investigare. Le indagini saranno, per tutti, l’occasione per un viaggio nel tempo e nello spazio, che li porterà a confrontarsi con una serie di fatti apparentemente scollegati avvenuti nei primi anni Ottanta al di qua e al di là dell’Atlantico, il cui quadro d’insieme è terribilmente pesante.
Recensione di Salvatore Argiolas
Umberto Eco sosteneva che mentre un saggio espone una tesi certa, un romanzo propone e presuppone una discussione e lo esplicitò nel suo romanzo d’esordio “Il nome della rosa”con la formula “Quello che non si può teorizzare si deve narrare”.
Anche Pietro Caliceti ha scelto di romanzare una vicenda che da quarant’anni opprime e resta sospesa sulla vita politica, religiosa e sociale italiana con gli innumerevoli misteri che si intrecciano e si stratificano: il caso Emanuela Orlandi.
Col tempo si sono incrostate verità, bugie, depistaggi, sensazioni, interessi particolari e influenze estere che ormai è impossibile trovare la chiave di questo mistero d’Italia anche perché, come disse Pier Paolo Pasolini, non ci sono prove.
Il titolo “Vatican Tabloid” richiama subito alla mente “American Tabloid”,il nerissimo romanzo che inaugura la trilogia americana dove James Ellroy esplora il cuore di tenebra degli Stati Uniti raccontando il paranoico substrato che creò lo scenario adeguato per l’omicidio di John Fitzgerald Kennedy.
“Vatican Tabloid”, secondo atto di una trilogia che parte da “L’opzione di Dio” comincia con il ritrovamento di ossa umane in una villa romana, “Villa Giorgina” sede della nunziatura apostolica in Italia. Il pensiero corre inevitabilmente ad un’altra scoperta di reperti umani in quella che era una necropoli romana e che venne messa in relazione alla scomparsa di Emanuela Orlandi e anche stavolta l’opinione pubblica chiede chiarezza mettendo in moto l’indagine della Direzione Centrale di Polizia di Prevenzione.
Contemporaneamente in Vaticano si attua un’incandescente lotta per il potere tra il pontefice Warren Hamilton, ex rugbista sudafricano, protagonista de “L’opzione di Dio”, e ambienti clericali che fanno capo al Sovrano Ordine di Malta, ordine religioso dipendente dalla Santa Sede.
E’ un confronto senza pietà tra due diverse concezioni della missione della Chiesa ma non sempre si è in presenza di un antagonismo tra bene e male, bianco e nero ma tra due gruppi entrambi ambigui e disposti a tutto per primeggiare.
Tra le due vicende, una che affonda nel passato per capire cosa successe davvero in quel periodo tanto oscuro e l’altra che si sviluppa verso il futuro, si muove Ben Keller, capo dell’Entità, il servizio segreto vaticano che deve agire con circospezione, cercando di non essere implicato nella ragnatela di intrighi e di complotti che si stanno prospettando, utilizzando anche i clamori suscitati dalla scomparsa delle ragazze.
Il gruppo di poliziotti e poliziotte che indagano sul macabro ritrovamento per trovare indizi e fare chiarezza su questo mistero italiano ripercorrono tutti gli avvenimenti, mettendo in ordine cronologico i fatti più importanti, cercando di separarli dagli sviamenti e dalle coscienti disinformazioni e ciò consente di ipotizzare una teoria investigativa che spalanca scenari di assoluta immoralità ma soprattutto difficilissimi da dimostrare anche perché menti raffinatissime continuano ad agire nell’ombra mescolando sprazzi di verità e false piste destinate a inquinare le prove.
“E’ il nostro caso Kennedy” dice una poliziotta durante la riunione che dovrebbe mettere a posto tutte le tessere del puzzle e questo caso ha tutte le caratteristiche dell’omicidio che vide la perdita dell’innocenza americana ma in Italia i misteri non trovano mai soluzione definitiva e soddisfacente ed è di questi giorni la notizia che si riaprono le indagini della magistratura italiana in collaborazione, si spera fattiva, con l’omologa istituzione vaticana e inoltre stanno per iniziare i lavori della “Commissione parlamentare di inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori.”
“Vatican Tabloid” intreccia piani narrativi di grande interesse che coprono gli ultimi decenni del Novecento e i primi del nuovo secolo, mettendo in luce circostanze tenebrose che sembrano incredibili ma che hanno solide fonti documentali che Pietro Caliceti mette a disposizione nel suo sito in una pagine che mette a disposizione un numero impressionante di link e di documenti che innervano le nervature del romanzo spaziando dal sostegno economico della Santa Sede al sindacato polacco Solidarność, al contrasto alla Teologia della liberazione in America Latina passando per le dinamiche interne al Vaticano con i relativi intrighi, con tanti riferimenti alla Banda della Magliana.
“Vatican Tabloid” fa vedere tanti fatti secondo un’ottica nuova, lontana dall’agiografia di cui hanno beneficiato uomini notissimi ed è un romanzo avvincente che si legge con grande coinvolgimento.
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Pietro Caliceti
(1965), avvocato specializzato in materie finanziarie e societarie, ha esordito nella narrativa con L’Ultimo Cliente (Baldini & Castoldi, 2016), un romanzo che ha subito avuto un ottimo successo di pubblico e di critica, cui ha fatto seguito BitGlobal (Baldini&Castoldi, 2017), il primo romanzo al mondo incentrato su bitcoin. Le sue opere sono state salutate come “una nuova narrativa della finanza, che ne sfrutta il lessico e disegna i cattivi contemporanei” (Tuttolibri) ed accostate, oltre che ai romanzi di maestri del legal thriller come John Grisham, a film come La Grande Scommessa e serie televisive come Billions (TuStyle).